Anche il Sud punta all'autogoverno

Anche il Sud punta all'autogoverno Il manifesto meridionalista di Bassolino e dei candidati del centrosinistra Anche il Sud punta all'autogoverno Fulvio Milane NAPOLI IL nemico è ovunque; al Nord, dove il Polo si è alleato con la Lega, e al Sud che vede i manipoli della Fiamma di Pino Rauti schiera�ti al fianco delle truppe di Berlusconi. Cos�anche i candidati del centro-sinistra alla presi�denza delle cinque Regioni meridionali fanno rullare i loro tamburi di guerra. Gli aspiranti governatori Antonio Bassolino per la Campa�nia, Filippo Bubbico per la Basilicata, Nuccio Fava por la Calabria, Giannicola Sinisi per la Puglia e Gianni Di Stasi per il Molise annuncia�no la nascita di «un patto e di un manifesto meridionale e meridionalista». L'atmosfera nel�la saletta di un albergo sul lungomare è di quelle solenni; se «Cristo si è fermato a Eboli», sembra�no dire i candidati pensando al famoso romanzo di Carlo Levi, proprio ad Eboli ci vedremo luned�prossimo per rilanciare «un Sud che non si presenti al resto del Paese con il cappello in mano, ma con una nuova autorevolezza ed autonomia». Un altro appuntamento è fissato per luned�31 a Reggio Calabria, dove si svolgerà una «giornata del Mezzogiorno» con Massimo D'Alema. Attenti a non interpretare la presenza del capo del governo come una sorta di benedizione dei cinque aspiranti presidenti del centro-sinistra. Sì, perchè i fondatori del patto che vuole «far contare di più il Meridione» promettono vita dura pure a Roma: «La nostra è anche una battaglia per l'autonomia avverte Antonio Bassolino, chi; dell'aUeanza meridionalista pun�ta ad essere il leader -. Tradotto in pratica ciò significa che D'Alema o Veltroni non potranno chiamare un presidente di una Regione per dirgli che si deve dimettere». Non prenderemo ordini dai partiti, ripete FUippo Bubbico. «Biso�gna chiedere scusa agli elettori per quello che è accaduto in Calabria: quel modo di fare partito può frenare lo sviluppo», aggiunge Nuccio Fava riferendosi alla querelle che ha dilaniato il centro-sinistra per la scelta del candidato. «Tutti dobbiamo fare tesoro del travaglio'dei giorni scorsi insiste Bassolino -. Le coalizioni non devono essere somme di sigle e partiti, e quando dico tjuesto penso anche e soprattutto al quadro politico nazionale». Ma il nemico da battere, puntualizzano i fondatori del patto per il Sud, è il centro-destra. «Consideriamo ad altissimo rischio le alleanze che il Polo ha stretto con la Lega e con la Fiamma spiega Bassolino -. L'accordo fra Berlusconi e Bossi al Nord prevede che gb uomini del Carroccio ottengano la presidenza di alcune Regioni in cui il centro-destra dovesse vincere. Sarebbe una iattura perchè quella che sta per aprirsi è una fase castituente: alle spinte federaliste occorre accompagnare un forte spirito di unità naziona�le». «La Padania è stata ed è un'invenzione, il Mezzogiorno ima realtà», è la parola d'ordine dei cinque candidati del centro-sinistra al Sud. Che spiegano gli obiettivi del «manifesto di EboU»: la costituzione di «sedi permanenti di coordinamento fra Regioni, Province e Comuni che costituiscano l'ossatura del futuro autogo�verno (tei Mezzogiorno», e la realizzazione di progetti interregionali nel settore delle infra�strutture, ma anche della cultura e del turismo «perché il Sud possa parlare con autorevolezza al resto d'Italia e all'Europa». Antonio Bassolino. sindaco dimissionario di Napoli e candidato alla Regione Campania