Radu Lupu incanta al pianoforte

Radu Lupu incanta al pianoforte Radu Lupu incanta al pianoforte 1 m ULTIMA volta che ascolI* tammo Radll Lupa, pochi Bi mesi fa, per i Concerti del Lingotto, l'effetto fu quello di trovarci in una specie di iperuranio in cui le idee, dalla forma perfetta in sé, si rivelavano come tramite un miracolo. Facile dun�que capire l'attesa del pubblico per il nuovo appuntamento con il pianista romeno, che si ripresenta al Lingotto (attenzione: non , al Teatro Regio, come si era deciso in precedenza) sabato 18 marzo alle 21, stavolta per la stagione del�l'Unione Musicale. Imprevedibile, Lupu ha scon�volto la scaletta annunciata, che già destava meraviglia per l'assen�za dell'amatissimo Schubert. Que�sti continua a latitare, in compen�so appaiono nell'ordine Chopin, Schumann, Janócek e Beethoven. Chopin verrà rappresentato dal�la «Fantasia in fa minore op. 49», composta nel 1841 e dedicata all'allieva Catherine de Souzzo. Molto si è scritto sulle motivazio�ni d�simile titolo: infatti la costru�zione minuziosa del lavoro pare levar significato alla parola «Fan�tasia», un «unicum» nella produ�zione chopiniana se si eccettua quella derivata da temi polacchi, ed anche sul carattere più o meno funebre della marcia. Rimane la splendida musica, che fa di questa op. 49 uno dei più assoluti capola�vori. «Fantasia», anch'essa unica in un'intera vita musicale, è quella di Schumann, catalogata come op. 17 e scritta in do maggiore. Nata nel 1836, vi si colgono le ferite lasciate dialla scomparsa della ma�dre e dalla brutalità con cui Friedrick Wieck aveva allontanato la figlia Clara dal giovane musicista, che la amava. «Non puoi capire la "Fantasia" scrisse poi lo stesso Schumann alla ragazza se non tomi con la memoria alla infelice estate in cui rinunciai a te; adesso non ho più motivo di comporre musica cos�triste ed infelice. Il primo movimento è ciò che d�più appassionato io abbia mai scritto, è un profondo lamento per te». Assecondando le nuove scelte di questi ultimi anni, in cui Lupu ha aperto anche ad autori come Bartók, Musorgskij, Ciaikovskij e Janàcek, proprio a quest'ultimo il grande pianista dedicherà parte del concerto, proponendo «Nella nebbia». E' un ciclo di quattro pezzi nel quale l'elemento della nebbiosità va visto come elemen�to psicologico (è l'incedere malcer�to dell'uomo in preda ai dubbi dell'esistenza) più che come spun�to descrittivo o impressionistico: a momenti di calma quasi piatta si alternano passi inquieti e persino scarti violenti ed energici. Ma il finale di serata spetta di diritto a Beethoven, con la magni�fica «Sonata in fa minore op. 57 "Appassionata"». Questa non po�trà non coinvolgere il pubblico, ancora fresco di ascolto della «Sin�fonia Eroica» diretta per la Rai da Sàwallìsch: due opere la cui gesta�zione s�ìntrecaù strettamente proprio sul nascere del XIX seco�lo. Da sottolineare che il concerto d�Lupu avviene con il contributo d�Lavazza, Pìninfarina e Ferrerò. Sempre per l'Unione Musicale si segnala, luned�20 alle 21 nel Conservatorio, l'amp.a proposta d�Madrigali d�Claudio Monte ver�di su testi tratti dal «Pastor Fido» di Giovanni Battista Guarini. Que�sto concerto è il ijrimo d�una serie, che s�articolerà in tre stagio�ni, dal tìtolo «Teatro prima del teatro», con il quale il complesso Daltrocanto e il suo direttore Dario Tabbla intendono «ripercorrere» la produzione del grande composito�re cremonese attraverso �poeti che gh fornirono il trampolino per le creazioni musicah. Luned�20 marzo �personaggi arcadici di Mirtillo ed AmariUì/di Silvio e Dorinda, riappariranno non come semphci figure mitologi�che di maniera, ma come paradig�mi viventi dell'amore, ossia di un valore etemo e universale. GU interpreti sono: Monica Piccinini e Roberta Giua soprani, Alessan�dro Carmignani contralto, Gian Paolo Fagotto tenore, Antonio Abe�te basso, con Antonio Mosca al violoncello e Maurizio Fornero al clavicembalo. E non è finita. L'Unione Musica�le ha ancora in serbò, mercoled�22 alle 21 ^mpre in Conservato�rio, il Quartetto Petersen nella nuo�va formazione: Conrad Muck e Daniel Bell violini, Friedemann Weigle viola e Jonas Krejd violon�cello. Il programma contempla tre Quartetti: «m sol maggiore K.387» di Mozart, «in fa maggiore» (fram�mento) di Grieg e «in re maggiore op. 83» d�Shostakovic. Leonardo Osella incanta al pianoforte Hadu LufM in concerto sabato 18 morso a/ Lingottoper la staffane dell'Unione Musicale