Governo-sindacati, vertice con «giallo» di Gian Carlo Fossi

Governo-sindacati, vertice con «giallo» Governo-sindacati, vertice con «giallo» Politica dei redditi a rischio. Il premier: «Spegneremo i prezzi» Gian Carlo Fossi ROMA Il pacchetto antinflazione dnl governo ha ottenuto ieri un sostanziale via libera da Cgil' Cisl-Uil (contraria, invoce, l'Ugl), dalle organizzazioni dei commercianti e degli arti�giani, e dalle associazioni dei consumatori. Ma, nello stesso tempo, l'incontro di ieri a Palazzo Chigi tra il premier D'Alema, un folto stuolo di ministri e i sindacati ha avuto momenti di forte tensione sia per il temuto rischio di possi�bili ricaduto dell'aumento dei prezzi al consumo sui rinnovi contrattuali di oltre cinque milioni dipendenti, di cui tre milioni pubblici, sia per le vive preoccupazioni suscitate dalla lettera congiunta D'Ale�ma-Blair su una profonda re�visiono delle politiche sociali e del mercato del lavoro. I segretari generali di CgilCisl-UU, Sergio Cofferati, Ser�gio D'Antoni e Pietro Larizza rianno insistito per ottenere garanzie a tutela della politi�ca dei redditi e hanno solleci�tato con forza un preciso chia�rimento sulla posizione uffi�ciale dell'esecutivo in riferi�mento alla lettera D'AlemaBlair. Intanto, però, lanciavano un avvertimento duro, minac�ciando il blocco della trattati�va sindacati-Telecom Italia sul piano industriale del grup�po tic che prevedo 13 mila 500 esuberi, di cui 10 mila con le agevolazioni del pensiona�mento anticipato. «E' chiaro annunciava il segretario con�federale della Cgil Cerfeda che il negoziato deve subire obbligatoriamente una pausa in attesa che il governo chiari�sca il problema degli strumen�ti per la gestione delle eccedenze. Chiediamo che il mini�stro del lavoro Salvi ci dica il più rapidamente possibile co�me la questione puù essere definito». Il blocco, però, sem�bra destinato a durare pochis�simo: Salvi si è affrettalo a convocare per questa mattina le organizzazioni dei lavorato�ri e alle 14, salvo imprevisti, riprenderà il negoziato sul piano industriale e gli esube�ri. D'Alema ha dato ampie assi�curazioni ai sindacati e alle imprese, confermandole suc�cessivamente in una conferen�za stampa. «I provvedimenti presi afferma hanno già in parte prodotto effetti e sono sicuro che, se ci sarà il concor�so di tutte le forze sociali, potremo giungere rapidamen�te ad un tendenziale di infla�zione al di sotto del 2nA) (le previsioni por marzo sono del 2,50Zn) e rispettare quindi tutti gli obiettivi prefissati». Si dice ottimista sul fatto che ci sarà una curva discendente dell'in�flazione ed aggiunge: «Grazie all'impegno di tutti e visto il dialogo che si sta portando avanti con i paesi produttori di petrolio potremo spegnere la fiammata determinata da fattori esterni ed in parte da fattori congiunturali. L'azio�ne del governo non si svolge solo sul piano delle misure immediato, ma anche con un atteggiamento volto a combat�tere sotto il profilo psicologi�co l'impennata dei prezzi al consumo». E, qui, richiama l'apprezzamento per le misu�re adottate comunicato al go�verno italiano dal governato�re della Beo Duisemberg, non�ché il giudizio favorevole ma�nifestato dall'Autority per l'energia. Infine, D'Alema tocca il no�do dei rinnovi contrattuali: «E' stato evocato il rischio che il perdurare di un'inflazione al di là dei tetti prefissati possa mettere in difficoltà la politica dei redditi. E' una preoccupazione di tutti». Con�cludo valutando con soddisfa�zione gli incontri fin qui avuti con le parti sociali (domani sarà la volta della Confindustria): «E' emersa la volontà conjmne di concorrere alla lot�ta all'inflazione». Soddisfatto anche il ministro dell'indu�stria Letta: «I provvedimenti presi ci consentono di guarda�re con maggiore tranquillità ai prossimi passaggi». Pur dando un sostanziale via libera, i sindacati esprimo�no valutazioni differenti. «Le misure dice Cofferati sono efficaci e possono dare risulta�ti positivi». D'Antoni: «Erano decisioni da prendere prima, in settembre e ottobre, e con il metodo della concertazione. Questo è stato un errore del governo, ma se qualcosa si è mosso è meglio di niente». Per la Uil il segretario confederale Musi osserva: «Avremmo vo�luto provvedimenti più strut�turali, che contenessero scel�te di politica fiscale più decise e non solo legate a manovre contingenti per dare un sogna�le che si sta facendo una politica antinflattiva vera». Segarelli dell'Ugl: «Si tratta di misuro insufficienti perché non incidono efficacemente sul costo dei carburanti. Inol�tre rimangono elevati i nostri costi di produzione a causa di una pressione fiscale ancora pesante».

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