Greenspan minacia un'altra stretta di Ugo Bertone

Greenspan minacia un'altra stretta Per il presidente delia Fed «la crescita del mercato azionario è insostenibile». Wall Street subito in frenata Greenspan minacia un'altra stretta «Tassipiù alti se l'inflazione non rallenta» Ugo Bertone MILANO «Nel mezzo secolo della mia vita che ho passato a osservare l'econo�mia americana, non ho mai visto niente di simile». Parola di Alan Greenspan, il principale protagoni�sta del miracolo economico Usa che dura da nove anni. Ma atten�zione, ha aggiunto il banchiere più potente del mondo parlando ai Congresso Usa, l'inflazione è tull'allro che sconfitta. Non solo. «La crescila del mercato azionario a questi ritmi ha sollclineato con la consueta flemma e insostenibi�le». Ora, dopo le parole di Green�span, è quasi scontalo che il prossi�mo 21 marzo, il vortice del Fomc (il Federai Open Market Cominittee) decida di ritoccare i lassi, probabil�mente di un quarto di punto. Sarà il quinto rialzo consecutivo ma gli analisti scommettono che non sarà l'ultimo. Anche a maggio, probabil�mente, ci sarà un nuovo aumento. Wall Street, già euforica in mallinala pei le buone notizie in arrivo dalle slaiisliche Usa (prezzi alla produzione slabili, nonostan�te l'impennala del petrolio, nuovo calo dei disoccupati) ha frenato la sua corsa: positivo il Nasdaq nel giorno dell'attesissimo varo da par�ie di Microsoft, di Window 2000, in equilibrio Dow Jones (dopo una prima caduta) e Standard and Poor. Anche in liuropa c'è stalo un moderato effetto Greenspan: in Italia, in particolare, le parole del presidente della Federai Reserve hanno contribuito a frenare il rialzo (-1-0,83 il Miblel a fine gior�nata) di un listino comunque positi�vo. Si è rafforzalo, infine, il dollaro più nei confronti dello yen che dell'euro. Eppure il discorso di Greenspan è destinato a influenzare, come sempre, l'andamento dei mercati azionari nel prossimo futuro. Coca molla attesa, in tutto il mondo, per l'audizione provista dalla legge «Humphrey-Hawkins» e l'attesa non è andata delusa. Il presidente della Federai Reserve non si è limitalo a lanciare inviti più o meno diretti alla prudenza ma è andato ben al di là: il boom Usa proseguirà, è il senso del suo discorso, solo se i consumi reste�ranno sotto controllo e se la Borsa (e gli acquisti di case) non prende�rà la mano alle famiglie Usa favo�rendo una corsa alle spese prima o poi insostenibili. Greenspan, innanzilullo, ha ri�capitolalo i punii di forza dell'eco�nomia americana: l'eccezionale in�cremento della produttività, l'ef�fetto trainante delle tecnologie, la fiducia delle famiglie trascinala verso l'alto dalla crescita dei posti di lavoro e dall'andamento dei mercati finanziari sottolineando come, da quanto si ricava dalle statistiche, «ogni volta che le quo�tazioni in Borsa salgono di un dollaro, 3-4 centesimi finiscono in consumi». Tulli i fattori alla base del miracolo, però, potrebbero rap�presentare un pericoloso boome�rang: «gli elementi che hanno porlato l'economia degli Slati Uniti a livelli di eccellenza, soprattutto in termini di competitività, sono gli stessi che potrebbero minare l'at�tuale stato di benessere». Guai, insomma, se la piena occupazione Usa sconfinerà in un aumento del costo del lavoro oppure se l'eufo�ria di Wall Street spingerà la bilancia commerciale a nuovi, inso�stenibili deficit. Il presidente della Fed non è mai stato tanto esplicito (e severo) nei confronti del mercato aziona�rio, pur senza entrare nel merito del livello delle quotazioni. «I prez�zi di Borsa ha dello infatti rispondendo alla domanda di un senatore non devono necessaria�mente cedere. L'importante è che la crescila non sia più veloce di quella dei redditi personali». Il problema, insomma, non è di stabi�lire se Wall Street sia sopravvalu�tata o meno, anche perché in questi anni l'ascesa dei profitti e la crescila della produttività hanno profondamente modificalo i crite�ri di valutazione delle imprese. Ma la Federai Reserve, ha rivelalo Greenspan, è attenta a scrutare r«effetlo ricchezza» sui comporta�menti degli americani: guai se l'euforia alimenta nuova euforia e acquisii «gonfiali» di azioni o beni immobiliari. Il rischio oggi c'è, al punto che, come sottolinea Green�span, «oggi è più urgente che in Dassato riportare la domanda in inea con l'offerta», agendo sul fronte dei tassi. Che succederà dopo la sortila del presidente della Fed? L'epoca dei grandi rialzi nella Borsa Usa sembra alle spalle, nessuno crede al crollo. Facile, semmai, la rotazio�ne tra temi vecchi e nuovi del mercato. In Europa le cose potreb�bero andare meglio. Ma, finora, nessun rialzo nel Vecchio Conti�nente ha resistilo ad una stagione di ribassi in America. I RIMBALZI DEL MIBTEL 31.792 31.500 31.746 ' 11,30 Alan'Greenspan presidente della Federai Reserve

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