«0 si cambia, o si diventa pupazzi» di Raffaella Silipo

«0 si cambia, o si diventa pupazzi» RIBELLIONE DEL CANTANTE CONTRO IL PUBBLICO CHE LO VUOLE SEMPRE UGUALE «0 si cambia, o si diventa pupazzi» Buglioni si «discolpa» dei suoi flopprima del tour Raffaella Silipo LA gente ti vuole sempre uguale. E invece tu nel frattempo sei diventato un altro...». Quella sua ma�glietta fina, Claudio Baglioni non so la vorrebbe infilare più: «Si finisce per essere i pupazzi di noi stessi, se non si ha il coraggio di cambiare, e la mia adolescenza è finita da un pezzo, anche se ho cercato di farla durare il più a lungo possibile...». Ma non sempre il pubblico segue un artista sul�le sue nuove strade, e il flop dell'«Ùltimo valzer», la secon�da trasmissione in tandem con Fabio Fazio, brucia ancora. Cosi nel «Viaggio», ambizioso tour che parte il 15 marzo da Firenze, Baglioni farà l'equili�brista. «La gente ha bisogno di rituali dice è giusto assecon�darla con un senso di festa. Ma anche alleggerire il passa�to con le nuove conquiste: sempre ricordando che io non faccio spettacoli di nicchia o di tendenza, ma "generalisti": per accontentare tutti, dovrò fare un concerto lungo, in bilico tra vecchio e nuovo». C'è un po' di paura, Baglio�ni, all'inizio di questo ((viag�gio»? «Diciamo pure che ho un'ansia bestiale. Ogni volta è una scom�messa: riucirò a parlare al mio pubblico? Naturalmente, certi si perdono pur strada, altri si aggiungono, proprio come nella vita. Ma finché non sei li sul palco non sai come andrà. Co�munque la coscienza di aver dato tutto cjuello che potevo: lo spettacolo è costruito con cura e attenzione, proprio com se fosse un racconto cineniatografico basato sull'ultimo album, con molti flash back sul passa�to, "ritagliali" grazie al gioco di luci. Lo chiamo "tour blu" pro�prio per questi rimandi al cine�ma. E' l ultima tappa di un percorso iniziato con il tour 'giallo" nel 1995, puntato sulla spontaneità, seguito dal "ros�so" nel 1996, più teatrale». Uno spettacolo complesso, dunque. E' vero cne ha rinunciato a Sanremo per prepararlo? «Quella di Sanremo è una storia lunga: tre anni fa addirittura mi cercarono per presentarlo, ogni volta c'è 1 offerta di fare il superospite. Presentare, nem�meno a palarne: non è il mio mestiere. Questa storia del supe�rospite... non mi convince». Sta dicen�do che uno come Venditti ha sba�gliato a can�tare all'Ariston? «Fino a un pa�io di anni fa tutti dicevano che Sanremo era uno schifo, una vergogna: ci vorrebbe un po' più di coerenza oggi. Si può anche cambiare idea, per cari�tà, ma allora il modo giuto per andare al Festival è partecipare alla gara, mettersi in gioco co�me ha fatto Morandi: rischiare insomma. Le ospitate in tv, qualsiasi tipo di ospitata, non fanno bene alla musica». Anche lei ha avuto un'ama�ra esperienza con la tv quest'inverno, no? «Intanto ridimensioniamo le co�se: ci hanno visto cinque milio�ni di persone, parlare di falli�mento mi sembra esagerato. Il fatto è che le aspettative dopo "Anima mia" erano talmente elevate che non era facile resta�re all'altezza». Si è già pentito? «Diciamo che, se "Anima mia" era stato divertente, "L'ultimo valzer" è stato molto faticoso, mi sono sentito sottoposto a un tiro incrociato, il che non è mai troppo piacevole. La verità è che la tv non assomiglia affatto alla musica: probabilmente sia�mo noi cantanti a non conosce�re abbastanza bene il mezzo». Il programma di Celentano però ha funzionato. E ades�so ci riprova Renato Zero. Lei che ne dice? «Che sono belle operazioni, è un bene per tutti se hanno succes�so. Perché si riesce davvero a raccontare un artista, a fare un viaggio attraverso le sue canzo�ni e alla memoria collettiva di tutti. Un po' quello che cerco di fare io con il mio tour». Come mai lei torna a scom�mettere sulla piazza? «Bisogna stimolare le persone a uscire dalle loro case e dal circuito virtuale tv-computertelefono. Il calore della strada, della piazza, sono cose che non vanno perdute. L'importante è offire qualcosa per cui valga la pena di uscire». Claudio Baglioni comincia il suo «Viaggio» a Firenze il 15 maggio: «Ho un'ansia bestiale. Il modo giusto per andare a Sanremo è mettersi In gioco come ha fatto Morandi»

Persone citate: Baglioni, Buglioni, Celentano, Claudio Baglioni, Fabio Fazio, Renato Zero

Luoghi citati: Firenze, Sanremo