D'Amalo alla conquista del Nord

D'Amalo alla conquista del Nord Incontri milanesi e auguri napoletani per il nuovo leader degli industriali. Bassolino: una novità anche per il Sud D'Amalo alla conquista del Nord Domani prima uscita ufficiale a Treviso MILANO Lui sta ancora a Milano. E' indaffa�rato a contattare clienti e concorren�ti in Fiera dove si svolge la mostra Ipack Ima dedicata alle confezioni e all'imballaggio alimentare, settore di attività della sua Finseda. E doma�ni Antonio D'Amato, gioved�desi�gnato prossimo presidente della Confindustria, è atteso a Treviso per incontrare il presidente degli industriali veneti Nicola Tognana e Luciano Benetton, suoi sostenitori decisivi, per ringraziarli e valutare insieme le prossime mosse. Insomma, il napoletano D'Ama�to resta monopolizzato dal Nord. Ma è dalla sua città che ieri gli è arrivato il messaggio forse più im�portante, quello del sindaco Anto�nio Bassolino. I due Antonio da anni lavorano, dai rispettivi fronti, faccia a faccia. Ora Bassolino vede nella designazione di D'Amato un segnale importante: «E' una delle espressio�ni delle novità non solo imprendito�riali, ma sociali del Mezzogiorno». Il sindaco di Napoli crede che «una cosa del genere sarebbe stata inimmaginabile nella vecchia Italia immobile e bloccata» ed è diventata «possibile oggi quando tutto si è messo in movimento e quando le novità interne al Mezzogiorno sono riuscite a parlare e dialogare con tante novità inteme anche al Nord». Anche dal centrosinistra c'è quin�di chi si compiace per la svolta confindustriale, dopo gli ampi con�sensi del Polo di centrodestra di Silvio Berlusconi impegnato a tirare dalla sua parte il futuro presidente. Ed è Claudio Velardi, consigliere del presidente del consiglio Massimo D'Alema, a sostenere che presto sarà possibile capire qualcosa di più sulle intenzioni di D'Amato. «Il 25 di questo mese» al convegno promosso a Genova dalla Confìndutria, spiega Velardi in un'intervista al «Corriere del Mezzogiorno, interverrà il capo del governo e «presenterà una propo�sta molto forte per il rilancio dei rapporti tra sindacati e imprese». Questa, quindi, «sarà la prima occa�sione per verificare il rapporto con D'Amato». Il governo ritiene perciò che per la concertazione, il dialogo con le parti sociali, la porta non sia chiusa. Velardi aggiunge che «sono tutte fesserie» le voci su una presunta maggiore contentezza di Berlusconi per il voto di gioved�della giunta della Confindustria. E da Berlino il ministro dell'Industria Enrico Letta invita a evitare strumentalizzazioni «sia da una parte sia dall'altra», convinto sia «sbagliato fare il proces�so alle intenzioni» di D'Amato basan�dosi su una frase pronunciata a caldo dopo la designazione. Il mondo politico sta pertanto facendo i conti con il mutamento nella Confindustria ed è a sua volta messo in movimento. A D'Amato guarda con attenzione anche l'ex commissario europeo Emma Boni�no ma solo se «non si fa incapsulare da subito in una giunta di compro�messo» e se «non si farà ingabbiare». Poi per la Cgil, il segretario aggiunto Guglielmo Epifani giudica sbagliato considerare D'Amato ostile al sinda�cato: «Ha semmai in testa un model�lo di sindacato diverso dal nostro: un sindacato che esaurisce le sue funzioni prevalentemente in azien�da o sul territorio». E naturalmente anche gli impren�ditori analizzano la svolta di giove�dì. Emma Marcegaglia, presidente dei giovani fino al 14 aprile, in un incontro a Cortina con i candidati alla successione, si è detta soddisfat�ta «perché noi siamo stati accesi sostenitori». E ha sollecitato una «profonda riforma della Confindu�stria» a partire dalla procedura defi�nita «non chiara e non trasparente» dei saggi, i tre ex presidenti chiama�ti a sondare la base per la scelta del presidente. Ir.ipp.) Antonio D'Amato presidente designato della Confindustria

Luoghi citati: Berlino, Cortina, Genova, Italia, Milano, Napoli, Treviso