«È un risarcimento non solo morale» di Paolo Colonnello

«È un risarcimento non solo morale» IL PROCURATORE RAGAZZINA CONTRO GLI SPIONI «È un risarcimento non solo morale» Ilpm: «La sentenza peserà anche su Piazza Fontana» intervista Paolo Colonnello MILANO MI sento come se mi fosse passa�to un Tir sopra la testa: la tensione accumulala dopo un procosso del genero ò indoscrivibilfi». Grazia Pradella, 38 anni, e il giovano pubblico ministero che ha chiesto e ottenuto le condanne per la strage davanti alla Oueslura di via Fatobcnefratelli. Una sentenza che rende giusti�zia a vittime innocenti e ristabilisce alcune verità su una stagione, quella della strategia della tensione, che sem�bra relegata ormai a poche frasi nei libri di storia. Ma lei, il magistrato «ragazzi�na» delle stragi di Stato, non la pensa così. Perchè no, dottoressa Predella? «Perchè questa è ima sentenza di condanna per una strage, il risultato di 27 anni di indagini, il risarcimen�to, non solo morale, alle vittime di quella strage. Non un capitoletto da libro storia». Lei aveva 12 anni quando Bertoli lanciò la bomba davanti alla Que�stura: cosa ha significato occupar�si di questa inchiesta? «Ha significalo molto. Indipendente�mente dall'età che avevo all'epoca dei falli, da quando, nel '95, lio iniziato ad occuparmi delle stragi ho cercato di dare delle risposte non solo sul piano della ricostruzione storica ma soprattutto alla richiesta di giustizia delle vitti�me, perchè la stagione del dolore non possa mai e questi morti hanno colpito tutta una città; Milano». E che effetto le fa scoprire che gli studenti di oggi non hanno la minima idea di ciò che furono e rappresentarono quelle stragi? «Un effetto brutto. Fa male scoprire che lutto quel dolore sembra passato invano, senza lasciare traccia nella me�moria collettiva. E credo faccia ancor più male alle tante vittime di quella stagione. Anche se ho notato che ultima�mente c'è slato un qualche risveglio neirinteresse dei giovani, almeno dalle lettere che mi arrivano e dalle presenze che intrawedo nelle aule dei tribunali. Certi processi dovrebbero servire come monito per il futuro, affinchè certe cose non accadano mai più». In fondo però gli imputati di questo processo forse in carcere non ci andranno mai. «Questo lo vedremo. Intanto per la prima volta sono slate accertate delle responsabilità che avranno un peso anche nel processo per la strage di Piazza Fontana: a prescindere dal fatto che Maggi e Digilio sono imputali an�che lì, molti atti di Piazza Fontana sono servili per questo processo, dimostran�do l'esistenza di materiale probatorio in comune e una sorta di continuità tra le due stragi». Anche se Delfo Zorzi, principale imputato per Piazza Fontana, in queste processo è stato prosciol�to in istruttoria? «Zorzi venne prosciolto perchè nel 1973, l'anno della strage davanti alla Questura, era già all'estero. Tutto qua». In questo processo lo Stato non si è costituito parte civile. Perchè secondo lei? «Non ne ho la più pallida idea. Nel senso che questa decisione mi sconcer�ta; in fondo l'obbiettivo della strage era uccidere il ministro degli Interni di allora, Rumor e tra ie vittime vi furono anche agenti delle forze dell'ordine». Forse perchè è risultato abba�stanza chiaro che vi furono depi�slaggi e deviazioni da parte dello Stato stesso? «Ripeto; non lo so. Ma se intende riferirsi all'ex generale Maletti, perso�naggio fondamentale di tutta questa vicenda, bisogna dire che apparteneva a strutture dello Stalo cosiddette "deviale" e non allo Stato complessiva�mente consideralo e che ha dimostrato di essere capace di mantenere una propria coscienza democratica sconfig�gendo il fenomeno dello stragismo» E' soddisfatta delle condanne ot�tenute? «Non si può essere soddisfatti quando si pensa a delle persone condannale all'ergastolo. Però sono consapevole di aver raccolto lo sforzo investigativo di altri giudici e sono contenta di aver portato a termine un lavoro del genere. Penso soprallutlo al giudice Antonio Lombardi che nel silenzio e con il massimo equilibrio ha contribuito a restituire a questo Paese un po' di verità». (p. col.] n Il pm Grazia Pradella

Persone citate: Antonio Lombardi, Bertoli, Delfo Zorzi, Digilio, Grazia Pradella, Maggi, Maletti, Rumor, Zorzi

Luoghi citati: Milano