Colombotto Rosso virtuosismo e passione

Colombotto Rosso virtuosismo e passione TORINO Colombotto Rosso virtuosismo e passione Alla Sala Bolaffi la pittura enigmatica e visionaria di un maestro del gruppo Surfanta Guido Curio ENIGMATICI e inquietanti volti femminili dall'incar�nato livido e olivastro, con gli occhi socchiusi co�me in trance, affiorano da oscu�re, abissali profondità, oppure si stagliano su vasti fondali verde smeraldo, decorati con sontuosi «ricami» pittorici che citano Gustave Moreau, il prearaffaellita John Millais e Gu�stav Klimt. Visionaria e fanta�stica è stata definita dalla criti�ca la pittura di Enrico Colom�botto Rosso, l'artista torinese oggi settancinquenne che fu all'inizio degli anni Sessanta uno degli esponenti di spicco del gruppo Surfanta, ossia Sur�realismo più Fantasia, insieme ad Abacuc, Alessandri, Cameri�ni, Macciotta, Molinari e Ponte Corvo. Poi esplose il sessantot�to, la contestazione, l'Arte Po�vera e il neo-surrealismo dei Surfanta fu improvvisamente oscurato. In tutti questi anni però Colombotto Rosso non ha mai smesso di dipingere con virtuo�sismo e passione. È quindi un giusto riconoscimento la vasta retrospettiva che la Regione Piemonte dedica a questo mae�stro nella Sala Bolaffi, diventa�ta il luogo deputato di un ormai pluriennale ciclo esposi�tivo dedicato agli artisti pie�montesi «veterani». Curata con sensibilità dal critico Lucio Cabutti, con un allestimento ricco di «effetti multimediali» realizzato da Luciana Rossetti, la mostra presenta 190 lavori che docu�mentano «quasi mezzo secolo di creatività» di Colombotto Rosso, «dal 1956 al 2000». E sono proprio gli ultimi grandi dipinti, inediti, la prova di un'originalità e di una forza pittorica tuttora straordina�ria, oggi più vitale e gioiosa che in gioventù. «Senza titolo», 1997-99, di Enrico Colombotto Rosso Enrico Colombotto Rosso Torino, Sala Bolaffi, via Cavour 17 Orario: mar-dom 10,30-19 Chiuso lunedi Fino al 30 aprile

Luoghi citati: Abacuc, Cameri, Piemonte, Torino