Zìngarettì-Cervi: eros ma soltanto a parole di Simonetta Robiony

Zìngarettì-Cervi: eros ma soltanto a parole A Roma le pudiche «Perversioni» di Mamet Zìngarettì-Cervi: eros ma soltanto a parole Simonetta Robiony ROMA Lui è Luca Zingaretti, il commis�sario Montalbano della tv passa�to e, presto, futuro, ma anche il teatro di Ronconi, Peter Stein, Rossi-Gastaldi, e alcuni film, da D'Alatri ai Taviani, da Orfini a Correale, di cui uno, «Vite stroz�zate» di Ricky Tognazzi, da prota�gonista. Lei è Valentina Cervi della famiglia di Gino Cervi, nien�te teatro nella sua carriera, ma un esordio di lusso al cinema con «Ritratto di signora» di Jane Campion, una candidatura al Ce�sar con «Rien sur Robert» di Pascal Bonitzer, un ruolo da pro�tagonista di «La via degli angeli» ultimo film di Pupi Avati. I due si erano conosciuti sul set di «Arte�misia» di Agnese Merlet e aveva�no scoperto di aver voglia di lavorare ancora insieme, forse perché entrambi hanno una reci�tazione fisica, fatta con braccia, muscoli, gambe, mani, oltre che con la testa e il cuore, che li accomuna nonostante la diversi�tà di età e di percorso. L'occasio�ne è stata offerta ad entrambi dal teatro Parioli di Maurizio Costan�zo che per la regia di Marcello Cotogno ha proposto loro e ad altri due giovani attori, Massimo Reale e Francesca Brizzolara, di mettere in scena «Perversioni sessuali a Chicago» di David Ma�met nella nuova traduzione di Margherita d'Amico, moglie di Zingaretti. «Nonostanto il tito�lo», dice ridendo Valentina Cervi, «non si vede niente. Siamo sem�pre vestiti perché quello nostro è un sesso parlato, molto parlato, e poco, assai poco, praticato». Scritta con il linguaggio duro e irridente di Mamet la pièce met�te in scena quattro personaggi; un maschio. Luca Zingaretti, che le spara grosse sulle donne a un amico. Massimo Reale, che sta ad ascoltarlo, più una donna lesbica militante, Francesca Briz�zolara, che vede la sua giovane compagna, Valentina Cervi, ten�tare senza riuscirci un rapporto amoroso con il giovanotto Massi�mo Reale. Scritta negli anni ot�tanta, trasportata al cinema da Zwick nel film «A proposito della notte scorsa» con Robert Lowe, Demi Moore, James Belushi ed Elizabeth Perkins, vien* definita da Luca Zingaretti la storia di quattro solitudini: «Una situazio�ne che in questi ultimi tempi, con la-diffusione di Internet che da l'illusione di comunicare al di là dell'Oceano, è diventatala an�cora più universale tanto da ren�dere questo testo di estrema at�tualità». Tutti e due attori della nuova generazione, quella che vuole alternare il lavoro in palcosceni�co a quello davanti a una macchi�na da presa, sia la Cervi che Zingaretti considerano ugual�mente importante ogni esperien�za fatta, senza classifiche impro�babili. Per lei, che è alla prima prova in palcoscenico, il teatro è la scoperta di dover offrirsi al pubblico con una genersità diver�sa: «Devi catturarne l'attenzione e tenerla alta, cercando di offrire emozioni che la macchina da presa acchiappa da sola sul tuo viso». Per lui, che al teatro toma almeno tre mesi all'anno, è come andare a scuola: «Torno per fare esercizio. Ma non mi piace chi considera il teatro una passione e la televisione un modo per campare; per me è tutto lavoro, e il lavoro si fa sempre seriamen�te». Dopo un debutto a Forlì, «Per�versioni sessuali a Chicago» sarà a Roma dal 22 di febbraio al 12 di marzo al teatro Parioli; poi Zinga�retti sarà sul film tv di Sironi «Il tesoro di san Pietro» e Valentina Cervi sarà una delle cinque inter�preti dol nuovo film a episocU di Luciano Emmer. Luca Zingaretti

Luoghi citati: Chicago, Forlì, Roma