Max Biaggi, leone ferito «Ma qualcuno tremerà» di Enrico Biondi

Max Biaggi, leone ferito «Ma qualcuno tremerà» Moto: domenica, in Sud Africa, via al Mondiale Max Biaggi, leone ferito «Ma qualcuno tremerà» Enrico Biondi inviato a WELKOM Il campione non sta bene. Si vede che soffre, zoppica ancora. Quel�la caduta a Valencia, in curva, su quell'avvallamento della pista che non doveva esserci, proprio non ci voleva. Eppure Max Biaggi mai come quest'anno sente di essere arrivato a un appuntamen�to importante della sua carriera: dopo un tirocinio durato due anni, questa volta ha le carte in regola per poter puntare al titolo della 500. Sta male. Max, la contusione soprapubica e la piccola lesione al muscolo adduttore della coscia sinistra ogni tanto lo fanno sobbal�zare sulla sedia, figurarsi oggi, quando dovrà piegare quel mostro della sua Yamaha lungo le curve dell'autodromo di Welkom, in Sud Africa. Max si concede ai taccuini un paio d'ore dopo aver fatto visita allo Stone Safari di Welkom e aver posato per una serie di foto pubblicitarie con i leoncini del parco: nonostante le fìtte che gli provocano smorfie di dolore, da serio professionista non ha voluto cambiare di una virgola il fìtto carnet di appuntamenti e si conce�de un po' di relax con la sua nuova passione: navigare in Internet. «Il fisico non è granché «comin�cia Max ma vi assicuro che il iporale è alto. Molto alto». E i suoi occhi improvvisamente si ravviva�no. A noi personalmente ricorda il Biaggi vincitore con la Honda 250, quello che doveva toghersi un paio di sassolini dalle scarpe e far capire al mondo intero che il migUore era lui. Ha un sorriso strano, come di chi è sicuro del fatto suo, conscio di aver lavorato a lungo e a fondo con la sua nuova squadra e di aver forse trovato la strada giusta che porta al titolo iridato. Ma è troppo furbo. Max, per cadere nel tranello delle doman�de: «Volete sapere chi è il più forte tra Kenny Roberts, Criville o il sottoscritto? Se Capirossi e Rossi potranno inserirsi tra i primi? Rispondo: non lo so, non posso dirlo. So soltanto una cosa: che come sempre sai-anno i piloti a fare la differenza». E al proposito cita una frase tratta da una pubbli�cità: «The power is nothing without control» (la potenza è nulla senza controllo). A chi si riferisca in particolare è un miste�ro che non si dipana neppure nei minuti seguenti, quando spiega che «con il mio team ho trovato un feeling magnifico sin dal primo impatto, mi sento a posto, so di avere fatto il massimo fino a questo momento. E non vedo l'ora di ricominciare». Anche per tenta�re di capire a che plinto sojia;! «nemici». «Se dovessi dare;p0* buòni gli ultimi risultati di Jerez, dovrei piteùccuparnii non solo di Roberts e Criville, ma anche di molti altri piloti, almeno sei o sette. Sono andati tutti fortissimo. Ma il tempo, ricordatelo, è sempre galantuomo». Parola di Max. Max Biaggi si coccola un leoncino nel parco dello Stone Safari di Welkom

Luoghi citati: Sud Africa, Welkom