Luna Rossa sconfìtta nella sfida stregata di Giovanni Cerruti

Luna Rossa sconfìtta nella sfida stregata Luna Rossa sconfìtta nella sfida stregata Prodiere ferito al capo e la barca frenata da un sacco di plastica Giovanni Cerruti inviato ad AUCKLAND Luna Rossa ferita, insanguinata, dolorante, abbattuta dalla iella e umiliala da un fetente sacchetto di plastica. In Nuova Zelanda per terra non se ne vedono mai, multa da 100 dollari a chi li dimentica: ne va a trovare uno Luna Rossa, in mezzo al mare. C'è qualcosa di )eggio della sfortuna? Ecco, è quela cosa lì. Quando lutto è segnato, tutto va male. Quando già parti male, uno si spacca la testa e finisce sul gommone ambulanza, a momenti perdi uno spinnaker e comunque ti è sfuggito un'altra regata di Coppa America: per col�pa di un sacchetto infame. Black Magic alle 4,07 taglia il traguardo senza esultare, ci mancherebbe. Luna Rossa arriva dopo 2,43. Sulla fiancata destra macchie di sangue. Dal Black Magic applaudono de Angelis. Grazie, ma il 2 a 0 resta. Nemmeno a regata conclusa si riesce a capire cosa sia successo. Un sacchetto di plastica che s'infi�la sulle alette del bulbo? E deve proprio capitare in questa seconda regata, e proprio a Luna Rossa già costretta ad inseguire? Per toglier�lo, l'aiuto prodiere Max Sirena si ferisce con l'asta di carbonio delle emergenze, quella che libera la chiglia da alghe o spinnaker: sei centimetri di squarcio in testa. Luna Rossa di sangue e Sirena che finisce sul gommone ambulanza: sette punti di sutura. Il prodiere Paolo Bassani, aggancialo a una drizza, pende in acqua alla dispera�ta e invano. Si luffa il randista Piero Romeo e finalmente il bulbo è libero. Però mai come Black Magic, già mezzo miglio avanti. In un quarto d'ora regata e punto persi. Tra maledizioni, rabbia e sangue, «Give me fivel», batti il cinque, dacci il 5 a 0, La baldoria dei tifosi neozelandesi, questa volta non c'è. Ma le prossime regate si annuncia�no facili per loro e faticose per Luna Rossa, Con questo 2 a 0 dopo due regate sembra farsi dura per il Team Prada. La canzonetta di Arbore, al ritorno alla Base, rivela all'improvviso tutta la tristezza di chi l'ha scritta pensando ad un amore sfortunato, al desiderio che svanisce e «cca nun ce sta nisciuna.,,». Ma c'è tanta gente ad aspel�lare Luna Rossa, applausi, speran�ze che non possono sfuggire come la morosa della canzone napoleta�na. Anche contro Cayard c'erano due punti da recuperare, no? E allora, come direbbe un Bertelli, fuori i cosiddetti e pronti alla prossima, e questa terza s�che potrà essere la regata della vita o dell'agonia. Due ore dopo l'arrivo, de Ange�lis non ha bisogno di spiegare le sue ragioni. Ci vorrebbe un medi�co, o un esperto in malocchio accanito. Potrà doverosamente ri�petere che «i conti si fanno alla fine», verissimo. Ma, almeno a sentire i neozelandesi, anche a iella esaurita, sarebbe una fine prossima. Cosi, sulle spalle di de Angelis, mentre magari riprende�ranno i pasticci dei progettisti di Luna Rossa e di chi l'ha lasciato solo in mezzo al temporale di improvvide dichiarazioni, finisco�no la pressione delle attese, della delusione, della tifoseria arrivata fin qui per applaudire un trionfo comunque non facile, di chi si guarda le regate in tv a si sente giudice, di certa critica con l'arpio�ne già pronto sul fucile da sub. Al contrario, de Angelis e l'equipaggio in questo momento meritano rispetto e riconoscenza. Nella finale di Coppa America va il Challenger, il migliore degli 11 sfidanti. Un'impresa e che impresa! Luna Rossa l'ha già compiuta e spedita in Italia. L'altra, questa Coppa America, è ben più difficile, con un regolamento scritto dai Defender da sempre al limite dell'impossibile. Che la Coppa non sia mai arrivala in Europa non è mica colpa di de Angelis ; dovesse arrivare, come si deve continuare a sperare, sarebbe un merito da andarne fieri per una vita intera. Una giornata di riposo e Luna Rossa torna in acqua. Black Magic vorrà il 3 a 0, de Angelis il 2 a 1. Dovesse andar male non sarebbe (ancora) la fine. Luna Rossa non èai saldi da fine sfilata. E allora urlapiù forte Cristian Griggio, padova-no che stai alle drizze: «Sono treanni che lavoriamo per questomomento. Forza ragazzi!!!». An�che contro la sfiga. L'incidente, avvenuto poco dopo il «via», ha subito reso incolmabile lo svantaggio Nonostante il 2-0, de Angelis non perde la fiducia: «I conti si faranno soltanto alla fine» «Veniamo da Capri e allora de Angelis si è messo a chiacchierare» IL CALENDARIO ■imH'^.f.^M; NZL60 (New Zealand) ITA 45 (Luna Rossa) Calendario O 24 febbraio regata 3 Q 26 febbraio regata 4 O 27 febbraio regata S O 29 febbraio regata 6 O 2 marzo regata 7 O 4 marzo regata 8 tt 5 marzo regata 9 Recupero: 9 marto DM"! TV: dirttta Raidut dalle 0,40. I Partenza regate: non prima delle 'aiSfl.tS in Italia JfTSX INTERNET: ™ ™ iipuò«|uire inravtno Virtual tyKtJtt^ the permette di Mieonre la regan in modo virtuale, con mfonqiioni in Bupc reale su nlodti di mto ebvthtBuatciiepni ihito»iv».lasumpiii. Ai primi ICOOIommili l'accesso (gain elapjjiMifdela /. MfuertK MIC0L6I098 Il randista Piero Romeo ha dovuto calarsi in mare per liberare la chiglia del sacchetto di plastica che l'ha danneggiata (a lato e sotto a sinistra); a destra, lo sfortunato Max Sirena si tampona la ferita prima di essere sbarcato sulla pilotina di Prada

Luoghi citati: America, Capri, Europa, Italia, Nuova Zelanda