Il ritorno della squadra-tipo

Il ritorno della squadra-tipo Da Zoff-Gentile-Cabrini a Van der Sar-Ferrara-Montero Il ritorno della squadra-tipo Come il Trap che vinceva gli scudetti con quattordi�ci o quindici uomini, an�che Ancelotti segue la strada del minimo impiego: 21 giocatori in 26 partite e qualcuno compare nel Ustone delle presenze per coiiiparsato spicciole, come il cameriere che entra in scena giusto per din» die il pranzo è servito. Le altre hanno allargato ben di più i ranghi. Ventitré uomini la Lazio, 24 Milan e Fiorentina, 25 la Roma, 26 l'In�ter e addirittura 28 il Parma. Solo il Carletto ha imitato Ulisse davanti alle sirene del turnover: tappi nelle orecchie e via anda�re, legato all'albero della nave per resistere alle tentazioni. Lo ha aiutato la contingenza d�una stagione nella quale i bianconeri non hanno patito infortuni parti�colarmente seri e gravi, ma pia�ce pensare che Ancelotti abbia sposato la filosofia antica per cui a cambiare molto si crea confusione. Lui, che crede in un calcio in cui si cura prima di tutto la difesa; lui che ai giocato�ri parla nei toni che usavano Rocco e Liedholm, senza pren�dersi troppo sul serio; lui che in una intervista di un paio d'anni fa annunciava il ritorno del cal�cio all'italiana, sta reintroducen�do un piacere dei nostri anni giovanili che il nuovo trend pallonaro stava disperdendo: ri�cordarci a memoria una forma�zione. Da Zoff, Gentile, Cabrini a Van der Sar, Ferrara, Monterò... Ci sarà qualche ragazzino che un giorno la citerà a memoria, picco�lo e raro privilegio in questa marmellata di uomini e di sche�mi numerati nei quali non ci si raccapezza più. (m.ans.l

Persone citate: Ancelotti, Cabrini, Ferrara, Liedholm, Montero, Zoff

Luoghi citati: Lazio