Re Auto, assicurazioni sotto tiro «Anni di aumenti ingiustificati» di Luigi GrassiaGianni Letta

Re Auto, assicurazioni sotto tiro «Anni di aumenti ingiustificati» La commissione Finanze: poca concorrenza fra le compagnie. La replica: paghiamo risarcimenti altissimi Re Auto, assicurazioni sotto tiro «Anni di aumenti ingiustificati» Luigi Grassia Un colpo al cerchio: «Negli ulti�mi anni si è registrato un au�mento cosiamo e generalizzato dei prezzi dolio polizze per la Responsabilità civile auto che non sombra ossero pienamente giustificato». E uno alla botte: «Pur in presenza di elementi critici, la documentazione ac�quisita non ò sufficiente a far concluderò che vi sia un cartel�lo sui prezzi». A riassumerla cosi, o tenendo a monte la fantastica galoppata doi costi por assicurare le automobili iquando invece dal sonoro libe�ralizzato si attendevano rispar�mi) l'indagine della commissio�no Finanze della Camera potreb�be dare l'idea di avere partorito un topolino. Ma so nel documen�to che è stato diffuso ieri le compagnie non vengono manda�te al rogo, vi si legge anche di «gravi anomalie nel corretto funzionamento del mercato» e di «scarso livello di concorren�za tra imprese» o si stigmatizza che al rincaro delle polizze non e corrisposto «un aumento al�trettanto generalizzato della qualità dol servizio, ad esempio in termini di numero e velocità di sinistri liquidati». Insomma l'accusa di cartello non c'è ma i deputati ci vanno assai vicini e comunque si impe�gnano ad approfondirò ancora la materia perché nel ramo «Rea» le cose non vanno come il legislatore si era atteso. Per i parlamentari appare addirittu�ra «meritevole di approfondi�mento la proposta di applicare alle tariffe della Re auto il principio del "price cap"», cioè l'indicazione di valori-soglia che rinvierebbero a una conce�zione più dirigista del settore. Non c'è dubbio, dati alla mano, che per il consumatore la liberalizzazione della Re auto è parlamontari è dunque necessa�rio «intraprendere azioni più incisive per consentire un effet�tivo aumento della concorren�zialità nel settore». La relazione ammette che sul prezzo finale del prodotto assi�curativo incidono elementi non controllabili dalle imprese. In effetti, le compagnie lamentano che è anche il gran numero di truffe alle assicurazioni a far crescere i loro costi complessivi e sottolineano che l'ampia di�screzionalità della magistratu�ra nel quantificare il cosiddetto «danno biologico» degli inciden�ti stradali le costringe ad accantonare considerevoli risorse (già lo scorso settembre una battuta del ministro del Tesoro Amato sugli automobilisti italia�ni «dal collo debole» aveva fatto infuriare le associazioni degli utenti). La Commissione rispon�de impegnandosi a definire il danno biologico con maggior rigore in sodo legislativa men�tre per la lotta alle frodi suggeri�sce una serie di misure, che vanno dalla banca dati per indi�viduare con controlli incrociati i clienti col vizio del tampona�mento truffaldino alla proposta di «collegare l'assicurazione al conducente anziché al veicolo». Per le compagnie ci sono altri scappellotti: la Commissione chiede loro di «velocizzare i tempi por la liquidazione dei danni adeguando le relative pro�cedure agli standard di altri Paesi europei», propone di au�mentare le sanzioni che l'Isvap (l'Istituto di vigilanza) può in�fliggere alle assicurazioni e at�tende con impazienza le conclu�sioni cui perverrà l'Antitrust nella sua indagine su eventuali accordi di cartello tra le compa�gnie. Insomma le prove non ci sono ancora ma il discorso tor�na sempre lì. Come rispondono le assicura�zioni? L'Ania, la loro associazio�ne, ribadiva che «il problema dell'aumento del costo dell'assi�curazione Re auto dipende dall' incremento dell'onere dei risar�cimenti» e ricordava che «nell' esercizio 1998 questo onere è aumentato in media dell'I 1,7 per cento per le auto e di oltre il 15 per cento per i ciclomotori», inoltre «in Italia quasi I sinistro su 5 determina un risarcimento per lesioni corporali, contro una media europea di 1 su 10». «Se non si interviene sui risarci�menti sostiene l'Ania non si potrà trovare alcuna seria solu�zione al problema». stata in assoluto la più doludonto. Dall'avvio nel 1994 il costo di questo tipo di polizza è media�mente raddoppiato. Solo tra il sottombro '98 e lo stesso mese del '99, cita la Commissione riportando i dati ufficiali dell'Isvap, l'incremento medio ò stato del 10,7596 (mentre l'infla�zione è attualmente al 2,4(X) o nel periodo considerato era an�cora più bassa). A giudizio dei Il ministro dell'Industria Gianni Letta

Persone citate: Tesoro Amato

Luoghi citati: Ania, Italia