Vince Nardello, la protesta finisce in farsa di Gianni Romeo

Vince Nardello, la protesta finisce in farsa Ciclismo: il corridore della Mapei ha preceduto in volata Petito e ora sogna il podio al Tour Vince Nardello, la protesta finisce in farsa Trofeo Laigueglia: invece dello sciopero, letto un comunicato Gianni Romeo LAIGUEGLIA Un nome vero e una protesta finta. La prima corsa seria della stagione italiana, il Trofeo Laigueglia, porta il nome di Daniele Nardello, un duro del ciclismo. E' uno di quei giovanot�ti che non mollano mai, non si trovano a loro agio nei vestiti pre�confezionati. Cos�lui cerca di smen�tire chi lo ritiene bravo soltanto a cronometro (4" al Mondiale '96 a Lugano) sparando le sue cartucce sempre e ovunque. Fa parecchi cen�tri: 17 successi in carriera, dal '94 a ieri. Invece il piccolo sciopero an�nunciato dai corridori per sensibiliz�zare lo sport su un problema serio, dare uniformità di redole nella cac�cia al doping, si è trasformato in una farsa. Ha letto il proclama lo spe�aker ufficiale della gara, che è Bram�billa e ha una bella voce, ma non è il rappresentante dei ciclisti. I quali ascoltavano e non ascoltavano, sta�vano in ordine sparso, manco hanno rilardato di un minuto la partenza. Il ruggito di luned�si è trasformato in un belato, mentre il Coni si «rammarica» per l'iniziativa e il presidente federale fa notare che è «inopportuno esprimere giudizi di merito ancor prima che le procedu�re abbiano concluso il loro iter». Parliamo perciò di ciclismo peda�lato, per una volta, e non di quello preso o appreso per via orale. Nar�dello lo merita in primo luogo per�ché fa parte di una formazione, la Mapei, che ha preso ufficialmente le distanze dal doping (ricordate Tafi maltrattato dal gruppo al Giro per�ché sbandierava idee... rivoluziona�rie?) e lo si può presumere pulito; in secondo luogo perché è corridore che a 27 anni e mezzo non si accontenta del ruolo di outsider recitato fin qui. Ieri è stato sempre vigile nella testa del serpentone che sulle strade nervose dell'entroterra ligure stava per forza allungalissimo. E ha colto l'attimo nel finale, salita della Paravenna, sopra Albenga, ad agguantare con Petito e Valjavec il kazako Kivilev battistra�da senza speranza. C'erano nel quar�tetto due uomini della stessa squa�dra, la Fassa Bortolo, quel Pelilo che ha lasciato Cipollini in rflrra di gloria personale e il giovane sloveno Valjavec, che aveva studialo in Pie�monte alla scuola della Brunero. Lo sloveno ha provato a tirar la volala a Pelilo, sul soleggialo lungomare di Laigueglia. Ma Nardello aveva più benzina, e per saltare avanti ai 250 metri non ha avuto bisogno di consumarla tutta. Una benzina accumulala dai pri�mi giorni di dicembre, cancellando le abitudini che prevedevano la sua ripresa in gennaio. Ma lo scorso 30 ottobre il corridore varesino si era sposato con Ylenia, ex ciclista an�che lei, avevano messo casa a Morbio, appena oltre il confine svizzero, scelto come più benevola residenza fiscale. Lui, appassionalo cultore del «fai da le» non solo in corsa, aveva lavoralo con gusto alla nuova casa. Insomma una vacanza vera, soprattullo di lesta. Cos�da dicem�bre voglia di bici, e ora 5000 chilo�metri già percorsi rispello alla razio�ne invernale solila che ne prevede�va 3000, in febbraio. La differenza si è vista. Ma non è solo questione di chilometri. La sorella di Daniele lavorava in pasticceria e a casa le tentazioni erano quotidiane. Lui ora vive con Vlenia, meno dolci vuol dire meno chili. Così, scusate la battuta, le salile sembrano ora più... dolci. Il futuro? Se glielo chiedete, accende gli occhi e la pelle bruna del viso mormorando una parola sola: Tour. Fu ottavo un anno fa, con una caduta nella crono finale che gli costò almeno due posizioni. Vuole il podio. tavolata vincente di Daniele Nardello, che taglia a braccia alzate il traguardo del 37" Trofeo Laigueglia precedendo Roberto Petito (a destra). Prima del via, lo speaker ha letto un comunicato in cui i corridori chiedono norme univoche nella lotta al doping, ma la corsa è cominciata in LA CLASSIFICA 37" Trofeo Laigueglia: 1. Nardel�lo (Mapei), km 176 in 4h 19'20" alla media di km/h 40,711; 2. Pelilo; 3. Kivilev (Kaz) si; 4. Valja�vec (Slo) a 9" 5. Zberg Markus (Svi) a 25"; 6, Turpin (Fra); 7, Zinetti; 8. Zandarin;9.Mazzanli; 10. Mazzoleni; ll.Figueras; 14. Di Luca; 15. Camenzind; 22. Celestino; 23. Rebellin; 26. Savoldelli, tutti a 25". Parlili 190, arrivali 71. Inianlo nella Ruta del Sol, suc�cesso dello spagnolo Miguel Angel, che ha toltola maglia di leader a Paolo Bellini, davanti al belga Vandenbroucke. Nel Giro del Suda�frica, invece, l'italiano Maurizio de Pascale si è imposto nella quarta tappa. In testa il tedesco Tobias Sleinhauser.

Luoghi citati: Laigueglia, Lugano