Con l'ossessione del corpo Nauman insegue Beckett di Francesco Poli

Con l'ossessione del corpo Nauman insegue Beckett NEL MONDO Con l'ossessione del corpo Nauman insegue Beckett Alla Kunsthalle di Vienna installazioni e video ispirati al drammaturgo irlandese Francesco Poli PUR essendo oggi uno degli artisti di ricerca più impor�tanti a livello intemaziona�le, anche per l'influenza notevole sul lavoro di molti giovani che realizzano video e videoinstallazionì, l'americano Bruce Nauman (1941) non ha mai avuto in Italia significative esposizioni (le uniche due per�sonali risalgono al '71, alla Galleria Sperone di Torino). E dunque vale la pena di visitare la sua ultima esposizio�ne, che si tiene alla Kunsthalle di Vienna. Si tratta di una mostra di grande interesse e di impostazione singolare, perché è incentrata sul rapporto d�aspetti cruciali della sua opera con quella di Samuel Beckett. L'influenza dello scrittore irlan�dese sull'artista americano non è a prima vista evidente, ma è di natura profonda a livello di poetica, per quello che riguar�da la visione dell'uomo e della realtà. Entrambi condividono una preoccupazione primaria per il corpo, lo spazio, e il senso del linguaggio. Essi mettono in sce�na (ciascuno con i propri specifi�ci mezzi linguistici) fondamen�tali questioni che concernono la condizione umana e l'identi�tà degli individui, in una manie�ra che annulla ogni possibilità di compromesso o di illusione. Più di qualsiasi altro artista, Beckett e Nauman propongono un'esperienza estetica che sti�mola gli spettatori a dislaccarsi dalle loro abitudini percettive, aprendo se stessi ad altre conce�zioni dello spazio fisico e esi�stenziale. Beckett arriva ad uti�lizzare la scena come un vero e proprio spazio plastico sculto�reo, definito dalla reiterazione maniacale dei movimenti dei protagonisti (e questo anche nei romanzi come Molloy e Watt). Nauman nei suoi am�bienti e video (tra cui Sloiv Angle Walk (Beckett Walk). del 1968) traccia la linea della sce�na intorno a lui e ai suoi spettatori. I suoi «spazi menta�li», come per esempio «Dream Passage II», del 1983, funziona�no soltanto attraverso l'espe�rienza comportamentale del vi�sitatore, la cui posizione è defi�nita per mezzo di spazi definiti e corridoi. Il lavoro dei due artisti è stato messo a confronto in modo mollo rigoroso. In mo�stra s�possono vedere, all'inter�no di un percorso mollo stimo�lante, manoscritti lira cui sei quaderni d'appunti per il ro�manzo Watt, che ha molto in�fluenzato il minimalismo ame�ricano, schizzi, disegni, serie di diapositive, oggetti, filmati tv, video e videoinstallazionì, am�bienti, oltre a fotografie docu�mentarie e prime edizione di libri. In questa occasione è stato realizzalo per la prima volta l'ambiente di Nauman, False Silence (1975). La mostra è curala da Cristine Hoffmann e Michael Glasmeier. Bruce Nauman, Samuel Beckett Vienna, Kunsthalle Dalle 10 alle 17. Chiuso lunedi Fino al 30 aprile Beckett: si ispirano a lui le opere di Nauman in mostra a Vienna

Luoghi citati: Italia, Torino, Vienna