La Borsa va pazza per Internet e voci di Ugo Bertone

La Borsa va pazza per Internet e voci La Borsa va pazza per Internet e voci Cadono Seat e Telecom sulle illazioni di rottura Ugo Bertone MILANO L'ora dolla follia scatta, nel villag�gio virtuale di Piazza Affari, alle 15 e trenta in punto quando si diffonde una voce clamorosa: la grande intesa tra Seal e Telecom, oggi all'esame dei consigli delle due società, starebbe per saltare. L'impatto è immedialo: i titoli della Seat, trattati alle 11 meno venti ad un massimo di 7,29 euro, piomba fino a un minimo di 6,17 euro alle 16 meno un minuto. Passa una buona mezz'ora prima che la smentila dei due gruppi interessati («l'accordo è saldissi�mo» replicano in coro) restituisca�no un briciolo di tranquillità: Seal, però, lascia sul terreno il 5nZn dopo scambi da brivido, più di 100 milioni di pezzi scambiali. Basterebbe questo episodio per dare un'idea delle tensioni che attraversano i listini azionari, in Italia e un po' in tutta Europa. Ma non è certo approprialo un esem�pio negativo al termine di una giornata all'insegna del Toro, un po' in tutto il Vecchio Continente. Tutte le Borse, infatti, chiudono in attivo: Milano, frenata dal tonfo Seat, limita il guadagno ( 4-1,41X il Mibtel), fa meglio Londra (-t-2,18%) o la stessa Parigi. Ma il copione ò lo slesso un po' ovunque. Volano i bancari, in Italia, ma anche in Gran Bretagna. La gran�de distribuzione incendia il listino di Parigi, cos�come l'informatica. L'auto, intanto, trascina Francoforte. Per tutti, però, il denomina�tore comune è il solito: la Net economy. E' l'incrocio con la Ceran�do Bete, infatti, la causa del balzo ( t-3,90/!) di Garrefour, il colosso della grande distribuzione transal�pina, settore fino a ieri in ombra. Ma ò bastato l'accordo con l'ameri�cana Sears per dar vita a un portale on line dell'approvvigiona�mento per scatenare l'appetito de�gli investitori. Slesso destino, sempre a Parigi, per Gap Gemini, uno dei giganti dei servizi informatici europei; il settore, dopo gli ottimi affari per il «baco del millennio», segna il passo un po' in tutto il Biondo (basti pensare ai disastri borsistici dell'olandese Baan). Ma Gap Gemini ha annunciato l'acqui�sto delle attività di consulenza e dei servizi on line dell'americana Ernst&Young. E questo è bastato per far segnare un lusinghiero -H3,5nZo. Vola anche Havas 1+4,2n/)), il gruppo editoriale che ha annunciato l'acquisto di due gruppi Usa leader dell'informazio�ne medica «online». Internet, ancora Internet. DaimlerGhrysler (+3,86"Zn) avanza an�che per l'effetto dell'alleanza sul portale «business2business» assie�me ai giganti di Detroit, oltre che per il boom dei profitti. Solo a Londra a guidare la danza sono Boyal Bank of Scotland e Natwest, campioni della vecchia economia. Ma non è difficile associare il settore bancario con i bagliori della «new economy». Dappertut�to, e Milano non fa di certo eccezio�ne, la miscela Internet più credito è davvero esplosiva. Al plotone delle matricole della banca elettro�nica si è unita ieri la Popolare di Lodi, che ha annunciato l'avvio delle attività di trading on line addirittura senza commissioni. Il risultato? Un aumento superiore al 13nZo. Fuochi d'artificio pure in casa Sanpaolo-Imi, Unicredit (vici�na una decisione per l'acquisto del Gartmore group, la scuderia dei fondi di investimento di Natwest) e, soprattutto, in Bnl, che sta tra l'altro raccogliendo i frutti dell'al�leanza con Albacom (a sua volta pronta a siglare un'intesa Internet con una matricola di lusso, la e.Biscom di Silvio Scaglia). L'elenco potrebbe proseguire, secondo un copione che promette di ripetersi per la prossima prima�vera, quando sui circuiti elettroni�ci dei listini europei correranno le numerose offerte (160 per il solo mercato tedesco) di nuovi titoli, in massima parte «hi tedi». L'impres�sione è che, salvo intoppi in arrivo dal fronte valutario (la fragilità dell'euro) o da quello di Wall Street (ma il Dow Jones mostra di saper sostenere quota 10 mila e il Nasdaq regge con disinvoltura) le Borse europee siano in grado di prendere velocità. Nemmeno la minaccia di un aumento dei tassi sembra spaventare più di tanto i listini. Anzi. Gli operatori sperano che la Bce si dimostri in grado di imbrigliare l'inflazione e di difen�dere la stabilità della moneta, uni�ca vera mina vagante che può frenare la grande scommessa: la trasformazione, a suon di Inter�net, dell'economia del Vecchio Continente. Una trasformazione gigantesca, partita dal settore me�dia e telefonia, proseguito nel com�parto dei titoli finanziari, ormai avviato a investire i settori ciclici, sia sul fronte dei servizi (grande distribuzione, soprattutto) che del�le industrie (in alcuni casi ancora sottovalutate).

Persone citate: Baan, Biondo, Seal, Sears, Silvio Scaglia