«Da noi è più famoso il Dalai Lama» di Aldo Baquis

«Da noi è più famoso il Dalai Lama» I LE REAZIONI DELLA GENTE TRA SIMPATIA E OSTILITÀ' «Da noi è più famoso il Dalai Lama» Sondaggio su Internet: staccati anche i rabbini reportage Aldo Baquis TEL AVIV Lm ATTESO e sofferto pellegriB naggio in Terra Santa di I papa Giovanni Paolo II è iniziato, per una bizzarra coinci�denza, proprio mentre nelle stra�de israeliane impazzava il Purim, il carnevale ebraico. La solennità dell'aeroporto Ben Gurion (Tel Aviv), dove in serata si sono radunati i dirigenti dello stato ebraico per attendere il Pontefi�ce, e la frivolezza della vicina Holon dove nella stessa ora prendeva le mosse la allegra para�ta carnevalesca, guidata da una gigantesca statua in cartapesta del Papa si sono inseguite e sovrapposte per l'intera giornata. Già dal mattino il quotidiano Maariv ha destato scalpore propo�nendo ai lettori .jer la prima volta in questa terra dalla parten�za delle legioni romane un titolo a lettere cubitab latine; «Salve, Pontifex». Il giornale che un tem�po ospitava incendiari interventi di Menachem Begin sembrava ieri più vicino a Famiglia Cristia�na nel proporre ai lettori la storia di Edith Zorrer, una donna ebrea uscita stremata dall'Olocausto e rifocillata in una stazione ferro�viaria di Cracovia, nel 1945, dal sacerdote Karol Wojtila. «Mi sem�brò un angelo», ha confessato la donna. Il responsabile del sito archeo�logico di Megiddo, Ahmed Aghbarya, era ieri indaffarato ad acco�gliere torpedoni di pellegrini giun�ti in massa in Galilea. «Negb ultimi giorni ha raccontato si aggirano gruppi di fondamentabsii cristiani convinti che Giovan�ni Paolo II sia destinato a morire in questo pellegrinaggio. La sua morte, aggiungono indicando la spianata antistante (Annagbeddon), scatenerà la guerra di Gog e Magog». Nella vicina Nazareth (dove i musulmani continuano a predare presso la tomba dello sceicco Shihab e-Din, ai piedi della Basili�ca dell'Annunciazione) Tawfiq abu Ahmad, portavoce della Lista islamica, ribadiva ieri che «il Pon�tefice è il benvenuto» e che malgra�do gli screzi passati sarà accolto con riverenza dalla popolazione. Nei siti internet la visita del Papa ha scatenato un vivace di�battito. Si è appreso cos�che fra gb israebani cibernetici, il leader religioso più stimato è il Dalai Lama (63 per cento). Modesto secondo, il rabbino capo israelia�no Meir Israel Lau ( 16 per cento), mentre il Papa raccoglie appena l'8 per cento delle preferenze. La sua visita ha rilevato il 48 per cento è tuttavia importante: molti prevedono di seguirla pro�prio al computer, grazie «alla nuova tecnologia XO-soft», che offre immagini tridimensionali. Potendolo avvicinare, il 73 per cento voiTobbe ghiédergli se sia davvero persuaso di essere il Vica�rio di Dio in terra. Il 10 per cento sarebbe interessato ad acquista�re, ma a un prezzo ragionevole, la Papa-mobile. Miscredenti, di cer�to: bastava osservare le masche�re che hanno affollato il Dizengoff Center, il più animato centro commerciale di Tel Aviv, per con�statare che mentre il Papa stava per atterrare quasi la metà dei giovani si erano mascherati que�st'anno da Lucifero. Sul versante opposto, fra gb israeliani che han�no cioè fede da vendere, c'era ieri fermento per la 'Pulsa de nura', il rito cabbalistico celebrato giovedi nel cimitero di Safed (Galilea) davanti a una telecamera da alcu�ni zeloti che hanno invocalo la morte del Pontefice. Lo terribili immagini che hanno fatto il giro del mondo sono slate concepite dal febbrile cervello di Meir liaranes: colui il quale già nel settem�bre scorso aveva lancialo un mi�naccioso «ultimatum a Dio». «Prometti, ma non mantieni mai» aveva scritto sui Muri di Safed. «E' migbaia di anni che aspettiamo il Messia, invano. Se il Messia non arriva al più presto, dovremo manifestare contro di Te, al muro del Pianto». Per que�ste parole, Baranes era stato allon�tanato da tutte le sinagoghe di Safed: in reazione aveva preso a pugni e calci il rabbino capo della città, Levy Bistrizky. Nella sua abitazione di Bene Braq, allo porte di Tel Aviv, l'oditoriaiista ortodosso Asher Zuckerman era ieri impegnalo a celebra�re il Purim con i figli. Era un ballo e l'altro spiegava che il Baranos è una figura cu fama ambigua. La decisione dei due rabbini-capo di ricevere il Papa nella sede del Rabbuiato di Gerusalemme, in questi rioni, non è statacomunque apprezzala. «Non stringete quella mano impura», strillavano anonimi cartelli. Il quotidiano Maariv titola in prima: «Salve Pontifex» ma nelle case degli ortodossi regna il malumore I giovani festeggiano il carnevale ebraico mentre alcuni zeloti fanno un rito contro l'ospite di Roma Il capo dello Stato di Israele Ezer Weizman e il primo ministro Ehud Barak hanno accolto il Papa con grande attenzione al protocollo

Luoghi citati: Cracovia, Gerusalemme, Israele, Roma, Tel Aviv