Le vergini di Dio scandalo per il mondo

Le vergini di Dio scandalo per il mondo Tra stupri e sospetti: la storia delle donne di fede Le vergini di Dio scandalo per il mondo Liliana Madeo TECLA era una ragazza nobile, convertita dal�l'apostolo Paolo al cristia�nesimo e all'ideale di una I vita nel segno della vergi�nità. Una scelta irta di ostacoli, la sua. Una volta che Paolo non la volle come compagna itinerante, Tecla si tagliò i capelli e si vest�da uomo. Era minacciata di mar�tirio, in quanto credente, perso�naggio irregolare, esempio peri�coloso di sovvertimento dei co�stumi. Si battezzò da sola in una pozzanghera, sfidando il mono�polio dei sacramenti che i sacerdoti si stavano acca�parrando. Salvata da un miracolo, si dedicò alla predicazione, viaggiò co�me profeta, poi si ritirò a vita contemplativa in ere�mitaggio. Una storia, la sua, narrata negli Atti aprocrifi di Paolo, forse neppure vera, eppure fa�scinosa e assai nota: anco�ra nel II secolo d.C. circo�lava, facendo di lei un modello per quante sce�glievano la castità per sot�trarsi a matrimoni impo�sti, a una sessualità non gradita, o, semplicemen�te, per realizzare un idea�le di ascesi nella preghie�ra. Furono un problema per l'impero romano e spesso per gli ordini clericali maschili le vergini che scardinavano le rego�le sociali dei contratti matrimo�niali. Gli fu data la caccia. Le leggi di Augusto erano severe. Domiziano mandò a morte molte vergini cristiane che non voleva�no sposarsi. Un decreto imperia�le di Diocleziano condannò tutte le donne che rifiutavano il matri�monio ad essere violentate o ad essere mandate in un postribolo. Erano un'anomalia. Come le ve�dove impenitenti. Come le vedo�ve con tre figli (cui spettava il pieno controllo dei propri Imuì) Un grusorde ai famigliari. Come le libeovtfe' o le prostitute (che godevanodi una preziosa libertà sessuale esociale potendo amministrare dasole i propri soldi: situazione per cui molte signore romane si face�vano registrare come prostitute, seminando uno scandalo cui la legislazione imperiale cercò a lungo di porre rimedio). Tutte donne senza tutori, uno status intollerabile per chi le voleva dipendenti dall'uomo e non in grado di agire da sole o di allearsi con altre donne. Bruciava la loro pretesa di non farsi amministra�re da altri. Bruciava la scelta della castità spesso esibita con orgoglio. Parte dallo scenario delle don�ne della Galilea che seguirono Cristo e subito si spersero nel mondo a testimoniare la loro esperienza, il racconto della pre�senza femminile nella Chiesa scritto da una slorica americana Jo Ann Kay McNamara e intitola�to Sorelle in armi 2000 anni di storia dell'esercito femminile di Dio, edito da Piemmo. Un volumone, che l'autrice avrebbe volu�to intitolare Donne virili, pensan�do alla richiesta che i padri della Chiesa facevano a quante sceglie�vano o erano spinte a una vita fuori dalla famiglia, la richiesta cioè di avvicinarsi il più possibile all'uomo considerato il modello ultimo della perfezione in terra. E.Pco quindi snodarsi un esercito di donne che attraversano i secò li passando dalle persecuzioni alle marce contro la guerra in Vietnam, dalla scandalosa prete�sa delle diaconesse di non sotto�mettersi all'autorità maschile al�le pioniere nel nuovo mondo, ciall'autorevolezza delle predicatrici consultate dai sovrani del loro tempo alla rete recente delle congregazioni femminili che insistono nel volere più possi�bilità di accesso ai posti di coman�do della Chiesa, dalle chiese do�mestiche in cui trovavano rifu�gio viaggiatori, donne sole, beghi�ne, profetesse, alle religiose che fondano nel nostro secolo comu�nità «senza mura» cioè luoghi di apostolato alternativi. Si rinconono nomi, storie, leg�gende, nell'intreccio con gli imperatori e i sovrani, con le leggi del mondo laico e della Chiesa. Subi�to si contrappone un pote�re maschile alla presenza femminile. osannata quando ubbidiente e fun�zionale, vituperata quan�do capace di brillare di luce propria o di mettere in discussione la centrali�tà dell'istituzione. Esco�no dall'ombra in cui la storia ufficialo della Chie�sa le ha confinate, quelle figure su cui in tempi recenti le storiche, le teo�loghe, le studiose delle più diverse discipline si sono messe a lavorare. E' un grande tassello che si ricompone, nella ricerca presenza degli uomini e delle donne quali protagonisti insieme del loro tempo. Qui ci sono lo eroine, le codarde, quello che dice l'autrice «hanno lasciato che il risentimento acce�casse la loro vita o si sono creato comixie nicchie, e le sergenti tiranniche, maniache dell'eserci�zio, conosciute da generazioni di bambini». Ma il suo sguardo indu�gia sulle «fondatrici che por duo millenni aprirono alle donno nuo�vi percorsi in un mondo ostilo e proibito». Pensa che «senza l'au�dacia e il sacrificio ili questo suore non si può noppure iinnuiginaro che i uinvinu-nli femmini�sti moderili potessero faro presa nel mondo. Furono loro che crea�rono l'iminagine della donna au�tonoma e la realizzarono». "-■. della "-■. Un gruppo di suore

Persone citate: Liliana Madeo Tecla

Luoghi citati: Vietnam