Bmw vende una Rover a pezzi di Fabio Galvano

Bmw vende una Rover a pezzi Lo storico marchio, smembrato, passa a una finanziaria britannica Bmw vende una Rover a pezzi Blair: cerchiamo partner industriali Fabio Galvano corrispondente da LONDRA La medicina è stata più amara del previsto. D�fronte ai crescenU defi�cit della Rover, acquistata appena cinque anni fa, la Bmw è andata ieri ben oltre l'ipotesi di una cessio�ne in blocco. Di fatto si assisterà, nei prossimi mesi, al totale smem�bramento di quella che era l'ultima superstite gloria dell'industria au�tomobilistica britannica, erede di marchi come Austin, Morris ed Mg. La casa tedesca manterrà soltanto lo stabilimento di Cowley, dove dall'estate dell'anno prossimo pro�durrà la nuova Mini e forse la Rolls-Royce. A una società finanzia�ria inglese ^cializzata in capitali a rischio, la Alchemy Partners, sono stati ceduti, pare gratuitamen�te, i marchi Rover ed Mg con lo stabilimento di Longbridge, noto per la sua bassa produttività, che sarà ridimensionato ma non chiu�so: la nuova azienda si chiamerà Mg Car Company. Ma anche il gioiello di casa, il settore fuoristra�da Land-Rover, sarà ceduto contro ogni aspettativa: «a un importante protagonista della scena automobi�listica mondiale», precìsa il presi�dente della Bmw Joachim Mìlberg. E già a Londra si fanno due nomi: FordeGm-Fiat. Le drammatiche decisioni, che �sindacali britannici del settore defi�niscono «le più tragiche nella storia della nostra industria», sono state prese ieri dal consiglio di sorve�glianza della Bmw, nel corso di una riunione straordinaria che ha porta�to al pettine tutti i nodi del «pazien�te inglese» e che ha sancito, di conseguenza, l'emarginazione di tre componenti della dirigenza. La Bmw perde non solo la faccia, cioè l'immagine dell'eterno successo, ma anche la compattezza intema. Per non parlare degli utili, vittime in questo frangente delle altissime quotazioni della sterline e della conseguente mancanza di competi�tività delle vetture prodotte in In�ghilterra. Dopo perdite di oltre 4 mila miliardi di lire negli ultimi due anni, che hanno cancellato tutti gli utili della casa madre, la Bmw ha dovuto svendere la Rover. «Una grande delusione»», fa sapere il governo, messo davanti al fatto compiuto. Bùrningham, la città do�ve sorge lo stabilimento di Longbri�dge, è in lutto. Ma il premier Blair non ha perso le speranze e incon�trando in serata �leader sindacali ha detto che «quello con Alchemy non è ancora un accordo concluso, se si fanno avanti altri potenziali acquirenti faremo tutto il possibile per incoraggiarli». Il desiderio è di trovare veri partner industriali. La Alchemy, società del tutto estranea al settore auto e finora specializzata nel prelevare indu�strie in difficoltà e rilanciarle (cate�ne di negozi, alberghi, pub), manter�rà l'attuale produzione della gam�ma Rover (ridotta ormai a 250 mila unità annue). Fabbricherà in pro�prio, a Longbridge, i modelli 25 e 45, recentemente rinnovaU, oltre alla vecchia Mini e alla sportiva Mg-F. Acquisterà invece dalla Bmw l'ammiraglia della serie, la Rover 75, che è prodotta a Cowley. Ma il futuro del marchio Rover resta appeso a un filo: «Non abbia�mo ancora deciso che cosa ne sarà», ha detto un portavoce della Al�chemy. La nuova Mg Car Company svilupperà modelli '^portivi e «di nicchia», all'avanguaruia tecnologi�ca, sfruttando come si legge in un comunicato «gli ultimi ritrovati in fatto di carrozzerie d'alluminio e materiali compositi». Ma i nuovi modelli della casa, che via sosiiiuiranno quelli attuali, non avranno più il marchio Rover. «Negli ultimi tempi si è notevolmente ossidato», ha commentato ieri Jon Moulton, direttore e fondatore della Al�chemy, precisando che «i vecchi modelli rimarranno sul mercato finché ci sarà l'entusiasmo del pub�blico» e che la nuova azienda «si sposterà gradualmente verso il marchio Mg». Sono ore drammatiche, tutta�via, per �9 mila dipendenti di Longbridge e per un'indotto di al�meno 30 mila unità. La Alchemy ha precisato ieri che la Mg Car Com�pany avrà «un organico d�rilievo e diventerà rapidamente una casa automobilistica solvibile e capace d�reggersi sulle proprie gambe». Ma nessuno ha assunto impegni nei confronti della manodopera: «Lo stabilimento non sarà chiuso, ma ridimensionato», ha precisato Moulton. Ieri corre vene addirittu�ra voci che parte della fabbrica sarà abbattuta e sul terreno nasce�rà un quartiere residenziale. Sareb�be la fine meno gloriosa.

Persone citate: Cowley, Jon Moulton, Land-rover, Moulton, Rolls

Luoghi citati: Londra