Agnelli: tenevo per Callieri di Emilio Pucci

Agnelli: tenevo per Callieri GLI ULTIMI GIORNI PRIMA DELLA GRANDE SVOLTA Agnelli: tenevo per Callieri «Ma il voto della giunta è stato chiaro» retroscena Emilio Pucci ROMA GIOVEDÌ 9 marzo, ore 11,12: attorniato da un ca�pannello di giornalisti incre�duli, il direttore dei rapporti inter�ni della Confindustria, Gabriele Manzo, annuncia la nella vittoria di Antonio D'Amalo su Carlo Cal�lieri al ballottaggio per la presi�denza, 96 voli contro 58. Un risultato a sorpresa che ribalta le provisioni di gran parte degli osservatori, convinti di un succes�so (sia puro di stretta misura) di Callieri, sostenuto dal presidente onorario della Fiat , Giovanni Agnelli, e dalla grande industria. Il successore di Fossa sarà invoce D'Amalo che negli ultimi giorni ha rimontato posizioni su posizio�ni. Il primo a riconoscere la vitto�ria dell'imprenditore napoletano è proprio Giovanni Agnelli che uscendo dalla Giunta confederale dichiara: «Io francamente tenevo per il nostro uomo che era Callie�ri. ma sono contento perché il volo è slato chiaro. La maggioran�za ò stata grande, non credevo che ci fosse tanta differenza di voli tra i due candidali. Adesso speriamo che D'Amato faccia un buon programma con una buona squadra». Il presidente onorario della Fiat esclude comunque divi�sioni all'interno della Associazio�ne degli imprenditori: «La Confin�dustria è una casa unita». Ma lo stupore por questa vitto�ria non annunciata resta. Nella serata di mercoledì, alla vigilia del fatai ballottaggio, Callieri, rife�riscono fonti ben informale, sa�rebbe rimasto molto tempo col telefonino aperto per le continue chiamate di congratulazioni e ral�legramenti. Al contrario, tra i pochi a scommettere sulla vitto�ria di Antonio D'Amalo erano, sempre stando a indiscrezioni at�tendibili. Cesare Romiti e il presi�dente di Mediaset, Fedele Gonfalo�nieri, il primo tra i sostenitori di D'Amato. Una rimonta cosi clamorosa può forse spiegarsi ripercorrendo gli avvenimenti di quest'ultima settimana, in una girandola di equivoci e colpi di scena. Soltanto a giochi fatti apparo con una certa evidenza che nella scelta a favore di D'Amato ha pesato non poco l'Assolombarda e soprattutto il suo presidente, Benito Benedlni, fino a luned�scorso terzo candida�to alla presidenza della Confindu�stria. E luned�è proprio il giorno della rinuncia alla corsa di Benedi�lli, accompagnata da voci malizio�se sulla possibilità di una prossi�ma candidatura del presidente di Assolombarda con il centrodestra alle elezioni politiche. Quel giorno, il numero uno dell'Assolombarda annuncia il suo «doloroso» passo indietro «per evitare una pericolosa rottu�ra in Confindustria» e di colpo l'Assolombarda con i suoi undici voti a disposizione sembra l'ago della bilancia nella corsa fra Cal�lieri e D'Amato.! più interpretano questa uscita di scena come un sostanziale disco verde per la corsa di Callieri. In realtà, l'asse Benedini-Callieri non esiste o nau�fraga prematuramente, anche per�che a ben leggere nelle parole di commiato di Benedlni non c'è una precisa indicazione di voto a favo�re di uno dei due contendenti. «Non so per chi voterò, devo meditare questa notte», diceva ancora mercoled�sera. A spingere per D'Amato un ruolo importante lo avrebbe poi giocato Michele Perini, vicepresidente degli indu�striali lombardi e vicino, si dice, alle posizioni di Forza Italia. Sempre mercoledì, Callieri in un'intervista a La Stampa prende comunque atto della rinuncia di Benedlni, sottolineando che «biso�gna evitare le divisioni sulla scel�ta del presidente» e dichiarandosi pronto ad accettare la sfida «per cogliere tutti i vantaggi della new economy: economia (li rete e dei servizi. Pensiamo agli Stati Uniti, che hanno realizzato la crescita di Pil e occupazione delll'ultimo de�cennio soprattutto in questo com�parto. Bisogna battere con deter�minazione Ta stessa strada». Qua�si un discorso di investitura da parte di chi, dopo olio anni da vicepresidente della Confindu�stria, pensava di subentrare a Fossa sotto il segno dell'unità e dell'unanime riconoscimento del buon lavoro fin qui svolto. Nel segreto del voto le cose sono andate diversamente e toc�cherà ora ad Antonio D'Amato, abile nell'intercettare parecchi vo�ti trasversali, ricucire la spaccatu�ra, mentre Callieri, incassando la sconfitta con molta serenità an�nuncia il suo ritorno all'attività imprenditoriale a tempo pieno: «Proprio in questo momento a Milano viene annunciato un inve�stimento da 2000 miliardi nell'al�ta tecnologia delle comunicazio�ni, da parte della società E-Via, di cui sarò presidente. L'iniziativa è stata presentata in contempora�nea con il giorno del ballottaggio, perché non volevo nel caso di una mia elezione, che apparisse per me come una sorta di fiore all'oc�chiello». La vita continua. Il candidato battuto torna a fare l'imprenditore a tempo pieno: « Il Paese deve fare ancora passi avanti» Carlo Callieri

Luoghi citati: Fossa, Milano, Roma, Stati Uniti