JAZZ venti volte IVREA di Marco Basso

JAZZ venti volte IVREA JAZZ venti volte IVREA LA XX edizione dell'Eurojazz Festival, conclusa la marcia d'avvicinamento con una se�rie di avvenimenti e concerti sul territorio, giunge ad Ivrea nel «suo» teatro, lo storico Giacosa, autentica bomboniera settecente�sca dall'ottima acustica, che ne ospitò le prime edizioni e che, finalmente restaurato, toma ad accogliere la rassegna. Ad aprire il 10 la prima delle tre serate epore�diesi, sono gli Hot Club, formazio�ne scozzese (Alex Yellowlees, violi�no nella foto a destra , Nigel Clark, chitarra, Roy Percy, basso, John Russell, batteria) depositaria della tradizione che riprende con zelo filologico le sonorità degli Anni 30 che resero leggendario l'Hot Club de France. Quindi, a seguire, il quartetto di Walt Weiskopf, sassofono tenore di scuo�la coltraniana (vedi scheda sotto). Questa stessa sezione ritmica movi�menterà le nottate dopo i concerti del 10 e dell' 11 al Circolo la Piazzet�ta di Ivrea (piazza Maretta 22, tei. 0125/49026) che ospiterà le jam session. Chiude la prima serata il trombettista torinese Enrico Bava di certo, tra i jazzisti italiani, uno dei più carismatici, grazie anche al lungo soggiorno newyorkese du�rante il quale ha messo a punto un personale linguaggio tecnico ed espressivo. Lo accompagnano Ste�fano Bollani, giovane pianista di talento, Gianluca Petrelìa, trombo�nista che vanta collaborazioni pre�stigiose nonostante sia solo del '75, il batterista croato Dejan Terzic e Giovanni Tommaso, contrabbassi�sta jazz, da sempre aperto anche ad altri idiomi musicali: negli Anni 70 inventò i Perigeo, protagonisti di una valorosa e troppo breve stagione per il jazz rock in Italia. Sabato 11, apre la serata il duo dell'eclettico clarinettista e flauti�sta Jirl Stivili e del contrabbassista Ali Haurand. Quindi tocca al sax di Abraham Burton (vedi scheda sot�to). L'ultima proposta è per il Mediterranean Trio. Un progetto di Lui�gi Tessarollo, recentemente uscito su ed con Alex Rolle, fantasioso percussionista che unisce agli stru�menti tradizionah oggetti che crea�no suoni, e Dario Deidda, che si cimenta al basso «fretless»: si trat�ta di imo strumento elettrificato, ma dal manico liscio simile a quel�lo del contrabbasso acustico. La ricerca del trio produce un sound ricco di dinamica, capace di evoca�re atmosfere suggestive. Serata conclusiva domenica 12 con Didier Lockwood: il virtuoso violinista dai trascorsi rock, dialo�gherà col piano di Antoine Hervé. In ultimo, arriva, per questa XX edizione, un supei-gruppo, i Jan Tribe (vedi scheda sotto). Inizio concerti ore 21,15, Teatro Giacosa, piazza del Teatro I, Ivrea; biglietti 25 mila lire, abbonamento per le tre serate 60 mila. Le jam session al Circolo La Piazzetta di Ivrea sono gratuite, per tutta la notte funziona un servizio bar e ristorante. Qui sono anche allestite le mostre di pittura di Antonio Muroni e fotografiche di Giancarlo Roncaglia e di Maurizio Gjivovich: una dedicata ai musicisti presenti alle precedenti edizioni, l'altra ai protagonisti di quest'anno. Sempre presso il CircoloLa Piaz�zetta, domenica 12 alle 16, l'assodazione Jazz Mobile presenta la sua produzione discografica. Prevendite ; Aics, via Massena 2, Torino, 011/5613925-5617045; Cd Mail, via Bertinatti 7, Ivrea., 0125/45502. Marco Basso ìgege 21

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