«Niente convenzioni ai prof, ribelli»

«Niente convenzioni ai prof, ribelli» Firmata ufficialmente al ministero della Sanità il nuovo accordo per i camici bianchi «Niente convenzioni ai prof, ribelli» La Bindi contro i medici che non accettano la riforma ROMA E' stata firmata ieri ufficialmen�te al ministero della Sanità la nuova convenzione per i medici di medicina generale e gli specia�listi ambulatoriali, mentre il mi�nistro Rosy Bindi ha minacciato i medici universitari che non intendono uniformarsi alla sua riforma un intervento sulle Re�gioni. Sulla convenziono si era rag�giunto un accordo di massima lo scorso sabato sera ed è stata siglata ieri come già sabato sera da Fimmg, Snmai e Intesa Sindacale, cho rappresentano la gran parto dei 70 mila medici inlorossati. Non hanno dato il loro consenso invece Fp-Cgil Me�dici e Federazione Medica. La convenziono arriva con un ritardo di quasi tre anni ed è già quasi da ridiscuteru; scadrà il 31 dicembre. Garantisco ai medici di famiglia un aumento fisso di circa il lO'Xi, che potrà essere integrato dagli incentivi previsti per i maggiori servizi offerti ai cittadini. La quota fissa per assistito croscerà per ogni paziento oltre i 65 anni di 30 mila lire e di 35 mila per ogni bambi�no dai 6 ai 14 anni. Sono previsti aumenti di 150 mila lire al mese anche per chi si dota di compu�ter e si collega con i Cup, i contri unici di prenotazione. Gli ambulatori con una segre�taria faranno crescere di 5 mila lire l'anno la quota per assistito, mentre avere un infermiere var�rà un aumento di 6 mila lire l'anno. I medici che intendono lavorare in associazione avran�no in più dalle 5 alle 9 mila lire por ogni paziento. Il medico di famiglia avrà anche il compito di insognaro ai propri pazienti il corrotto uso dei farmaci e il funzionamento del Sistema sanitarlo nazionale. Compito che verrà ricompensato con 2.800 lire in più sulla quota fissa per ogni paziente. Una convenzione di «portata storica», ha affermato Rosy Bin�di, che lancia due sfide. «Dovreb�be avviare nel Sistema sanitario nazionale un nuovo equilibrio tra territorio, domicilio e ospeda�le», ha annuncialo il ministro, ma si propone anche di «garanti�re livelli essenziali di assistenza attraverso prestazioni di qualità ed appropriate ai bisogni dei cittadini con medici sempre più preparati». Un accordo ingiusto è il giudi�zio delle due organizzazioni sin�dacali, che non hanno firmato la convenzione. La riserva dal 60 air80"'o dei posti disponibili ai possessori dell'attestato di Medi�cina generale «determinerà l'im�possibilità per i medici abilitati prima del '94 di accedere a un posto di lavoro stabile», ha rile�vato Roberto Polillo, segretario nazionale della Fp-Cgil. Ed anco�ra: gli aumenti «sono stati distri�buiti a pioggia e non in funzione della realizzazione di progetti di assistenza distrettuali e non è stato possibile introdurre la ridu�zione dell'età pensionabile». «Inviterò le Regioni a sospen�dere le convenzioni con le uni�versità con le quali non si cree�ranno le condizioni per l'esclusi�vità del rapporto dei medici universitari», ha minacciato Ro�sy Bindi all'indomani dell'acco�glimento da parte del Tar del Lazio dei ricorsi. Il ministro ha ribadito che le ordinanze «valgo�no esclusivamente per chi ha fatto ricorso», ma ha anche pro�messo una verifica; «Andremo a vedere quanta ricerca e forma�zione fanno i medici universitari quando operano nelle cliniche private». [r.r.) Garantito un aumento fìsso del 10 per cento a cui si aggiungeranno una serie di incentivi Soddisfatto il ministro «Cos�si offriranno ai cittadini prestazioni di qualità»

Persone citate: Bindi, Intesa Sindacale, Roberto Polillo, Rosy Bin, Rosy Bindi

Luoghi citati: Lazio, Roma