Regionali, l'Asinello corre da solo

Regionali, l'Asinello corre da solo BTsMfflSÀDÉftEM^ --' VII IN VENETO E LOMBARDIA FARANNO PARTE DI COALIZIONI Regionali, l'Asinello corre da solo «Schiaffo» alPpi: oggi Parisi incontra Bassolino retroscena Fabio Martin! ROMA AVFVA detto un mese fa il professor Arturo Parisi: «Per noi democratici presentarc�da soli sarebbe una sconfitta». Ma ieri pomerig�gio, a conclusione di una lunga riunione dell'esecuti�vo, i Democratici hanno decì�so: in tredici regioni su quin�dici sarà presente il simbolo dell'Asinelio e soltanto in due (Veneto e Lombardia) coalizioni più ampio assorbi�ranno diverso sigle. Quella di correre da soli è stata una decisione sofferta per l'Asi�nelio, per via dei sondaggi che du diverse settimane non sono particolarmente incoraggìanti por il nuovo parti�to. E In decisione di correre soli contro tutti rende plasti�ca una novità via via matura�ta o ora divenuta evidente: la frattura politica tra democra�tici e popolari. Proprio oggi Arturo Parisi e Antonio La Forgia incontreranno a Napo�li Antonio Bnssolino, che per il Pp�ò la pietra dello scanda�lo, il personaggio simbolica�mente più inviso. La decisio�ne di Parisi di incontrarsi, proprio oggi, con il sindaco d�Napoli assume dunque un valore doppio: un rafforza�mento dell'asse tra Asinelio e il sindaco e uno schiaffo plateale ai Popolari che d�Bassolìno sono diventati i più fermi contestatori. Ma nel lungo esecutivo d�ieri la decisione più rilevante è stata quella di presentarsi in ogni caso alle elezioni. Una decisione che stava maturan�do già da due settimane, che era ormai abbastanza sconta�ta anche se alla fine l'indispo�nibilità degli altri alleati a confondersi in liste regionali d�coalizione e la resistenza dei quadri locali dell'Asinelio a misurarsi con i popolari sul terreno delle preferenze han�no fatto pendere la bilancia dalla parte della soluzione pìù complicata: soli contro tutti. Per l'Asinelio una campa�gna elettorale in salita anche per un altro motivo: dopo il «congresso» di Venezia a gennaio, �cap�democratici ave�vano immaginato di arrivare allo elezioni regionali del 16 aprile facendo lievitare una «Cosa» riformista, una nuova casa nella quale avrebbero dovuto trovare accoglienza personaggi come Giuliano Amato, Antonio Bassolìno, Achille Occhetto. Non ancora un nuovo partito, ma un segnale forte all'opinione pubblica di centro-sinistra prima delle elezioni. Il proget�to d�una convention, sia pure sotto traccia, è vìa vìa slittato dal 21 al 28 febbraio, poi al 3 marzo e ancora ieri non è stato deciso se l'assem�blea programmatica si terrà prima del 16 aprile o più avanti. Nel progetto origina�rio, peraltro mai formalizza�to, e era l'idea di una conven�tion programmatica nel cor�so della quale sarebbero do�vuti intervenire con proprie relazioni Giuliano Amato, An�tonio Bassolìno e Achille Oc�chetto e nel corso della quale avrebbero dovuto dare un contributo operativo anche alcuni partiti alleati, a comin�ciare dai socialisti di Boselli. Diversi contrattempi han�no frenato il progetto: la lunga paralisi attorno alla candidatura d�Bassolìno, la candidatura d�Giuliano Ama�to al Fondo Monetario Inter�nazionale, le resistenze dello Sd�a federarsi con Antonio D�Pietro hanno rallentato la nascita della nuova «Cosa» riformista, ma il gruppo dirì�gente dell'Asinelio non dispe�ra d�farcela. Per il momento �democratici devono conten�tarsi di un mìni-accordo elet�torale con Rinnovamento ita�liano: in Umbria, Marche, Abruzzo, Liguria e (forse) Toscana, �democratici e i dinìan�presenteranno liste unificate sotto il sìmbolo del�l'Asinelio, leggermente «ritoc�cato» ad uso degli alleati. In compenso, dopo il diffuso pessimismo delle settimane scorse, l'affluire dei sondaggi da tutte le regioni ha ridato speranza a Parisi e al drappel�lo dell'esecutivo: l'Asinelio oscillerebbe tra il 6 e il Tlfe. Ma la campagna elettorale deve ancora cominciare e i democratici lo sanno: stavol�ta, a differenza delle Euro�pee, �partiti con un insedia�mento territoriale partiran�no con qualche vantaggio in più. [f. mar.] Dopo tanto pessimismo arrivano invece buone notizie dai sondaggi: il movimento oscillerebbe tra il 6 e il 796 Slitta il progetto di una «convention» programmatica: non si sa ancora se avrà luogo prima o dopo il 16 aprile Il presidente dei Democratici Arturo Parisi