Tutti da Sandro la domenica sera

Tutti da Sandro la domenica sera Centoquarant'anni in due per Curzi e Bruna Bellonzi, la coppia d'antan del comunismo italiano Tutti da Sandro la domenica sera ROMA Una festa per i. settant'anni di Sandro Curzi? A giudicare dalle diapositive che invadono la facciata del luogo della festa. Palazzo delle Esposizioni, sembra proprio di sì. Curzi da giovane che somiglia tanto a Pietro Nenni, Curzi in età che na un'aria da romantico comunista navigato. Ma in realtà la festa è per i centoquarant'anni di una delle coppie d'antan del comunismo italiano, meglio nota ormai a Roma come «i Bellonzi», dal cognome da nubile e sempre mantenuto di Bruna, moglie di Sandro. E allora, prima ancora del via alle festa c'è stata nello stesso posto dove si celebrarono i sessantacinque e lo scampa�to pericolo nella salute di Sandro, via coi mazzi di Cori die hanno intasato il picco�lissimo appartamento dietro il Co osseo ristrutturato in modo da ricavare spazi impossibili. E poi il biglietto di Veltroni, la letterina di Stefano Rodotà, il telegramma baci-e-abbracci di Giovanni Maria Flick, il «vengo, è sicuro» di Bertinotti e Valenti�no Parlato, Michele Santoro e Paolo Liguori, Pierluigi Celli e Carlo Freccerò, Sabattini e D'Antoni... Non è nemmeno che i Curzi compiano gli anni lo stesso giorno: è che davvero è impossibile celebrare l'uno senza l'altro, è che davvero sono gli Arcibaldo e Petronilla della sinistra d'auto�re. E per forza. Si sono conosciuti e subito scontrati nel 1949, a Praga, al secondo festival mondiale della gioventù, e poi si sono rivisti un po' dopo, nella redazione di «Gioventù nuova», il mensile diretto da Enrico Berlinguer, «nel quale, mannaggia, il caporedattore era proprio lui, il Curzi», ricorda Bellonzi. E poi? «E poi facemmo amicizia, andavamo al cinema, mangiava�mo la pizza quando avevamo i soldi. Finché un giorno non capita di tornare a Praga di nuovo, altro festival della gioven tu, altro giro, primo bacio; che lui mi scocca sulla porta dell'ascensore, a tradi�mento. Beccandosi un sonoro ceffone, che non s'è mai più dimenticato». Da allora. come diceva Carlo Marx della moglie Jenny, senza di lui è la noia, ma con lui è un tormento. «Mi ha convinto a sposarlo nel 1954, da allora la mia vita è diventata più divertente, anche se campar»; con lui è una fatica testiale». Tanto che, comò molte coppie, e proprio nell'epoca che fu della coppia aperta, «per salvaguardare ciascuno la propria libertà», se ne vanno ad abitare ciascuno per proprio conto, e per dieci anni. Che Curzi visse da scapolaccio, abbastanza, in quel di via Giulia. Intanto, e sempre, la Bruna lavorava, aveva una figlia, ha dei nipotini. All'inizio, l'Unità la mandava in giro «come fossi un inviato, ma non avevo neanche un con�tratto». Poi ecco Paese Sera, Noi donne, un po' di tivù e infine II mondo, quando Tommaso Giglio decise di fare del totem pannunziano un newsmagazine anche di successo. Quasi sulle orme del marito, pluridireltore multivitale, che in politica debutta ragazzino facendo l'entrisla tra i liberali di Epicarmo Corbino e arriva oggi a Ormare il quotidiano di Bertinotti, Beilonzi non ha mai smesso di litigarci. Politicamente, soprattutto: lei ha in lasca una tessera di Botteghe Oscure da quando aveva lb anni, quella di adesso è bianca e blu e ci sta scritto sopra «Ds», come fosse un'automobile, e infatti s'è infittita la produzione di protoste epistolari indiriz�zate a Veltroni. Lui una tessera non ce l'ha, i)crché fu espulso dalla sezione pds ilei centro storico, quella che fu la mitica Campitelli, quando decise di candidarsi nel Mugello per Rifondazione, contro il Tonmo Di Pietro candidato di Botteghe Oscuix'. E, ironia della sorte, da probo viro esercitava quella volta proprio l'altro Bellonzi, Bruna. .Mia quale, il Sandro deve pure l'epiteto famoso: perché una volta, mentre lo aspettava per un'intervista, ima giornalista americana vide una foto di Kojak. «Ma è vero, Sandro gli somiglia proprio», fece Bruna. E da allora, Sandro Curzi, quando non è «il Bellonzo», è per tutti il Kojak italiano. jant. ram.] Insieme da una vita ma ora sono divisi tra Ds e Rifondazione Sandro Curzi

Luoghi citati: Praga, Roma