«Per fermarli ci vuole un cannone u prua»

«Per fermarli ci vuole un cannone u prua» IL FILM DELLA TERZA REGATA «Per fermarli ci vuole un cannone u prua» De Angelis sospetta: «Black Magic è già nel futuro» Giovanni Cerruli inviato ad AUCKLAND Non c'era bisogno di aspettare la quarta regata. Finisce la terza e basta guardare le facce, registra�re lo sfumature del tono di voce, osservare Francesco de Angelis prigioniero di una signorilità che non lo abbandona mai. La faccia da skipper, ancora bianca di crema antisole, lo rondo masche�ra da Pulcinella cho dico sempre la verità. Sono più forti, hanno una barca che in questo condizio�ni di vento si dimostra migliore. Non ci arrendiamo, ma non v'illudole. Michele Ivaldi, lo stratega di Ravenna che salo sull'albero di Luna Rossa a cercare i refoli t ra lo onde, era stato più diretto: «Noi abbiamo la barca del 2000, loro sono già al 2004». Tutto qui. Ancora Ivaldi: «NZL 60 è una barca futurista. Va larga di bolina e va stretta in poppa per sfruttare al meglio tutta la sua lunghezza al galleg�giamento. Cosi riescono a slare sempre dalla parte giusta e posso�no sfruttare al meglio tutta la lunghezza al galleggiamento». Traduzione: è una barca più lunga, a^ile e veloce nelle mano�vre. Arrivati a questo punto un salto di memoria, a dieci giorni fa, a quando Black Magic si tolse le mutande, i progettisti di Luna Rossa osservarono la chiglia e dissero: oh!, cho schifezza, que�sti non vanno da nessuna parte. «La barca più lunga l'avevamo valutata anche noi, ma de Ange�lis era contrario». Carissimo skipper gentile, allo�ra è cos'i, è stalo lei, sono stati i velisti a mollerò il no a una Luna Rossa futurista, con una maggio�ro lunghezza al galleggiamento? l'ulcinella ha un piccolo scatto di ciglia, e per una volta non si prende il solito paio di secondi e un lungo respiro prima della risposta: «Me lo vengano a dire in faccia...». Annotare questo mo�mento. Se l'avventura in Coppa America dovesse andar male, come sombra in queste ore e con queste facce, si dovrà pur ritorna�re alle pasticciate dichiarazioni dei cervelloni di Luna Rossa, dei progettisti sicuri di aver inventa�lo per Patrizio Bertelli la barca della vittoria. Ma de Angelis è un signore, uno che se perde contro un avversario più forte non farà volare gli stracci. Quando rispon�de «me lo vengano a dire in faccia» aggiungo subito un sorri�so. «Anche questa decisione, co�me tutte le decisioni, è stala presa in comune accordo con lutto il Team. Avere una barca più lunga significa avere vele più piccole. La barca deve essere il fruito di una serie di mediazio�ni». Per chiamarsi fuori, per evitare polemiche, de Angelis giura di non aver mai commesso il peccato più facile: «Non ho mai desiderato la barca d'altri». Della sua Luna Rossa che ha vinto la Vuitton Cup non può che parlar�ne da innamorato. «La teoria della barca del 2000 è mia ammette -. Se vuoi far bene devi correre con una barca da 2004. Non so se la loro è da 2004, so che Luna Rossa è una buona barca. Anche noi li abbia�mo incuriositi con le nostre novi�tà». Però i cervelloni del Black Magic se le stanno studiando da ottobre con il vantaggio di poter sperimentare soluzioni alternati�ve. Hanno potuto giocare a na�scondersi fino al 15 febbraio. Luna Rossa sta regalando da cinque mesi, Black Magic da una settimana. Pure questo vento è dalla loro. Do Angelis, Pulcinella triste, cerca la battuta allegra: «Che faccio per fermarli, metto un cannono a prua?». LA PARTENZA. In perfetto orario, e come al solito viene vinta da Black Magic per una manciata di secondi. Comincia subito un duello serrato di virate che tiene Luna Rossa in costante contatto con i neozelandesi �quali non riescono ad allungare. Alla prima boa infatti, i kiwi hanno solamente 19" di vantaggio. OINNAKIR ROTTO. E' l'unico momento «caldo» della regata. Avviene durante il secondo lato di poppa sulla barca neozelandese. Nel frattempo però, dopo un primo lato di poppa in recupero ( 17"), Luna Rossa incappa in un secondo lato di bolina terribile: perde Il ". La rottura del «gennaker» non preoccupa più d�tanto i kiwi che continuano al comando. ALL'ARRIVO. Coutts difende da campione la sua posizione ed in ogni lato aumenta il vantaggio. Non ci sono vie di «fuga» possibili per la barca italiana che chiude con uno svantaggio pesante: I '39". E da Francesco de Angelis arriva, puntuale, la conferma: «Purtroppo New Zealand non è più lenta di noi». Il Sindacato Prada con Patrizio Bertelli in testa (a destra) assiste preoccupato alla terza regata, ancora vinta dai kiwi

Luoghi citati: America, Auckland, Ravenna