Le Borse europee verso la superfusione

Le Borse europee verso la superfusione Il terremoto parte da Parigi, mentre i titoli Internet perdono terreno. Francoforte colta in contropiede Le Borse europee verso la superfusione Tre già alleate, altre 8 decidono domani. Milano che farà? Uqo Bertone MILANO Tra le Borse è cominciata la sfida campale. In palio è il con�trollo dei fiumi di miliardi che i risparmiatori stanno riversando noi listini europei, sempre più concorrenti tra loro, sempre me�no propensi a limitarsi entro lo sleccato dei confini nazionali. Ieri, come previsto, le Borse di l'arici, Amsterdam e Bruxelles hanno dichiarato la loro volontà di procedere alla fusione in un mercato unico, il primo dell'Eu�ropa continentale. Sarà una gigaótesca piattaforma comune, ma ci sarà anche un sistema di pagamenti comune, ovvero un unico gigantesco circuito «vir�tuale» che funzionerà come una sola grande Borsa, già denomina�la Euronexl. Un gigante a tre leste: azioni quotate a Parigi, Amsterdam specializzata in op�zioni e futures (di riflesso, chiu�derà i battenti, il parigino Malif), infine stanza di compensa�zione a Bruxelles. L'alleanza, ha annuncialo a Londra il presidente della Borsa parigina Jean Francois Théodore, sarà però aperta ai parteurs europei che ci vorranno parteci�pare. Nella piattaforma potreb�be confluire il londinese Liffe, oltre (adesione scontala) olla piazza de! Lussemburgo. E Mila�no? Per ora manca una reazione ufficiale. Si sa che domani Stefa�no Presa e Massimo Capuano, ovvero i vertici della Borsa italia�ni! spa, parteciperanno a Bruxel�les alla riunione già prevista tra le otto Borse del Vecchio Continehte per costituire una piallaforma comune. Ma ò un fatto che il blitz di Euronexl ha cam�biato la situazione: ora, sul tap�peto, c'è la prospettiva di una sola, grande Borsa continentale dell'area euro da opporre al primato della City londinese. Ed e una mossa che coglie in contro�piede Francoforte, già deciso a sviluppare per conto proprio (do�po un tentativo di alleanza con Londra) una piattaforma borsi�stica di dimensioni europee, Fa�cile capire, in un (ptneiro compli�calo anche dal prossimo avvio delle Borse private (la prima sarà la piattaforma Jiway di Morgan Stanley) che nessuno, a partire da Milano, potrà restare da solo. Ma Preda o Capuano dovranno evitare il rischio di smarrire, entro un grande calde�rone, l'identità della piazza ita�liana, tra le più promettenti in quanto a prospettive. I mercati assistono indifferen�ti, almeno all'apparenza, alla grande battaglia. Ieri, con l'ecce�zione del listino italiano (Mib30 -1,17) e di due protagonisti del�l'intesa (Parigi e Amsterdam in lieve flessione) tutte le grandi Borse hanno registrato cospicui rialzi, trascinato dalla rinnovata euforia attorno a Deutsche Telekom. Franco Telecom e Mobilcom (la società tedesca che po�trebbe essere preda del colosso francese). Ma, con l'eccezione delle telecomunicazioni, la co�munità finanziaria appare assai più fredda nei confronti della «new economy». Certo, a Milano la matricola CdWeb, capace di schizzare a una valutazione di 7 mila miliardi di lire al suo debut�to, ha preso il volo. E i risparmiatori si stanno attrezzando per affrontare la battaglia per garan�tirsi i titoli delle matricole di marzo, e.Biscom e I.net in testa. Ma, in tutta Europa, i titoli Internet continuano a perdere colpi. E' il caso di Terra Networks, il «provider» della spagnola Telefonica che ieri ha perduto il S^O'Mì; e di Tiscali, che ha accusato un'erosione an�che del lO'to in una giornata difficile. Impressiona, poi la re�tromarcia delle neo quotate. L'olandese World Online, finora il maggior collocamento in Euro�pa di un Internet provider, è stato trattato ieri a 36,70 euro, il 140Zo in meno de! prezzo di collo�camento di venerd�e molto al d�sotte dei 150 euro toccati, non più tardi di una settimana fa, sul «mercato grigio». Dalla frenata si salva la francese Liberty Surf di Francois Amault ^B1**! ri�spetto al collocamento) ma an�che al Nasdaq, Internet (-0,91% l'indice di settore) incontra diffi�coltà, assieme al «biotech» (-5^0 il listino specializzato) il settore che aveva consentito al mercato dell'hi tech di guidare la corsa nel Duemila. Come spiegare, al contrario, la buona intonazione di Wall Street (Dow Jones in rialzo per tutta la giornata tra 10.600 e 10.700) alla vigilia della riunione della Fed che aumente�rà i tassi? La prospettiva del caro denaro, spiegano gli anali�sti, è ampiamentehilanciata dal�la discesa dei prezzi del petrolio. Alan Greenspan

Persone citate: Alan Greenspan, Capuano, Franco Telecom, Francois, Jean Francois, Massimo Capuano, Morgan Stanley, Presa, Stefa