Per gli animali selvatici la farmacia della foresta

Per gli animali selvatici la farmacia della foresta CURARSI CON LE ERBE Per gli animali selvatici la farmacia della foresta NON hanno bisogno né delle Usi, né del medico della mutua. Beati loro che possono curarsi col "fai da te". E con ottimi risultati. Leoni e giraffe, bufali e cervi, elefanti e scimpanzé, stomi e gufi, san�no da tempo immemorabile che la fonte di ogni farmaco si trova nella natura. I nostri cugini scimpanzé sono i più navigati in materia. L'hanno scoperto la primatologa Jane Goodall e l'an�tropologo della Harvard Univer�sity Richard Wrangham in una ricerca condotta nel Parco na�zionale di Gombe, in Tanzania. Quando hanno mal di pancia, gli scimpanzé percorrono chilo�metri di foresta alla ricerca delle foghe di alcune piante del genere Aspilia. Sono foghe du�re, ricoperte da peli rigidi, dal sapore disgustoso e amaro. Le scimmie si guardano bene dal masticarle. Le arrotolano con la lingua e le ingoiano intere a mo' di pillola. L'analisi chimica ha rivelato che le foghe di Aspilia contengono una forte concen�trazione di tiambina A, una sostanza dalle proprietà, anti�biotiche, antivirali, vermifu�ghe, antifungiche. L'esame mi�croscopico delle feci dello scim�panzé ha messo in luce un fatto sorprendente: le foghe ingoiate portano alla superficie una se�rie di taglietti, praticati proba�bilmente per far fuoriuscire sol�tanto la dose di tiambina A necessaria. Si comprende anche perché questi primati non ma�stichino le foghe. Se lo facesse�ro, il principio attivo verrebbe distmtto dai succhi gastrici pri�ma di raggiungere i germi paras�siti che si trovano nell'intestino tenue. Quella che per gli scien�ziati é una scoperta recente, non lo é affatto per gli indigeni della regione, che usano da sempre le foghe di Aspilia per curare le ferite o le ustioni e per combattere i vermi intestinali. Ci sono pòi altre foglie che gli scimpanzé cercano di proposito in determinate circostanze. So�no quelle di alcune varietà di Ficus che contengono un princi�pio attivo, il 5-metossipsoralene, efficacissimo contro il ver�me parassita che li infesta più di frequente, il Caenorhabditis elegans. Una équipe di ricerca�tori giapponesi dell'Università di Kyoto ha osservato nel Parco di Mahale uno scimpanzé affet�to da diarrea che sceglieva accu�ratamente le foglie della Lippea pigata, le arrotolava con la lingua e le ingoiava. L'infuso di foglie della stessa pianta viene usata dalla tribù Tangwe per curare la dissenteria. Ce n'é quanto basta per farci riflettere sul talento farmacologoico di questi nostri pelosi parenti. Ogni specie ha il suo modo di curarsi. Quando il leone ha bisogno di un lassativo, si direb�be che conosce benissimo le proprietà purgative di certe erje e va a.procurarsele..Mentre le renne, le alci e altri mammife�ri erbivori, quando ne hanno bisogno, sembra sappiano che la corteccia delle querce ricca di tannino é un efficace antidiar�roico. Gli animali poi attuano in pieno il nostro comune adagio "prevenire é meglio che curare". Per prevenire le malattie non c'è nulla di meglio che curare l'igiene. Ed é quel che fanno gli elefanti, i bufali e i rinoceronti con le loro frequenti abluzioni nelle acque dei fiumi o dei laghi. Particolarmente apprez�zato il bagno di fango che pre�senta parecchi vantaggi. Uccide i parassiti, allevia i dolori reu�matici, fa abbassare la tempera�tura del corpo surriscaldato dal sole, combatte la disidratazione e favorisce la cicatrizzazione delle ferite. Recenti ricerche hanno dimo�stralo che igienisti per eccellen�za sono gli uccelli Molti di loro si disinfettano con il "bagno di formiche". Quando vogliono liberarsi dai parassiti che si anni�dano nel piumaggio, sembra conoscano benissimo le proprie�tà antiparassitarie dell'acido formico prodotto da questi in�setti. E allora cosa fanno? Si avvicinano a un formicaio. A colpi di becco lo demoliscono, poi si stendono ad ali spalanca�le sulla folla delle formiche, le quali, per difendersi, spruzzano all'intorno acido formico a tut�ta forza. Una vera e propria doccia disinfettante. Ma sono soprattutto i nidi i luoghi più infestati dai parassiti e i pulcini appena nati ne sono le prime vittime. I genitori cercano di sventare il pericolo ricorrendo al mondo vegetale. Peter Wimberger dell'Università di Puget Sound a Washington ha osserva�to che i rapaci portano molti ramoscelli nel nido subito dopo la schiusa delle uova, quasi si rendano conto che le esalazioni difensive di certe piante alle a scoraggiare gli erbivori possono agire contro i parassiti dei neo�nati. Ci sono uccelli che usano lo slesso nido per molli anni di seguilo. Ci sono quindi più pro�babilità che il nido sia infestato dai parassiti. Le probabilità vi�ceversa sono minori quando l'uccello si fabbrica ogni anno un nido nuovo di zecca. Pren�dendo in esame 49 specie di rapaci europei e nordamerica�ni, Wimberger ha la conferma della sua tesi. In effetti quasi l'BO per cento degli uccelli che usano nidi pluriennali, come l'aquila di mare dalla testa bian�ca, l'astore, la poiana, portano vegetali freschi nel nido. Men�tre fa altrettanto solo il 40 per cento degli uccelli che si fabbri�cano un nido nuovo ogni anno. Ulteriori ricerche confermano che i vegetali trasportati nei nidi esalano sostanze volatili che agiscono come efficaci anti�parassitari. Altri due ricercato�ri americani, Larry Clark e Ru.sselMasun hanno scoperto cho lo storno europeo é molto selet�tivo nei riguardi dei vegetali da trasportare nel nido. Cerca spe�cie rare come l'Agrimonia, l'Achillea, la Pulicaria, che bloc�cano la nascita di acari, zecche, pulci e al tempo slesso uccido�no funghi e batteri. Ma Ta terapia più bizzarra é quella messa in atto dal gufo di palude (Asio flammeus). Come hanno rivelalo recentemente Fred Gehlbach e Roben Baldridge della Baylor University del Texas, in un quinto dei nidi di questo uccello si trova un ser�pente cieco che vive normal�mente sottoterra e si ciba di larve di insetti, rendendo cos�la vita più facile ai pulcini neona�ti. Co lo porta apposta il gufo adulto. E nei nidi con serpente i pulcini crescono più in fretta e hanno più probabilità di soprav�vivenza che non in quelli senza serpente. Isabella Lattes Coif mann Mammiferi e uccelli sanno perfettamente quali vegetali usare se hanno problemi CURARSI CON LE ERBE Per gli animali selvatici la farmacia della foresta ffcl. \-t^l Anche i leoni della savana conoscono le erbe: se hanno bisogno di un lassativo sanno come e dove trovarlo

Persone citate: Fred Gehlbach, Isabella Lattes, Jane Goodall, Larry Clark, Leoni, Peter Wim, Richard Wrangham

Luoghi citati: L'aquila, Tanzania, Texas, Washington