Un invito sgarbato per Vienna

Un invito sgarbato per Vienna «Incontriamoci a Bruxelles per parlare del vertice di Lisbona» Un invito sgarbato per Vienna Dal leader portoghese al Cancelliere Francesco Manacorda corrisponderne ria BRUXELLES Un invito al cancelliere au�striaco Wolfgang Schuossel per un incontro a Hruxelles il 16 marzo. Lo ha lanciato ieri il primo ministro portoghese Antonio Giiterres, presidente di turno dell'Unione europea, per discutere con Schuessel la preparazione del vertice dei capi di Staio e di governo dei Quindici che si terrà a Lisbo�na una settimana più tardi. Ma la mossa di Gut.errcs, annunciala ieri a Helsinki, non va letta assolutamente come un'apertura all'Austria da parte dei quattordici Slati membri che hanno deciso di congelare i rapporti diplomati�ci, nasce anzi dalla necessità di cavarsi d'impiccio di fronte a^li obblighi imposti al Porto�gallo dalla presidenza Uè. La tradizione vuole infatti che prima di ogni vortice europeo il presidente di turno faccia il giro dello altre capitali por preparare i lavori. E' quanto Sta facondo GiiUirres, che ieri a Helsinki ha incontralo il suo omologo Paavo Lipponen, poi è parlilo per Stoccolma e stamattina sarà a Londra do�ve vedrà Tony Blair. Nel suo ruolo «comunita�rio» Guterres avrebbe dovuto includere anche Vienna nel giro delle capitali, ma in que�sto modo si sarebbe mosso nella scomoda posizione di essere il primo leader dei Quattordici a visitare Schues�sel in casa sua. La soluzione scella dal presidente porto�ghese! è quindi cincillà di pro�porre un incontro in campo neutro con ogni probabilità nella sedo del Consiglio dei ministri a Bruxelles, scommettendo sul fatto che l'Au�stria, da cui ieri sera non era ancora arrivata una risposta, accetti questa insolita proce�dura. Che le cose non cambino di una virgola, comunque, lo ha confermato lo stosso Guter�res; «Basandoci sull'assunto che non ci sarà un cambiamen�to di governo in Austria, noi non cambieremo la nostra posiziono», ha detto ieri il premier, ribadendo che Vien�na continuerà a partecipare a lutto le attività dell'Uè. Proprio il vertice di Lisbo�na, dove Schuessel nel suo nuovo ruolo di cancelliere e gli altri quattordici leader europei si incontreranno per la prima volta, potrebbe esse�re l'occasione per incomincia�re a cercare una via d'uscita dallo stallo nel quale sono precipitati i rapporti bilatera�li con Vienna. Ma por il pre�mier finlandese Lipponen è difficile pensare a qualsiasi progresso almeno fino a metà anno, quando il Portogallo terminerà la sua presidenza per cedere il passo alla Fran�cia. Anche il cancelliere au�striaco, in un'intervista al settimanale Format, sostiene di non aspettarsi una revoca rapida delle sanzioni, ma dice che l'opera d'informazione fatta dal suo governo «sta dando i primi frutti» e cita «le recenti prese di posizione, come ad esempio quelle del�l'Italia» che lasciano sperare in una normalizzazione dei rapporti. L'appuntamento con l'Au�stria a Bruxelles, sede delle principali istituzioni comuni�tarie, rischia anche di esaspe�rare i rapporti bilatqrali già tesissimi tra Austria e Belgio. Il governo belga, infatti, è in prima fila nel boicottaggio di Vienna, come dimostrano i contenziosi a ripetizione tra i due Stati, l'ultimo dei quali è ancora in corso. Domenica, infatti, il comitato organizza�tivo del Salone internazionale delle vacanze di Bruxelles ha violato la partecipazione al�l'Ufficio del Turismo austria�co, e ieri un gruppo di alberga�tori austriaci ha annunciato una querela contro il borgo�mastro di Bruxelles, FrancoisXavier de Donnea, che presie�de anche il comitato organiz�zativo del Salone. Anche il ministro del Turismo austria�co, Mares Rossman, che ap�partiene alla Fpoe di Joerg Haider, ha protestato contro la decisione di Bruxelles, «un atto di assoluta intolleranza e ostilità», annunciando che «l'Austria farà di tutto per portare questo atto discrimi�natorio di fronte alla Corte di Giustizia». Guterres, presidente di turno dell'Unione europea, vuol evitare di andare nella capitale austriaca come usa in preparazione di un summit dei capi di Stato e di governo