Petrolio, nel Texas d'Italia

Petrolio, nel Texas d'Italia TRENTA GIACIMENTI SPARSI LUNGO LA PENISOLA Petrolio, nel Texas d'Italia Piemonte: 1000 miliardi all'anno di oro nero Gela non era buono. Il petrolio di Trecate-Villafortuna è invece molto buono. Nell'industria petrolifera per giudicare la bontà di un petrolio si usa una strana scala il cui valore minimo è intorno a zero (ma non esattamente zero) e il valore massimo è intomo a 50 (ma non esattamente 50). Si chiama "scala API" e si legge in "gradi". Il petrolio buono è com�preso fra 35 e 45 gradi API (quello di Gela è pari a 9-12 gradi API) e quello di TrecateVillafortuna è di 41,6 gradi (pari a una densità media di 0,81 chilogrammi per decime�tro quadrato). Inoltre il petrolio piemontese contiene poca ac�qua e pochi solfuri che abbatte�rebbero, se in percentuale eleva�ta, il valore del greggio. Rispetto agli altri campi pas�sati alla storia questo giacimen�to ha una altra caratteristica. Esso si trova ad una profondità che varia da 5.500 a 6.500 metri (altro record europeo), mentre il giacimento di Cortemaggiore toccava i 1.800 metri, e quello di Gela i 4.000 metri. Negli Anni 80 erano profondità inusuali e in parte lo sono ancora adesso, anche se in altre realtà geografi�che mondiali sono stati supera�ti i 10.000 metri. Il terreno nel quale si trova il petrolio è di orìgine sedimenta�ria, come tutti gli strati della Pianura Padana, e rìsale a! perì�odo triassico, cioè al formarsi di sedimenti calcarei e dolomitici nel bacino marino allora esi�stente e databile a circa 200 milioni di anni fa. Lo spessore dello strato, quello che con termine tecnico viene chiamato "pay" (cioè quanto paga lo stra�to) è di 20-30 metri (non eccezio�nale ma buono). Il petrolio si trova in un terreno che ha una porosità del 3";, (bassa ma accet�tabile). Andando in profondità nei terreni, gli eventuali liquidi pre�senti (acqua o idrocarburi) ri�spettano normalmente la legge della pressione idrostatica: vale a dire che a 1.000 metri di profondità un liquido contenu�to nella porosità delle rocce non ha la pressione conseguente al peso delle rocce sovrastanti ma quella che avrebbe se fosse in maro aperto, pari a circa 100 atmosfere. La regola idrostatica afferma che, per ogni 10 atmo�sfere di profondità di acqua, la pressione aumenta di un atmosfera (qui usiamo per facilità di comprensione la vecchia unità di misura, oggi abbandonata), Con queste premesse non è difficile immaginare quale pressiono avrebbe dovuto incontra re la trivella che perforava il primo pozzo a Villafortuna quando avesse raggiunto il giacimento: circa 550 atmosfere, La trivella incontrò invece una pressione doppia (una vera ano malia) pari a circa 1100-1200 atmosfere. Ciò comportò fin da allora particolari precauzioni nella fase di perforazione degli altri pozzi. Ma non imped�il triste incidente del pozzo Treca�te 24. Il 28 febbraio 1994 alle ore 6,45 l'impianto di perfora�zione era in attività. La trivella stava scendendo in pozzo (un foro di circa 22 centimetri di diametro) quando la batteria di sostegno si ruppe e 300 metri di tubazione si liberarono caden�do per qualche centinaio di metri verso il fondo pozzo, po�sto a 5.720 metri. Ciò creò un effetto pistone sui liquidi di pozzo (fango di perforazione) e di succhiamento per depressio�ne dei liquidi e dei gas di strato con conseguente spinta verso l'alto. Il gas, per la sua leggerez�za, risali verso l'alto fino a costituire un tappo ad alla pres�sione a lesta pozzo, con cedi�mento deiraltrezzalura di su�perficie ed eruzione all'aria aperta. La perdita di olio, ac�qua, fango e gas durò 40 ore, il getto raggiunse anche i 100 metri di altezza. Furono erulla�ti 12,000 metri cubi di petrolio, 1.000 metri cubi di acqua e un milione di metri cubi di gas. Una pioggia oleosa cadde su case e strade in un raggio di 10 chilometri, senza però procura�re danni alle persone. Al termi�ne dell'eruzione, che avvenne per spontaneo franamento del pozzo, il vero inquinamento aveva interessalo 15 chilometri quadrati, dei quali 80 ettari da risanare completamente. Con un costo per l'Agip di 200 miliar�di e con un opera di bonifica affidala alla Poster Wheeler e airisliluto ginevrino Ballelle, dopo un anno il 95")*) dell'area tornava ai proprietari agricoli e, malgrado le nefaste previsio�ni, la produzione di riso riprese regolarmente. Riccardo VarvènT Raffaele Romagnoli Politecnico di Torino In alto, impianti Eni del giacimento petrolifero di Trecate, in provincla di Novara. Nelgrafico, la produzione italiana di greggiodal 1980 al 1998e la demanda intema dei principali prodotti petroliferi, con proiezioni fino al 2010 PREVISIONE DI DOMANDA ITALIANA DI PRODOTTI PETROLIFERI (milioni di tomi. 40— Totale olio combustibile 30Olio combustibile per centrali termoelettriche 20 Gasolio auto 10-: 02010 4.812 4.641 5.208 5.936 1.800 1980 PRODUZIONE ITALIANA DI GREGGIO :(migliaio di tonnellate) '88 '90 '95 '97 '98

Persone citate: Italia Piemonte, Raffaele Romagnoli Politecnico, Treca, Wheeler

Luoghi citati: Cortemaggiore, Gela, Novara, Texas, Torino, Trecate