«La Borsa ci aiuterà a fare la riforma delle pensioni» di Fabio Martini

«La Borsa ci aiuterà a fare la riforma delle pensioni» Il premier incontra Lagos e la Confìndustria: «L'Unione europea deve lasciarsi dietro le spalle il protezionismo agricolo» «La Borsa ci aiuterà a fare la riforma delle pensioni» D'Alema agli imprenditori cileni: l'Italia è interessata alle vostre infrastrutture Fabio Martini Invialo a SANTIAGO DEL CILE Nel palazzo della Confìndustria cilena, l'accoglienza degli im�prenditori è molto calda: «Bienvenido excelentisimo don Massi�mo D'Alema...». E il presidente del Consiglio contraccambia, leg�gendo in spagnolo il suo saluto, rispondendo con particolare cor�tesia alle domande e consegnan�do una riflessione non del lutto scontata sulla riforma del siste�ma previdenziale italiano: «Aven�do aggiustato i conti pubblici, il risparmio si sta indirizzando ver�so il mercato ha detto D'Alema e dunque la crescita straordina�ria della Borsa ci aiuterà anche a procedere rapidamente verso un nuovo sistema previdenziale». Da parte di D'Alema nessun annuncio, anzi la conferma della verifica del 2001 con i sindacati, anche se è significativa la sottoli�neatura del ruolo propulsivo che potrebbe venire dal mercato fi�nanziario e la previsione che questo processo possa avvenire in tempi rapidi. D'Alema ha af�frontato il tema pensioni rispon�dendo alla domanda di un im�prenditore, una curiosità che si spiega con il fatto che in questo Paese i fondi pensione hanno costituito uno dei volani della rinascita economica, impostata diversi anni fa dai Chicago boys. La calda accoglienza a D'Alema da parte della Confindustria cile�na, riecheggia un analogo atteg�giamento già dimostralo dagli improndilori argentini e confer�ma come in questa area del mondo esista un forte interesse per l'Italia. Non è un caso che D'Alema abbia dedicato alla visi�ta in Cile ben quattro giorni. Certo, l'occasione era squisita�mente politica l'insediamento del presidente Ricardo Lagos ma D'Alema già da tempo perse�gue un disegno non dichiarato ma chiaro: disegnare nei Paesi dell'America Latina nei quali la nostra immigrazione è stata più forte un'area di "influenza" italiana. Oltretutto gli italiani che vivono in America Latina potrebbero presto diventare elet�tori del futuro Parlamenta e il pacchetto di voti di questa conti�nente è di tutto rilievo. La visita a Santiago ha rappre�sentato per D'Alema anche un'oc�casione per rinsaldare i rapporti personali con il brasiliano Cardoso, con l'argentino De La Rua e con il cileno Lagos i quattro si sono incontrati domenica matti�na alla Moneda e non è certo un caso che il nuovo presidente del Cile abbia valuto inaugurare il suo mandata con un incontro ufficiale proprio con il capo del ;ovemo italiano. E D'Alema, par�lando agli imprenditori, ha evi�denziato alcune «battaglie di fon�do dell'Italia» che possono far comodo al Cile («l'Ue deve lasciaralle spalle il protezionismo si agricolo»), facendo al tempo stes�so capire quali sono gli interessi italiani in quest'area del mondo: «Per opere infrastnitturali come autostrade, porti, gasdotti, le no�stre imprese, e non solo le più grandi, sono interessate ad opera�re attraverso concessioni e licen�ze». Nell'ultimo giorno del suo viaggio in Cile, D'Alema ha parla�to afl'Università e alludendo al caso-Pinochet ha ribadito che «la tragedia cilena potrà essere con�clusa solo quando avrà prevalso il senso di giustizia». Poi, a fine mattinata l'incontro con Lagos alla Moneda, negli stessi minuti in cui il palazzo veniva aperto per la prima volta al pubbhco. Emozionatissimi, i primi cileni che entravano, piangevano ve�dendo con i propri occhi il palaz�zo dove 27 anni fa si comp�il sacrificio di Salvador Allende. Massimo D'Alema