Ora sarà più facile difendersi dal «nonnismo» di Francesco Grignetti

Ora sarà più facile difendersi dal «nonnismo» Il disegno di legge del governo prevede nuove aggravanti e la procedibilità d'ufficio contro questo tipo di reato Ora sarà più facile difendersi dal «nonnismo» Non serve più la denuncia del comandante Francesco Grignetti ROMA Il consiglio dei ministri ha ap�provato un disegno di legge contro il fenomeno del nonni�smo. Vengono introdotte tre nuove fattispecie di reato nel codice penale militare di pace (violenza privata, maltrattamen�ti ed estorsione) in modo che in futuro i giudici militari potran�no occuparsi anche loro di que�sti reati. Ci sono speciali aggra�vanti se i colpevoli sono «non�ni», È prevista la procedibilità d'ufficio, poi, per le percosse, le lesioni personali, l'ingiuria e la minaccia. Oggi sono perseguibi�li solo su richiesta del coman�dante della caserma. Se un solda�to semplice presenta spontanea�mente denuncia è passibile di procedimenti disciplinari. La parola passa ora al Parla�mento, Ma sono già numerosi i deputali e i senatori che promet�tono una rapida approvazione. Danno parere favorevole Valdo Spini, ds, presidente della com�missione Difesa alla Camera, il senatore dei Verdi Athos De Luca, che propone anche l'istituzioiie di un Difensore civico delle caserme, e il senatore ds Lorenzo Forcieri, Nell'ultimo anno, sono stati registrati 122 casi di nonnismo nelle casenne italiane. Per ogni episodio, diversi sono gli «anzia�ni» coinvolti. Il fenomeno, agli occhi degli stati maggiori, è diventato un pericolo mortale in questa fase delicatissima in cui l'esercito passa da obbligato�rio a volontario. Dice infatti il ministro della Difesa, Sergio Mattarella: «E' necessario incen�tivare i giovani a scegliere la professione militare fornendo un'esatta rappresentazione dei valori e dei contenuti che conno�tano l'impegno nelle forze arma�te. L'identificazione, anche par�ziale, del nonnismo con la cultu�ra militare avrebbe conseguen�ze assai negative sul piano del reclutamento». Obiettivo di fon�do del nuovo provvedimento, dunque, sarà quello di «garanti�re l'incondizionato rispetto dei diritti della persona nell'ambito delle forze armate. La disciplina proposta dovrebbe essere idonea allo scopo». Il disegno di legge prevede poi una specifica circostanza aggravante quando chi commet�te il reato si avvale del «vincolo, esistente o supposto, di solida�rietà tra militari con maggiore anzianità di servizio». L'inaspri�mento delle leggi contro il nonni�smo ha anche lo scopo di spezza�re «quel particolare stato di soggezione che caratterizza la posizione dei militari giovani nei confronti dei più anziani». Per questo motivo e stato deciso di non prevedere la denuncia personale. Il Consiglio della ma�gistratura militare, chiamato ad esprimere un parere finale sul provvedimento, ha ritenuto «certamente positivo ed apprez�zabile che finalmente si ponga mano ad un intervento normati�vo, finalizzato ad un più adegua�to contrasto del nonnismo». Se�condo il il procuratore generale militare presso la com m Cassa�zione, Giuseppe Scandurra, «le nuove norme contro il nonni�smo consentiranno di tutelare al massimo chi vive nelle caser�me. Con l'introduzione del diritto di querela, alla quale si era pensato qualche tempo fa, ci sarebbe stato il rischio di peggio�rare le cose: innescare una spira�le di violenza nei confronti di chi subisce il nonnismo e si rivolge alla giustizia. Chi la presentava sarebbe stato in ima posizione potenzialmente peri�colosa e avrebbe potuto attirare le attenzioni degli altri milita�ri». Ma Scandurra ipotizza an�che un altro rischio: «Se il milita�re presentava querela e il co�mandante non avanzava la ri�chiesta di procedimento, si sa�rebbe esposto il superiore ad un rimprovero che in alcuni casi può essere giustificato ma in altri avrebbe potuto prestare il fianco a strumentalizzazioni». «È una legge giusta, che servi�rà ad arginare il nonnismo nelle caserme, ma che non mi restitui�sce mio figlio. Credo che il nostro caso abbia accelerato il provvedimento». Questo il laco�nico commento di Corrado Scieri, padre di Emanuele, il paraca�dutista di leva trovato morto nell'agosto scorso all'interno della caserma Gamerra, La famiglia del para ucciso a Pisa: «Forse la morte di Emanuele è servita ad accelerare l'iter del provvedimento» Pene più dure per le violenze in caserma se 11 disegno di legge verrà approvato

Persone citate: Athos De Luca, Giuseppe Scandurra, Lorenzo Forcieri, Scandurra, Sergio Mattarella, Valdo Spini, Verdi Athos

Luoghi citati: Pisa, Roma