Ford e General Motors vogliono la Bmw

Ford e General Motors vogliono la Bmw Pesano sui conti della casa tedesca i pessimi risultati della controllata inglese Rover. In corsa anche Volkswagen Ford e General Motors vogliono la Bmw Jack Nasser che avrebbe offerto 50 euro per azione vuole tagliare 1500posti negli stabilimenti Inglesi MILANO La Bmw passa in mani america�ne? Ieri sulla stampa tedesca sono uscite una serie di indiscrezioni che hdiino riportato d'attualità la questione del possibile cambio di proprietà. «Gli americani vogliono il nostro gioiello: guerra di acquisi�zione come per Mannesmann?», titolava in prima pagina il quoti�diano popolare «Bild» aggiungen�do che «la borsa è già impazzita». Sarà il gigante americano Ford a comprare adesso la Bmw o sarà la General Motors a conquistare il gioiello tedesco? si interrogava poi il quotidiano di Amburgo. Venerdì, riferiva la Bild, si sono susseguite le voci secondo cui, dopo Mannesmann, toccherebbe ora a un altro grande gruppo di tradizione tedesca a essere «in�ghiottito dagli stranieri». La fami�glia Quandi, proprietaria al 46,6I)() della Bmw, ha smentito immedia�tamente le voci ma l'industria, riferiscono sia la «Bild» che il settimanale «Spiegel», ha comun�que un problema che non può risolvere da sola: la Rover (com�prata nel '94), che ha registrato perdite nel '99 per almeno due miliardi d�marchi e che dopo l'ingresso dei tedeschi ha visto le sue vendite crollare da 194 a 143mila vetture. I Quandi, secon�do «Bild» che citava fonti interne, vorrebbero finalmente liberarsi della «palla al piede». Tutti gli indizi sembrano porta�re al gruppo Ford il cui capo. Jack Nasser nei giorni scorsi è venuto in Europa proprio per parlare delle acquisizioni in Europa riu�nendo in un albergo della Costa Azzurra tutti i manager del grup�po. Secondo voci raccolte in Borsa l'offerta di Nasser sarebbe strato�sferica: 50 euro per azione, ovve�ro il doppio dell'attuale capitaliz�zazione della casa. Un voce cui, a quanto pare, hanno creduto in molti se è vero come è vero che venerd�le azioni Bmw hanno chiuso con un aumento del ejB'M). Un altro indizio che porta alla Ford viene direttamente dalla ca�sa americana che ieri, con una nota, ha ufficializzalo la sua deci�sione di tagliare 1.500 posti di lavoro nella fabbrica di Dagenham, il suo principale impian�to in Gran Bretagna. Per il gruppo americano la decisione, per quan�to «significativa», non rappresen�ta «la cura definitiva». La minac�cia infatti è di ridurre ulteriormente i 105.000 dipendenti europei, nel tentativo di risolvere l'attuale jiroblema di sovrapproduzione. «La porformar e imanziaria della compr^nir.: europa ha detto il presidente Nick "theeele è stata povera ed inaccettabile. Vanno quindi impostate misure per un ritorno della Ford Europa alla redditività*. 1 maligni invece, leg�gono questo nuuvp piano di tagli come un assaggio dei piano vero che verrà presentato l. sindacati qualora dovesse andare m porto il blitz sulla Bmw. In Gern.mia, però, dopo il passaggio in ranni inglesi del gruppo Mannesmann, c'è anche chi ventila una soluzio�ne alternativa tutta tedesca con la discesa in campo del gruppo Volkswagen. La Vw ha da poco assunto l'ex numero I di Bmw e quindi ha già a sua disposizione tutti gli strumenti per valutare l'operazione. I colloqui tra i due gruppi, riferiva sempre ieri la stampa tedesca, sarebbero «molto intensi». (r.e. s.| II presidente della Ford, Jack Nasser

Persone citate: Jack Nasser, Nasser, Volkswagen Ford

Luoghi citati: Amburgo, Europa, Gran Bretagna, Milano