«Noi, pellegrini del tifo» di Stefano Mancini

«Noi, pellegrini del tifo» «Noi, pellegrini del tifo» Trenta ore di jet per un grande amore Stefano Mancini inviato ad AUCKLAND Trenta ore di viaggio e 12 di fuso orario si dedicano soltanto a un grande amore. Luna Rossa è diventato un grande amore, che accende passioni, fa soffrire, ma non si può ammettere. E così, insoddisfatti di tv e Internet, alcune centinaia di italiani sono sahti su un aereo, destinazione Auckland e ora, gli ocelli ancora gonfi di jet lag, spiegano di averlo fatto per una scommessa persa, una tesi di laurea, un viaggio di nozze, motivi di lavoro, una visita a parenti lontani, un giro in Nuova Zelanda, un saluto al «carissimo amico» dell'equipaggio, che «mica potevano la�sciarlo solo in un'occasione tanto impor�tante». Non è difficile incontrarlo, il popolo di Luna Rossa, perché ha due mete fisse qui ad Auckland: il negozio di maglie e gadget degli Ali Blacks (il rugby è l'altra nascente italica passione) e la base Prada, dove c'è sempre almeno un drappello in pellegrinaggio. L'accesso è off limils. Qualcuno si acccontenta di aver visto un grinder o un prodiere che uscivano in bicicletta, altri reclamano. Rosario di Maratea guida la protesta di una ventina di ragazzi, «Quelli di Black Magic ci hanno accolti a braccia aperte, qua ci chiudono la porta in faccia», si lamenta. Pensavate che venissero a far festa con voi? «Ma no, bastava che organizzassero un servizio di barche a pagamento i)er i tifosi, uno stand \xr vendere i loro cappel�lini Non chiedevamo regali». Replica dell'organizzazione: «Qui arriva una cin�quantina di italiani al giorno, tutti a chiedere qualcosa o a vantare amicizie e parentele con qualcuno. Come possiamo ascoltarli tutti?», Giuseppe e Luigi, campani doc, pun�tualizzano che «quelli dell'equipaggio so�no gentilissimi». Raccontano dell'incon�tro con Francesco de Angelis, «All'inizio era un po' sulle sue, ]x)i gli abbiamo detto 'uehguaglio', venimmo da Capri' e allora si è messo a chiacchierare». Nel gruppo c'è una coppia di sposini, Cristina e Gabrio. Arrivano da Bardolino, sul Lago di Garda, Luna di miele per Luna Rossa? «No, saremmo potuti anche andare alle Hawaii». E quando avete prenotato? «Ap�pena saputo che era in finale». Appunto, Qualcuno che ammetta di essere ap�passionato di vela e basta? «lo vengo da Follonica, che e vicino a Punta Ala, dove è cominciala l'avventura di Luna Rossa, fino a due anni fa ero istruttore di vela e nel '92 ho vinto im mondiale con Vasco Vascotto». Simone Gesi, curriculum inap�puntabile, si è portalo la fidanzata velista Alessia, l'amico windurfisia Marco, l'al�tra amica Sofia. Anche lei velista? «Ho la patente nautica, ma sto facendo una tesi di laurea in architettura». Su Pruda? «No, sulla progettazione di mi evento come la finale di Coppa America». i Il popolo di Luna Rossa li raccontereb�be la propria vita, se gliela chiedessi. Sono arrivati fin qui e ci tengono a farlo sapere, a dire «io ci sono». Paola l'erti confessa di essere già stala intervistata, ma è pronta a raccontare di nuovo tutto. E' ad Auckland dal 22 gennaio e ha smallilo le occhiaie da fuso orario. Con lei Rosaria, la figlia piccola ui braccio, mo�glie del coach della nazionale svizzera di tennis David Lewis e cognata eh ouel Chris Lewis che a Wimblodon neli'83 cedette in finale contro McEnroe, Cento metri più avanti c'è Marco Felluga, che nel Goriziano produce vini e che in ottobre, davanti a nipote e cognato, si lasciò scappare un «se andiamo in finale, vi porto in Nuova Zelanda». L'awentatezza gli è costata 15 milioni. Guai a tornare sconfino.

Persone citate: Chris Lewis, David Lewis, Francesco De Angelis, Luna Rossa, Marco Felluga, Simone Gesi, Vasco Vascotto

Luoghi citati: Auckland, Bardolino, Follonica, Hawaii, Maratea, Nuova Zelanda, Sofia