Siccità, scatta l'allarme incendi

Siccità, scatta l'allarme incendi Non piove da 66 giorni e i meteorologi prevedono ancora tempo bello Siccità, scatta l'allarme incendi Decine d'interventi per pompieri e forestali Alessandro Mondo Brucia il Piemonte, colpito da oltre due mesi di siccità. Bruciano il Torinese, il Canavese e il Cuneese, ma anche i dintorni di Novara e Vercelli. Nella sola provincia di Torino, ieri gli interventi dei vigili del fuoco sono stati una quaranti�na. Otto le squadre impegnale sul campo, ad inseguirefocolai segnala�li ovunque: 60 uomini dotali di autobotti e «moduli boschivi» da 1.500 litri, agganciati ai fuoristrada per raggiungere le fiamme in luoghi irraggiungibili dai mezzi pesanti. Per il momento non si registrano danni a persone ed infrastrutture, tranne alcune eccezioni i grandi boschi sono rimasti pressoché intal�li: bruciano rovi e sterpaglie pro�sciugale dal caldo unito all'assenza di pioggia. Ma guai a sottovalutare la portata dei focolai: il rischio che si estendano agli alberi maggiori è sempre presente. «Gli incendi ai bordi delle statali e delle tangenzia�li sono provocati dai soliti mozzico�ni di sigaretta. spiegano dalla centrale operativa di Torino Altro�ve, le cause possono essere diverse. Fra le altre, l'imprudenza di chi non controlla i falò accesi per eliminare le foglie secche». Come abbiamo detto, ieri focolai grandi e piccoli si sono sviluppati un po' ovunque. Numerose le diret�trici interessate: da Verolengo a Crescentino, da Strada Cebrosa a Settimo Torinese, dalla bretella del�l'autostrada Torino-Aosta alla Tan�genziale Sud. Autobotti in azione a Barbania dove le fiamme hanno aggredito un'area di 1500 metri quadri San Maurizio Canavese, Rivoli, Monlalenghe. Alpignano, Chivasso, Rivalla, Almese. Giaveno, Vinovo. Consistente l'incendio scoppiato a Limone Piemonte: in questo caso, è stato devastato un bosco ceduo di faggio. Unito a quello delle ultime setti�mane, il bilancio si fa sempre più pesante. Negli ultimi dieci giorni in provincia di Cuneo sono andati in fumo oltre 600 ettari fra terreni e boschi: particolarmente colpite le zone intorno ad Ormea e in valle Tanaro, ma non sono stale rispar�miato dagli incendi alcuni dei quali dolosi nemmeno le valli Gesso, Varaila e Maira. Altri roghi si sono sviluppati nei giorni scorsi a Bagnolo. Barge, Paesana, Prazzo, Castino, Cortemilia, Priero, Borgo San Dalmazzo e Boves. Fiamme ad Andrate, nel Canavese, e a Rinasca, nel Rinerolese. Colpa della siccità e delle alle temperature, quando non ci si met�te la mano dell'uomo. A prosciuga�re ulteriormente la vegetazione, il «fhon», ovvero il vento che scen�dendo dalle Alpi alle valli si riscalda, trasformandosi in un ec�cellente alleato per il fuoco. Sono ormai 66 giorni che le perturbazio�ni in arrivo, devinte dall'alta pres�sione, evitano regolarmente la no�stra Regione trasferendo altrove il loro prezioso bagaglio di acqua. Roca neve, zero pioggia. Né le provisioni meteorologiche induco�no a sperare in un rapido capovolgi�mento della situazione: il transito di una breve «saccalura» in quota, si legge nel bollettino della Regione, porterà domani annuvolamenti irre�golari. Troppo poco por sperare in qualche teruporalo liberatore, le giornale da cartolina continueran�no a susseguirsi por i prossimi giorni. Lo slato di allerta è stalo lancialo dalla Regione il 25 genna�io, ora più che mai il Corpo foresta�le dello Stalo invila all'attenzione e alla prevenzione: alle prime avvisa�glie di incendio, i cittadini sono invitali a chiamare il numero 1515 della Forestale o il 115 dei Vigili del fuoco. Prudenza, insomma: se bru�ciano i boschi, ci perdiamo tutti. Numerosi focolai accanto a tangenziali e statali: «Attenti ai mozziconi di sigaretta» Focolai segnalati in tutto il Torinese

Persone citate: Alessandro Mondo, Castino, Maira, Prazzo, Priero, Prudenza, Roca, Strada Cebrosa