Uccide un bandito: non ho rimorsi

Uccide un bandito: non ho rimorsi Commerciante nel Padovano reagisce a un furto in casa, il paese è solidale Uccide un bandito: non ho rimorsi «Volevano rapinarmi in quattro, mi sono difeso» Mario Lollo PADOVA «Non ho rimorsi. E' stata una reazione. Ho sentito di essere sta�to colpito, mi sono girato, ho spara�to». A pancia in giù, sul letto d'ospedale, ancora sotto effetto dell'anestesia dopo l'intervento chirurgico per estrarre il proiettile che gli ha bucato un gluteo, Giu�seppe Valter Carturan racconta la rapina tentata nella sua abitazio�ne, domenica notte, da una banda di slavi. Una rapina finita nei sangue, perché il commerciante ha risposto a fucilate: un bandito di 30 anni morto, un altro, di 26, ferito alla testa. Altri due sono riusciti a dileguarsi, ma il commer�ciante si sente la coscienza a po�sto: «Volevo soltanto metterli in fuga». Dàlia sua parte ha, del resto, tutti, ma proprio tutti. Il paese, non ne parliamo. «La comunità è molto scossa», dice il sindaco di Monselice Franco Conte. E poi la Confcommercio del Veneto: «I commercianti sono una categoria sempre più a rischio sostiene il presidente Andriolo -. La crimina�lità è divenuta uno dei maggiori motivi di preoccupazione per gli operatori del settore, che si vedo�no colpiti non solo in azienda, ma, cosa gravissima, anche nelle pro�prie case». Il sindicato lisipo di polizia, che attacca la posizione del governo sull'immigrazione: «La sanguinosa sparatoria avvenu�ta a Monselice pone seri interroga�tivi sulla politica legata all'immi�grazione portata avanti dall'attua�le maggioranza governativa, che vede l'immigrazione extracomuni�taria come una risorsa e non una minaccia per il sistema-Paese». Perfino l'Osservatore Romano, or�gano ufficiale del Vaticano, che argomenta : per la sicurezza servi�rebbero «interventi seri e concreti invece di tante parole, talvota di�sarticolate. Da tempo la criminali�tà è diventata una delle maggiori preoccupazioni degli italiani. Intanto, xm onesto cittadino è stato costretto a difèndersi da sólo, con conseguenze purtroppo tragiche». Soprattutto, Carturan ha dalla sua il rapporto dei carabinieri, che hanno ricostruito l'assalto parlan�do esplicitamente di «legittima di�fesa». Sono le otto meno un quarto della sera: lui e la famìglia aspetta�no l'arrivo di alcuni ospiti per cena. Ma nel giardino della villet�ta c'è del movimento: la banda di slavi sta entrando in azione. Coper�ti da passamontagna, con guanti per non lasciare impronte, vestiti di scuro per mimetizzarsi nell'om�bra, salgono sopra la cuccia del cane per raggiungere una finestra da cui entrare, fl cane abbaia, i banditi cercano di zittirlo; certo ignorano che il padrone di casa sta già seguendo e loro mosse dal monitor di ima telecamera. Sfondano dunque il vetro e sca�valcano il davanzale. Intanto, il commerciante è salilo al piano di sopra per prendere il fucile da caccia. Gli altri componenti la fa�miglia si sono rifugiati in stanze diverse: in mansarda il fratello, in studio la moglie, in taverna la cognata. A un tratto, Carturan sente la moglie urlare: scoperta dai bandi�ti nello studio, è stata spinta a terra. Lui si precipita, spara in aria per spaventarli. Da uno sgabuzzi�no saltano fuori in due, uno ha la pistola e spara a sua volta contro il commerciante. Questo si gira, feri�to, e risponde al fuoco con una rosa di pallini. Teki Dragutinovic stramazza al suolo; suo cugmo Norica Marinkovic resta ferito al capo e sarà scaricato dai complici, poco più di tardi, all'ospedale di Trecento, vicino a Rovigo. U resto del commando fugge, in modo disordinato. A questo punto i fami�liari escono dai loro nascondigli e doco dopo arrivano i carabinieri e .'ambulanza. L'auto usata per fug�gire, un'Alfa 164, sarà ritroirata a sera, completamente bruciata, a Felonica Po, in provincia di Manto�va. Bande raccogliticce che danno l'assalto alle case, un fenomeno assolutamente in crescita. A ripro�va, nella stessa notte altri assalti, uno dei quali tentano più o meno nella stessa zona di quello sangui�noso di Monselice. Due albanesi hanno cercato di rubare un'auto da un garage, ma il padrone di casa ha sparato loro contro. Sono arrivati i carabinieri e anche loro si sono messi a sparare. I ladri sono scappati. «Picchiavano mia moglie, volevo solo spaventarli Sono stato colpito per primo» Giuseppe Valter Carturan è stato colpito a un gluteo durante la tentata rapina in casa da parte di una banda di slavi

Persone citate: Andriolo, Carturan, Dragutinovic, Franco Conte, Giuseppe Valter Carturan, Marinkovic, Mario Lollo, Valter Carturan

Luoghi citati: Felonica, Monselice, Padova, Rovigo, Veneto