I detti agghiaccianti dei Padri della Chiesa di Oreste Del Buono

I detti agghiaccianti dei Padri della Chiesa I «paparini con biberon» * L'utero in affitto * Il etìsó Diawara MHTERAdiO.d.B. I detti agghiaccianti dei Padri della Chiesa GENTILE signor O.d.b., in riforimento alla lettera del sig. Claudio Barbero di Asti «An�che la società civile è stala sconfitta», riguardante un atroce fallo di crona�ca (due ragazzo che hanno provocalo la morto dell'amica). Il signor Barbero si associa al sig. sindaco di Caslelluccio dei Sauri: «La sentenza è stata atroce come atroce è stalo il delitto. Ci sentiamo sconfitti per la seconda volta comò società civile. Abbiamo la responsabilità sociale e civile di que�sti giovani che sono indotti a commet�tere questi atti criminosi. Signor sin�daco, grazie». Liberissimo, il signor Barbero, di associarsi. Per un grande princìpio democratico-civile vecchio come il cucco ma nella sua semplicità sempre fresco come acqua di fonte, non condivido il suo punto di vista ma, sempre disposto a battermi affinchè lo possa esporre, mi dissocio. Il sottoscritto Nani Ponti, classe 1933, si dissocia da quel «abbia�mo», poiché non si sente per nulla responsabile di quanto accaduto. Vorrei far notare che come scritto s�tratta di un atroce delitto. Aggiungerei efferato. Domando: come dovrebbe rispondere la società a un dolitlo? A uno o più delitti? In maniera dolce? Delicata? Comprensiva? Chiedo: come si fa a compren�dere un delitto? Io non lo so e per questo, come cittadino, devo attenermi alla leggo. Penso, come cittadino, che la società civile, se cos�la si vuol chiamare, abbia bisogno di regole e leggi, di applicarlo e, soprattutto, d�farle rispettare. Da tulli. Credo che ikbuonismo» e il «pietismo» di molli ci abbiano portato dove oggi siamo come società civile. Desidero segnala�re il passo di un Dottore della Chiesa, Tommaso D'Aquino: «So un uomo coi suoi crimini è pericoloso o disgregati�vo por la collotlività, è cosa lodevole e salutare sopprimerlo por la conserva�zione del bene comune». Vorrei ricor�dare che l'Aquinate ora sommo teori�co della dualità tra ragione e fede. Nani Ponti, Canelli (Al) GENTILE signor Nani Ponti, alla fine di questa lettera non mi riesce molto chiaro che cosa pensi lei. Evidentemente ogni giorno e ogni notte divento più tupido. Lei si dissocia personalmente daH^abbiamo» del sindaco e ci tiene a precisare che non si sente affatto coinvolto nei dubbi della società civile che sospetta di pietismo e quindi di debolezza colpevole? 11 delitto appare cos�atroce e futile nsieme. La sentenza non ha chiario niente e allora si dovrebbe provare a capire qualcosa. Non ci si può imitare ai detti dei Padri della Chiesa. Sono tanto nesorabili, anche agghiaccianti come quello da lei citato, che di solito vengono riconosciuti errati a distanza di secoli. Oreste del Buono n condivido il id Li i

Persone citate: Barbero, Canelli, Claudio Barbero, Diawara, Nani Ponti

Luoghi citati: Asti