«Sull'etichetta l'ultima beffa» di Gigi Padovani

«Sull'etichetta l'ultima beffa» «Sull'etichetta l'ultima beffa» Gli artigiani: non ci sarà scritto surrogato Gigi Padovani TORINO «Mani in alto, questa è una prali�na»: cos�gli artigiani del cioccolato di qualità stamattina protesteranno con un sit-in scherzoso,, ma non troppo, controia decisione del Parla�mento Europeo di consentire l'ag�giunta di grassi vegetali al cacao.. «L'inaugurazione di Eurochocolate Torino, kemiesse dedicata al «cibo degli dei» che per la prima volta dopo otto anni di successi a Perugia raddoppia in Piemonte, si trasfor�ma cos�in una rivolta del gusto contro la «rapina-pralina» di Stra�sburgo. Insorgono i puristi artigiani, ma anche le grandi industrie dolcia�rie annunciano con orgoglio che non useranno mai l'olio di palma. Mentre da un camion stanno scaricando in piazza San Carlo, nel «salotto buono» della città trasfor�mato in una pasticceria, la più gran�de tavoletta di nocciolaio del mondo (520 chilogrammi di nocciole, 18 quintali di cioccolato), il presidente di Eurochocolate, l'architetlo Euge�nio Guarducci viene avvertito al cellulare della decisione europea. E subito si attacca al telefono per organizzare la manifestazione per oggi. «E' come se si mettesse il cinque per cento di birra nel Brunel�lo di Montalcino. E' uno scandalo. I Paesi che hanno ottenuto queste norme a danno dei consumatori dice Guardqcci sono una minoran�za: eppure Gran Bretagna, Austria e Paesi Scandinavi sono riusciti a far passare la loro tesi. Ma l'aspetto che mi inquieta di più è che in etichetta non ci sarà scritto "surrogato", come finora in Italia era obbligatorio, ben�s�sul retro dell'etichetta, in caratte�ri piccolissimi, verranno riportati anche i nuovi ingredienti». Tra gli stand, in un mare di praline, gianduiotti, boeri e baci alla nocciola, i cioccolatieri più noti d'Ita�lia si sentono defraudati della loro arte sopraffina. Commenta Paul De Bondt, un simpatico olandese che a Pisa ha aperto con Cecilia lacobelli un laboratorio in cui produce un fondente con il 95 per centu di cacao purissimo: «E' un imbrogho legaliz�zato. Io porto sempre con me nelle degustazioni un po' di simil ciocco�lato inglese, quello in cui sono già ammessi i grassi, per fare sentire la differenza con il prodotto puro». Aggiunge Bruna Peyrano, della fami�glia a Torino che ha tenuto alta la tradizione del gianduiotto: «Noi usia�mo soltanto burro di cacao, cacao, zucchero e bacche di vaniglia. Le norme approvate a Strasburgo per�mettono una concorrenza sleale: ora il consumatore dovrà stare ben attento all'etichetta». Ma perché usare i grassi vegeta�li? Perché il burro di cacao, estratto per spremitura dalla fave tostale, è una materia prima costosa, intomo a 5700 lire il chilogrammo, contro le duemila lire dell olio di palma. Ci sono però anche sostanze più com�plesse, come il CBE, acronimo ingle�se che sta per «cacao butter equivalent», ancora più care. Lo scopo di mescolarle agli ingredienti classici delle tavolette o delle praline è dun�que in primo luogo di ridurre i costi (fino a meno venti per cento), ma anche di poter conservare il cioccola�to più a lungo, evitando quello die i tecnici definiscono il «fal-bloom», cioè l'affioramento di una patina biancastra sulla superficie del pro�dotto con il caldo, che però è soltan�to una alterazione fisica e non chimi�ca. Se i piccoli artigiani sono pronti a guidare la rivolta anti-Ue, anche le grandi industrie presenti a Eurocho�colate lanciano proclami di fedeltà alla tradizione. Cos�Pierangelo Pa�glietti, direttore generale del Grup�po Elah-Dufour, azienda che produ�ce le tavolette Novi ed è anche proprietaria della famosa pasticce�ria torinese Baratti fr Milano, an�nuncia: «Noi continueremo a usare soltanto cacao per fare del buon cioccolato, ha tutti gli ingredienti sufficienti». Gli fa eco Antonio Buigheroni, presidente e amministrato�re delegato di Lindt e Caffarel: «Que�ste normative non ci riguardano, noi non diminuiremo mai le nostre percentuali di cacao, iierseguiamo la qualità». Per l'Europarlamento è cioccolato anche senza II burro di cacao

Persone citate: Antonio Bui, Bruna Peyrano, Brunel, Dufour, Guarducci, Lindt, Paul De Bondt