Violunte: i Savoia abbandonarono l'ltalia di Ermanno Branca

Violunte: i Savoia abbandonarono l'ltalia Violunte: i Savoia abbandonarono l'ltalia «Ma tocca al Parlamento decidere sul loro destino» Ermanno Branca SAVONA Luciano Violante fa lo sgambetto ai Savoia proprio mentre il Parla�mento europeo vorrebbe far rien�trare la famiglia reale in Italia. Il presidente della Camera, comme�morando a Savona le vittime del fascismo, ha esternato a più ripre�se su errori, debolezze e omissioni degli ex regnanti. Pur sottolinean�do che spetterà al Parlamento il verdetto sul ritorno dei Savoia, Violante ha caricato sulle spalle della famiglia sabauda in esilio tutto il peso della storia: l'alleanza con i nazisti, le leggi razziali, la sconfitta bellica, la fu^a e soprat�tutto l'incapacità di interpretare gli avvenimenti. Alla vigilia di un dibattito politico che si annuncia infuocato, le affermazioni di Vio�lante non suonano certo come un buon viatico per il rientro dei Savoia. «La sorte dei Savoia devono deciderla il Parlamento europeo e quello italiano ha detto Violante di fronte a una platea di studenti che assisteva alla presentazione del libro pubblicalo dalla Camera sulle leggi razziali del 1938 -. Ma è giusto che i giovani sappiano che i Savoia non hanno capito l'enorme gravità di quelle leggi. Vittorio Emanuele III deve essere giudicato male per come si è comportato in quei frangenti storici. Cos�come i suoi eredi che ora vogliono rientra�re in Italia e in passato dissero che le leggi razziali erano cose di poco conto». Il giorno dopo l'ultimatum del Parlamento europeo che nel perio�dico rapporto sui diritti umani ha intimato all'Italia di reintegrare la famiglia reale in tutti i suoi diritti civili, i pesanti giudizi storici espressi dal presidente della Came�ra non suonano casuali. L'illustra�zione del libro sulla persecuzione degli ebrei durante il fascismo e il successivo dibattito con gli studen�ti, hanno offerto al presidente Vio�lante l'occasione di rivisitare il travagliato periodo della dittatura e dell entrala in guerra dell'Italia. Una serie di flash con cui Violante ha dipinto un ritratto non certo edificante dell'ex famiglia reale. Più lardi, alla cerimonia in ricor�do di sei partigiani savonesi uccisi dai fascisti. Violante ha rincaralo i giudizi; «La nostra è l'unica Repub�blica nata da una guerra di Resi�stenza. Una guerra dura, che ebbe anche pagine scure. E il nostro è un popolo che con il voto si è liberato di una monarchia protagonista già di troppi danni e infamie; chi abbandona il popolo per fuggire come fecero i Savoia, non è degno di governarlo». Dopo aver pronuncialo l'epitaf�fio sugli errori dei Savoia, Violante ha poi rifiutalo di pronunciarsi direttamente sulla volontà del�l'Unione europea di far rientrare gli esuli; «Non sarebbe giusto che esprimessi il mio parere su un argomento su cui dovrà decidete il Parlamento. Mi sono pronunciato solo perché era giusto che i ragazzi sapessero cosa era successo in que�gli anni». Il parere di Violante comunque si è capilo benissimo. Più sfumalo, invece, il punto di vista del presidente della Camera sulle sempre più frequenti prese di posizione dell'Unione europea su vicende che potrebbero al limite rientrare nella sfera politica degli Slati membri; «Nel caso del leader nazionalista austriaco Heider l'Unione ha preso una posizione preventiva. Pur non polendo fare paragoni, se i capi di slato europei avessero adottato misure energi�che contro Hitler anziché andargli a stringere le mani, forse non sarebbero successe tante tragedie. Per Haider l'Europa si è fatta senti�re, fermo restando il principio del�la sovranità nazionale». Durissimo il giudizio sull'emanazione delle leggi razziali: «Non bisogna lasciar�si trascinare da interpretazioni buoitiste. Certamente l'alleanza con Hitler influì, ma le leggi contro gli ebrei furono una responsabilità esclusivi» del fascismo e dell'Ita�lia». Per la verità Violante non è sialo tenero nemmeno nei confron�ti della Chiesa, anche se ha riserva�to a Pio XII un tratiamonto meno drastico rispetto a quello tocnato ai Savoia: «Il ruolo di Papa Pio XII fu certamente controverso. Bisogne�rebbe parlarne tre giorni e forse non basterebbe. Credo che la Chie�sa fosse divisa. Di sicuro tanti sacerdoti e alcuni conventi aiutaro�no gli ebrei». «E anche gli eredi che adesso vogliono rientrare dissero che quelle norme erano cose di poco conto» «I giovani devono sapere che i reali non hanno capito l'enorme gravità delle leggi razziali» Il presidente della Camera Luciano Violante ha parlalo dei Savoia agli studenti di Savona

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