«Inaccettabili le richieste dei metalmeccanici» di Gian Carlo Fossi
«Inaccettabili le richieste dei metalmeccanici» 1 sindacati: sbaglia, ma siamo qui per dialogare. Salvi annuncia per domani la riforma sui lavori socialmente utili «Inaccettabili le richieste dei metalmeccanici» Pininfarina attacca sull'integrativo: a rischio il sistema contrattuale Gian Carlo Fossi ROMA «Sarà a rischio il rinnovo del secondo biennio economico del contratto nazionale di oltre un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici, se gli aumenti nell'ambito dei contratti inte�grativi aziendali risulteranno incompatibili con la competiti�vità delle imprese». Anche in vista del rinnovo dell'integrati�vo Fiat, il presidente di Federmeccanica Andrea Pininfari�na lancia un segnale forte in un seminario al Cnel su flessibilità salariale e contrattazione, ed è subito scontro con i sindacati. Nello stesso tempo, il ministro del lavoro Cesare Salvi dà due annunci importanti: l'impegno del governo sul fronte dell occu�pazione ha prodotto ad ottobre '99 266 mila nuovi occupati con una crescita rispetto all'anno precedente dell'1,3% che è il miglior risultato nell'Unione eu�ropea»; domani arriverà in con�siglio dei ministri, su sua propo�sta, la riforma dei lavori social�mente utili (Isu) diretta a supe�rare questa esperienza e creare posti di lavoro «veri». L'impennata di Pininfarina sulla contrattazione integrati�va farà certamente discutere. «Le richieste sindacali sui «pre�mi di risultato» afferma sono assolutamente inaccettabili. Sopralutto quelle avanzate in Lombardia e in Emilia Roma�gna sono fuori dalle regole, con incrementi rigidi che nulla han�no a che fare con la variabilità di questo istituto. Di questo passo c'è il pericolo di far deflagare l'intero sistema contrattua�le, su cui dovremo aprire il negoziato entro la fine dell'an�no per il rinnovo del secondo biennio economico del contrat�to nazionale». Incalza: «Sì, il mancato rispetto delle regole in questo settore potrebbe far sal�tare il doppio livello di contrattazione stabilito nel luglio del '93». Gli incrementi, a suo avvi�so, devono essere ledati agli effettivi risultati dell'impresa, mentre molte delle piattaforme presentate finora prevedono quote fisse pari a circa il 60-70nZo del premio e il molti casi addirittura il consolida�mento del premio. E, qui, il presidente di Fedenneccanica solleva un'altra questione spinosa, trovando peraltro riscon�tro almeno in una parte dello schieramento sindacale: «Tro�viamo inspiegabile e incompren�sibile che in zone con un tasso di disoccupazione al 30^i venga�no applicate le stesse redole contrattuali del Nord. Finiti gli irrigidimenti sindacali di un anno fa, siamo pronti da subito ad aprire un tavolo specifico sul Sud per discutere con i sindaca�ti di differenze salariali, orario, contratti atipici e formazione nelle industrie del Mezzogior�no». «Non è vero replica il segre�tario generale della Uil Tonino Regazzi che le piattaforme contrattuali sono fuori linea. E' però necessario giungere a una formalizzazione del criterio di partecipazione». Il leader della Fiom-Cgil Claudio Sabattini si dice favorevole a ripristinare rigorosamente quello che è sta�to stabilito il 23 luglio, cioè che l'aumento aziendale sia legato non solo alla redditività ma anche alla produttività e alla qualità; nettamente contrario a un rovesciamento di logica tra primo e secondo livello di con�trattazione, nel senso la quota salariale aziendale non potrà essere mai molto elevata rispet�to a quella nazionale. Sulla flessibilità apre il segretario generale della Fim-Cisl Giorgio Caprioli: «Confermiamo la di�sponibilità al dialogo espressa nelle scorse settimana, ma spe�riamo di arrivare ad una posizio�ne unitaria». Segnali positivi sul fronte del lavoro I posti sono aumentati deiri,J per cento
Persone citate: Andrea Pininfari, Cesare Salvi, Claudio Sabattini, Giorgio Caprioli, Pininfarina, Tonino Regazzi
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