Con gli sci nei piedi e la testa in mezzo alle stelle
Con gli sci nei piedi e la testa in mezzo alle stelle POCA NEVE DA NOI, MOLTA AL DI LA' DEL TUNNEL DEL FREJUS Con gli sci nei piedi e la testa in mezzo alle stelle WEEKEND Alessandro Uosa UN inverno avaro di neve per le Alpi italiane, specie quelle d'Occidente. Invano gli sciatori hanno atteso di assistere ad uno spettacolo simile a quello che descrisse Pasternak: «La neve cade, come se non cades�sero fiocchi, ma in un mantello rattoppato scendesse a tena la volta celeste» In questa stagione, il cielo ha però voluto premiare chissà per quali meriti il vicino versante francese, le valli della Savoia. Allo sciatore in crisi d'asti�nenza di neve naturale non resta che oltrepassare il tunnel del Fréjus (70 mila lire il biglietto, andata e ritomo, per un'auto della classe maggiore). Sbucati a Moda�no, le possibilità di scelta sono numerose, tutte dotate di gonfi, ghiacciati oceani bianchi. Lungo la strada che scende la valle della Maurienne scegliamo due destina�zioni, due comprensori sciistici interessanti: a 20 chilometri da Modane c'è il bivio per Valloire (che, d'estate, prosegue per il Col du Galibier, reso famoso da glorio�se imprese ciclistiche! e la sua ragnatela di 150 chilometri di piste (da 1430 a 2600 metri!; poco prima di St, Michelle-de-Maurienno, (a soli 8 chilometri da Modane! c'è invece la frazione di Orelle, con la partenza di una cabinovia che, in 17 minuti, porta a Val Thorens, la porta d'ingresso più alla del mag�gior comprensorio al mondo, ricco di 600 chilometri di piste. Valloire è la faccia più antica dell'industria turistica dello sci, e il suo nome è legato ad un afferma�to concorso per sculture di ghiac�cio, che ad ogni inizio di febbraio adomano la centrale Rue des Arts. La prima sciovia sorse nel '37, Oggi il «domain skiable» si stende su tre valli con 35 impianti e il 70 per cento dei tracciati oltre i 2 mila metri d'altitudine. Comunque 143 cannoni da neve garantiscono da crisi meteorologiche. Per i fondisti a disposizione tracciati per 40 km. Diverse condizioni di skipass, gra�tis comunque gli impianti per i bambini con meno di 5 anni. Il paese di Valloire ha il fascino del borgo montano (apprezzabile il barocco della secentesca chie�sa!, ma vanta anche ottime strut�ture e servizi (piscina, patinoire, 11 campi da tennis, squash, bowling, cinema, auditorium, di�scoteche!. Turisticamente la sta�zione è adatta, anche per via del livello dei prezzi, alle vacanze delle famiglie. Da un punto di vista sciistico sono favoriti gli sciatori medi e principianti, an�che chi possiede ottima tecnica trova tracciati adatti, come scen�dendo da Le Crey du Quart (dota�ta da una nuova telecabina da 8 posti! a Valloire o lungo la Genepi dal Gros Crey a VaGneinier. In generale, lo sci è più interessante nella gemella Valmeinier, un no�me regalato dalle miniere di antra�cite ad un borgo nato nell'85 ma che ha voluto conservare lo stile, con molta pietra grigia, delle po�che baite originarie. Su questo versante le piste sono più larghe e l'esposizione più a Sud spinge gli addetti a curare più attentamente la preparazione. Ottimi i fuoripista. Particolare curioso: Valmei�nier è stata l'ultima stazione di sci nata in Francia con gli impianti di proprietà degli abitanti, tutti azio�nisti e col sindaco presidente. Per i più esigenti consigliamo Val Thorens, che a 2300 m è la stazione più alta d'Europa ed è nata nel 72 con lo slogan «sci ai piedi, testa tra le stelle». L'arca di competenza va dai 2300 ai 3200 metri, in gran parte su un ghiaccia�io (aperto anche allo sci estivo!, offrendo 140 km di piste da disce�sa, nonché un anello di 5 km per il fondo. Dalla stazione di Orelle si sale a Pian Bouchet, dominando uno spettacolare anfiteatro di ci�me del massiccio della Vanoise. Sono 55 le piste a disposizione; dalla Cime du Caron (3195 m) i tracciati ardimentosi e gran fuoripista su una variante dei Vallon du Lou. Gemella di Les Menuires, Val Thorens, che fa parte delle 3 Vallées, offre il più ampio carosel�lo di piste al mondo: 600 chilome�tri di tracciati serviti da 200 impianti che collegano le stazioni di Courchevel (la più raffinata e mondana), Méribel, La Tania. Un fantastico carosello, per uno sci da intenditori. Val Thò, nel gergo dei più affezionati, era nata come una stazione dall'architettura mo�dernissima, ma negli anni la sua funzionalità è stata ingentilita dall'uso della pietra e del legno, dalla presenza di graziose fonta�ne e insegne in feno battuto. Ponti sospesi e ascensori consen�tono di spostarsi comodamente nel villaggio, dove è vietata la sosta degù automezzi. Ma atten�zione, chi sale da Orelle deve prevedere di ritomare a Pian Bouchet per tempo per scendere a valle (per cui è consigliabile l'ac�quisto dello skipass di area). A meno di non pensare di scendere il giorno seguente e quindi preno�tare una camera di albergo, non sempre facile in alta stagione. Altra piccola accortezza: infor�marsi sulle previsioni meteorolo�giche (francesi!, perché se si alza il vento c'è il rischio che la telecabina venga fermata. E per tornare ad Orelle il giro è un po' lungo, passando da Moutiers e Albertville. Le due stazioni francesi sul confine, Vallolre e Vai Thorens che a 2300 metri è la più alta d'Europa Una veduta di Vallolre
Persone citate: Caron, Gros, Moda, Pasternak, Vallon
Luoghi citati: Europa, Francia, Modane, Pian Bouchet, Quart, Savoia, Vallolre
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