Un giorno di paura nel quartiere dei vip

Un giorno di paura nel quartiere dei vip Un giorno di paura nel quartiere dei vip Gli abitanti di Milano 3 chiedono maggiori controlli Fabio Poleili MILANO Il telefono sulla scrivania (lolla Vigilanza di Milano 3 non smet�ti; di squillare. C'è chi chiedi," dove poter acquistare un anti�furto, blindare le tapparelle o anche solo qualche rassicuraziono. Scuote la testa, l'impiegata della secunty di quest'oasi di cemento e verde, violala per la prima volta dai sequestratori: «E' cosi da questa mattina pre�sto, quando hanno saputo del rapimento.,.», Conferma Mario Palombo, baffi e divisa verde, da venti anni alla (;iiida di un esercito fallo di venlisei vifjilanles e qualche Punto: «Oui da noi criminalità voleva dire qualche furto d'appartamento, qualche auto di grossa cilindrata sparita e niente di più. Ci siamo noi, c'è una caserma dei carabinieri e ci sono pure i vigili urbani... Mi sembra impensabile aumentare 1 controlli)). Sarà, ma da ieri mattina pre�sto, alla fine dello stradone che da Milano porta a queste palazzi�ne rosse tutte uguali, volute all'inizio di!j;li Anni Ottanta da Silvio Herlusconi, ([iiando era solo un re del mattone, ci sono i posti di blocco dei carabinieri. Un;aut,o i; ferma anche davanti alla residenza Al BOSCO, dove in un attico al ([ululo piano abita la famiglia Tacchinardi e adesso ci sono le tapparelle abbassate. Altri carabinieri in borghese gi�rano tra 1 residence che hanno iioiiii bucolici come Acacia, Albe�rala, Betulle, Tigli, Sorgente e Salici, quartieri tranquìDi per i molli vip che abitano da queste parti. Da sempre qui ha casa Paolo Berlusconi, il fratello minore che si occupa di giornali e matto�ni. Sta in una villetta rossiccia Uguale alle altre, e per vicino ha un appassionato di bonsai che colleziona In giardino. Poco di�stante, in un superattico su tre piani vive l'ai loie Massimo Boidi, che per anni ha diviso il giardino con il primo Milan di Berlusconi, quello dei RuudGullil, dei Marco Van Huslen e dei George Weah, «parcheggiati» dal patron in questo quartiere satellite «a soli otto minuti dal centro di Milano», secondo gli ottimistici calcoli dei venditori della Edilnord. A Milano 3, abita anche Alba Panetti assieme al figlio, per nulla spaventata da questi ulti�mi fatto di cronaca: «li' un quartiere tranquillissimo, si po�teva lasciare aperta anche' la porta di casa senza alcun timo�re...)). K assicura che non si unirà al coro di quelli che chiedo�no maggiore sicurezza e più polizia per le strade, che attra�versano zone verdi curatissime: «Ho il satellitare in auto e l'anti�furto a casa. Di più, non sarebbe vita». Un'idea che non sembra fare presa tra quelle mamme appren�sive che ieri facevano la coda davanti alla scuola elementare per prendere i Bgli, compilo solitamente delegato ai domesti�ci cingalesi o filippini che si vedono uscire con le borse della spesa dal centro commerciale in faccia allo Sporting club. O tra i tanti che all'ora dcll'aperilivo stanno con la flute in mano davanti al bancone del bar nella piazzetta. Dice, uno: «Sarà un quartiere tranquillo, però ci sentivamo più sicuri all'inizio della storia di Milano 3, quando per entrare in quartiere alla sera, dovevi passare il controllo dei vigilan�tes che tenevano la sbarra sem�pre abbassata. A me hanno ruba�to in casa, sono entrati dalla finestra al quarto piano e non sai nemmeno chi ringraziare...». Annuisce, un altro: «Qui abita gente che ha molti soldi, sono quelli che hanno più paura. Ma a nessuno fa piacere che sotto casa ci possa essere un balordo, che senza rischiare nulla li por�la via lutto...». Discorsi teorici, fino ad oggi. Con il bollettino dei carabinieri che in venti anni, furti d'auto e in appartamento esclusi, regi�stra nel '98 l'arresto di una coppia di americani che innaffia�va otto piaflj.e di canapa indiana in terrazzo e tre finni prima il fermo di un ultra interista, che aveva rubato il Rolex a una vicina. Discorsi teorici, ma che da sempre fanno presa in questa comunità passala dai cinquecen�to abitanti di quando si chiama�va Basiglio, arrivata ai novemila di oggi che sventola su Milano 3 il Biscione della Fininvesl. Dove la Lega la faceva da padrona e adesso è ovunque Forza Italia. Dove un attore come Giulio Bosetti, direttore del Teatro Carcano e residente in quartiere, non riesce, a farsi eleggere in consiglio comunale nella lista civica Basilium. Dove uno sparu�to gruppetto di ambientalisti non riesce a frenare una nuova cementificazione da 200 mila metri cubi divisi in attici e villette. E dove nessuno conosce nessuno, in questa comunità solo per finta, dove i professioni�sti abitano a fianco degli impren�ditori, dove un politico come Franco Servello di An è vicino di casa di un magistrato come Ma�ria Grazia Pradella, l'unica ad avere la scorta visibile da (pian�do si occupa delle indagini sulla strage di piazza Fontana. Anche se il capo dei vigilantes Mario Palumbo, non se la sente di escludere che ci siano altri abitanti scortati: «A me non lo dicono, da queste parli ognuno si fa i fatti suoi...». Come la madre di Fabio Tacchinardi che temeva un rapimento e andava in giro sempre accompagnata e invece è toccala a suo figlio. Come i tanti che nemmeno san�no chi sia il vicino del piano d�sopra o della villetta a fianco. E al massimo la vita di comunità la fanno a metà settembre, quan�do si accendono i riflettori della Fininvesl e in piazza Monsignor Rossi si fa festa per i santi patroni di Basiglio e Milano 3, Sant'Agata e Sant'Eurosia. E lo stato maggiore di Mediaset si presenta al completo, da Katia Novanta a Emilio Fede, da Paolo Liguori a Ezio Greggio, in visita per una sera agli illustri residen�ti, blindati trecentosessanlaqualtro giorni all'anno. Palazzine create da Silvio Berlusconi quando era il re del mattone. Vi abitano: lo stato maggiore di Mediaset industriali e calciatori. Boldi ha un superattico Mamme apprensive ierisostituivanolecolf davantiallescuole, I telefoni della security nonsmettono di squillare. La Parietti: «Primasilasciava aperta la porta dicasa» Alba Parietti 1 J lj*•-" t^i i| M m 'j^n z. Jm i ^^ WM S^^^^ PaoioBenS^