Berlino premia il grande Washington

Berlino premia il grande Washington Il Festival termina con una cerimonia essenziale, peccato per la prova italiana Berlino premia il grande Washington L'Orso d'oro va a «Magnolia» con Tom Cruise Fulvia Capraia inviataa BERLINO Denzel Washington, miglior at�tore protagonista, con un pullo�ver a collo alto adatto più a una serata qualunque che a un gala di fine Festival. Wim Wenders, allegro e saltellante come non mai noll'imrryinso spolverino nero, che offro una dalia rossa al presidente della giuria Gong Li dopo un hreve discorso in cui trova il modo di far notare che la performance di Jeremy Davies (il Tom Tom di «The million dollar hotel») non è certo inferio�re a quella di Washington in «The hurricane».. Il vincitore dell'Orso d'oro Paul Thomas Anderson che brandisce il tro�feo con emozione un po' incre�dula. L'autore cinese Zhang Yimou, vincitore del Gran Premio della giuria, che si presenta sul palco accompagnato dalla prota�gonista del film Zhang 7,yi, fa�sciata in seta rosso fuoco e giallo sole, ma non dimentica l'antico amore Gong Li: «Sono particolarmente felice che sia lei a dare questo premio». Le ultime immagini del PilmPesl raccontano una cerimo�nia conclusiva asciutta ed essen�ziale. Se Milos Konnan, premia�to per la regia di «Man on the moon», sottolinea la grande pro�va del protagonista Jim Carrey perchè «senza il suo contributo non avrei potuto essere qui stasera», VolkorSchlóndorff de�dica il suo premio (un assegno) agli alunni della scuola di cine�ma di Merlino «nella speranza che si sentano invogliati a rac�contare storie tedesche». Accan�to a lui, la protagonista del suo film «The legendsof Hit.a», Bibiana Beglau, mostra raggiante due orsi d'argento: uno suo e l'altro dell'attrice Nadja Uhi che non ce l'ha fatta ad esseri) pre�sente. Nel racconto di Walter Salles, regista di «Central do Bra�sil», la giuria della cinquantesi�ma Berlinale ha lavorato in armonia: «Siamo stali raccon�ta l'autore brasiliano un grup�po mollo omogeneo: nove perso�ne di Paesi differenti unito da un denominatore comune, la passione per il cinema. Nessuno ha cercalo di imporre la sua visione delle cosi; e Gong Li ha condotto i lavori con grandi! sensibilità». Per Salles è sialo mollo gratificante arrivare a un verdetto «che rispecchia due aspetti importanti della cinema�tografia contemporanea: tla una parte la conferma, con i premi a Zhang Yimou e a Milos I-Orman, di un modo di narrare mai cinico, legalo alla grande tradizione umanistica; dall'al�tra, con i riconoscimenti a Paul Thomas Anderson e alle attrici del film tli Schlondorff, la spinta verso il rinnovamento». Soddisfatto della sentenza fi�nale, Moritz de Hadeln, 59 anni, da 21 alla guida della Berlinale, ritiene che la scommessa della cinquantesima edizione, con tulli i problemi legali alla nuo�va dislocazione e alla pioggia tli star hollywoodiane, può consi�derarsi vinta: «All'inizio avevo detto che questa poteva essere o una Berlinale, oppure, ricordan do Napoleone, una "Beresinale": mi pare che siamo riusciti a essere la prima cosa. Sapevo bene che, davanti ai tanti cam biamenti, ci sarebbero state molte resistenze, ma il salto era necessario, non si poteva andare avanti con le vecchie strutture. E credo che lo sappiano bene i nostri colleghi della Mostra del cinema di Venezia che da tanto sognano, senza poterlo fare, di rinnovarsi». Molto criticalo per aver per aver messo in gara troppe pellicole americane, de Hadeln replica che «prima di tutto, molti dei registi del cine�ma americano sono in realtà europei che hanno trovato a Hollywood le condizioni ottima�li per lavorare, condizioni che in Europa purtroppo non ci sono. Come europeo me ne ram�marico, ma bisogna ammettere che anche noi facciamo poco, soprattutto nel settore della di�stribuzione sul mercato intema�zionale». In attesa di tempi mi�gliori, soprattutto per il cinema italiano che dalla competizione esce a mani vuote, il EilmFest si è chiuso ieri sera, dopo la proie�zione di «Bossa nova» di Bruno Barrelo, con una gran festa nel Berliner Rathaus dove, novità secondo i veterani della kermes�se, non era possibile entrare se non in abito da sera. Il direttore de Hadeln si è difeso dalle accuse. «Troppa America? In Europa è difficile poter lavorare bene» I PREMI C Orso d'oro per il miglior film: «Magnolia», Usa, di Paul Thomas Anderson con Tom Cruise. (3 Orso d'argento Gran Premio della Giuria: «The Road Home», Cina, di Zhang Yimou. |JJ Orso d'argento per la migliore regia: Milos Forman per «Man on the Moon». (2 Orso d'argento per il migliore attore: Denzel Washington per «The Hurricane» di Norman Jewison. (2 Orso d'argento per la migliore attrice, ex aequo, a Bibiana Beglau e Nadja UhKper «Die Stille nach dem Schuss» (il silenzio dopo io sparo) di Volker Schloendorff. 0 Premio della Giuria Orso d'argento: «The Million Dollar Hotel» di Wim Wenders. fZ Premio Angelo Azzurro per il migliore film europeo: «Die Stille nach dem Schuss» di Schloendorff Qui sotto Denzel Washington (miglior attore) con il regista e la sua partner in «Hurricane», Normanjewison e Deborah Karah. Sotto a destra un momento del film che ha vinto l'Orso d'oro a Berlino. "Magnolia». con Tom Cruise