Brutti: non bisogna più tollerare

Brutti: non bisogna più tollerare Brutti: non bisogna più tollerare Il paese: «Ora lo Stato non ci abbandoni» CRONTONE «Fatti del genere non possono rima�nere impuniti... La gente ha tutto il duitto di poter vivere in condizioni di sicurezza nella propria città, nel proprio paese... Rafforzeremo l'azione di polizia nel Crotonese, e, soprattutto, l'azione investigativa, perché occorre individuare testa e strategie delle organizzazioni cri�minali»: appena conclusa, ieri mat�tina, la riunione del comitato pro�vinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, all'indomani della strage di Strangoli, il sottosegretario di Stato agli Interni, Massimo Brutti ha testimoniato la volontà del go�verno «di dare una risposta dura». Più che una risposta occorre «un'azione puntuale dello Stato anche per ridare fiducia ai cittadi�ni e per spezzare cos�l'omertà che in questi territori contmua ad es�serci», ha detto Brutti, dopo aver valutato con il prefetto di Crotone, Giuliano balli, e con i vertici pro�vinciali di forze di polizia e magi�stratura «le iniziative di prevenzio�ne da parte delle forze di polizia per arginare una criminalità ag�gressiva e feroce che ha sottoline�ato, parlando con i giornalisti vogliamo stroncare». Certo, già molto si sta facendo per il controllo del territorio, ha detto ancora il sottosegretario, «e lo dimostra il fatto che immediata�mente dopo l'agguato siano inter�venuti i carabinieri, che hanno avuto anche un conflitto a fuoco coi banditi». Nella riunione con prefetto, magistratura e forze del�l'ordine Brutti si è fatto un'idea precisa di quello che nel Crotonese vogliano dire parole come paura e omertà: «Risulta che ci siano molli episodi di estorsione e usura e )oche denunce, perché? Basta con a tolleranza», e già aveva pronta la risposta: «Bisogna dare risposte ai cittadini, per recuperare la fidu�cia». Di fronte, però, alla morte di un pensionato incolpevole, nella stra�ge di sabato pomeriggio, il soltose;retario agli Interni ha fatto appelo a chi ha visto perché parli, perché vinca la paura e collabori con gli investigatori. E nel pomerig�gio si è recato a Strongoli per rendere omaggio alla sauna del pensionato. E di fronte ad un'in�chiesta sulla criminalità organizza�ta di tutto il Crotonese che dopo quattro anni ancora non è approdala ad un dibattimento? Brulli dà la sensazione di comprendere come non sia possibile pensare solo al�l'azione investigativa se poi la fase giudiziaria non è altrettanto tempe�stiva: «Lo sforzo del governo è quello di mettere a punto misure per fornire maggior impegno ed efficienza dei magistrati». Il sottosegretario degli Inlemi è poi andato a fare visita ai parenti della vittima. «Non abbandonate�ci, non dimenticatevi di Strongoli». È stalo questo l'appello pronuncia�to, in maniera accorata e dignitosa, dai familiari di Ferdinando Chiarolti. Brulli ha voluto rendere omag�gio alla salma del pensionato rima�sto vittima innocente del fuoco dei killer nell' agguato. «Mio zio, non ha smesso un solo giorno di lavora�re nella sua vita non meritava di morire come un cane», ha detto un nipote tra le lacrime. Ma sono state lo uniche parole di rocriminaziono dette dinanzi all' uomo di Governo. I nipoti del pensionato hanno descritto la sensazione del jaese: «Abbiamo paura per i nostri jambini, persino quando andiamo a faro la spesa». Ma parole di grande apprezzamento sono state rivolte ai carabinieri: «Noi abbia�mo visto solo l'Arma. Ma che cosa possono fare in pochi? Ecco perchè vogliamo garanzie o saremo lutti costretti ad andare al nord, ad emigrare». Ir. v.j «La gente è rassegnata cerca risposte per recuperare fiducia» Ferdinando Chiarotti l'agricoltore ucciso a Strangoli

Persone citate: Brutti, Ferdinando Chiarotti, Massimo Brutti

Luoghi citati: Crotone, Strongoli