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Punto e Lybra rilanciano l'Auto Punto e Lybra rilanciano l'Auto Ricavi in crescita per i trattori, corre Iveco Renzo Villare TORINO La nuova Fiat Punto e, nella fascia più alta, la Lancia Lybra lanciate sul mercato nel settem�bre scorso, il cui successo è dimostrato dagli oltre 350.000 ordini raggiunti dalla prima e dai 40.000 della seconda a soli 5 mesi dalla commercializzazio�ne, hanno fortemente migliora�to l'andamento di Fiat Auto nel quarto trimestre '99. Con una performance nettamente miglio�rata e per alcuni aspetti eccezio�nale nel senso di non facilmente ripetibile, gli ultimi tre mesi dell'anno, con un utile di 197 milioni di euro, hanno compen�sato in parte l'andamento nega�tivo dei primi nove, sui quali erano sopratt utto pesate la fase di rinnovamento dei prodotti con l'uscita di produzione della precedente Punto e la persisten�te crisi sudamericana Viene però sottolineato che in Brasile l'opera di ristrutturazione com�piuta dal Gruppo nel 1998 ha consentito di riportare il bilan�cio in quel Paese in sostanziale pareggio. Il 1999 si è chiuso per Fiat Auto in deficit per 121 milioni di euro contro 108 nel '98, con una redditività negati�va dello 0,59(1, che non ha con�sentito di creare valore. Le previsioni per quest'anno sono migliori grazie all'accelera�zione nel rinnovamento della gamma, ma occorre tenere pre�sente che il settore si muove in uno scenario di crescente con�correnza sui prezzi. Nel 2000 arriveranno due nuovi modelli Alfa Romeo, la 156 Sport Wagon e la nuova 145 e un veicolo multiuso che sarà prodotto in Turchia. Nel 2001 sarà la volta di altre vetture, tra cui una di grande importanza, la nuova media Fiat, basata su una inno�vativa piattaforma, e una Sport Utility a 4 ruote motrici in collaborazione con Mitsubishi. Dai dati di bilancio emeige che l'anno scorso Fiat Auto ha ven�duto nel mondo 2.328.000 veico�li (-2,90zo sul '98) che salgono a 2.387.000 con le licenziatarie. Inoltre va posta in evidenza l'attività di globalizzazione del Gruppo attraverso nuove inizia�tive in Cina, Egitto, India e Turchia. In Russia, invece, si è registrato un rallentamento per il persistere della crisi economi�ca. Per la CNH, la società nata dalla fusione tra New Holland e l'americana Case (macchine agricole e per la costruzione), il '99 ha fatto registrare ricavi in crescita (da 5127 a 5246 milioni di euro), ma con un risultato operativo in calo a 371 milioni di euro contro 452 nel '98, comunque sempre ampiamente positivo, che colloca il settore ai vertici del suo comparto indu�striale. Motivo principale della flessione, l'andamento sfavore�vole del mercato Usa, soprattut�to nel settore dei trattori pesan�ti. Anche l'Iveco è andato bene. Nel 1999 ha venduto in Europa 119.800 veicoli, che salgono nel mondo a 149.900 1 + 9,6"*) sul '98); considerando anche le joint venture e le licenziatarie si arriva a 192.000 unità. Iveco ha inoltre venduto 405.000 motori Diesel '.+ 11,596, massimo stori�co) con ricavi netti per 7386 milioni di euro (6649 nel '98). Il risultalo operativo è di 311 milioni di euro contro 262 del�l'anno prima e la redditività è salita dal 3,9nZo al 4,2tKi, creando valore. L'Irisbus, la joint ventu�re paritetica con Renault nel settore degli autobus, ha vendu�to 8800 unità ed ha acquisito il controllo della società unghere�se Ikarus. Tra le operazioni più significative, il controllo del gruppo Fraikin, leader nel noleg�gio a lungo termine. Iveco ha proseguito nel suo programma di investimenti 1997-2001, che ha portato ai lanci del nuovo Daily, il cui successo è stalo superiore ad ogni attesa ribaden�do la leadership in questa gam�ma di prodotto, e del nuovo motore Cursor 10 per i veicoli «pesanti». Importanti progressi sono sta�ti conseguiti dagli altri settori come Magneti Marcili, FiatAvio, Teksid e Comau, quest'ulti�ma con l'acquisizione di Pico. Tutti hanno fatto registrare uti�li operativi di quasi il SC^ superiori al '98. Per Toro Assicu�razioni l'incremento dell'utile anleimposte è stato del 6016 con 178 mihoni di euro ( 116 nel '98).