«Non voleva che amassi sua sorella, l'ho uccisa»

«Non voleva che amassi sua sorella, l'ho uccisa» «Non voleva che amassi sua sorella, l'ho uccisa» Bergamo, confessa il cognato della donna incinta inviato a BERGAMO Non volov.-i ucciderla, voleva solo parlarle una volta per tutte. Non voleva prendere il coltello appoggia�to sul tavolo della cucina ai primo piano della villetta giallina di I.uzzana, dove Bianca Forini in vesta�glia slava preparando la cena por il marito. Non voleva, ma quella don�na per Ferdinando Bordogna ora diventata un'ossessione: «La odia�vo, la odiavo perchè mi aveva proso di mira, dicova che non ero affidabi�le, non voleva che continuassi la relazione con sua sorella Monica». Adesso che Ferdinando liordofjna vieni.' guardato a vista nella cella singola nel carcere di via Giono dopo una confessione arriva�ta corno una liberazione, adesso che è finito l'incubo di Luzzana, si tratta di capire perché questo opera�io trentacinquenne di Trescore Halnoario che in chiesa portava la bara della donna che aveva ammazzato sia diventalo un assassino feroce. Uno che ammazza con tre coltella�to alla gola, si libera dell'arma buttandola sul rimorchio di un ca�mion, dei vestiti sporchi di sangue in un cassonetto, si lava e poi si presenta al marito della vittima a consolarlo come si fa con un fratel�lo. Il suo avvocato, Francesca 1-onghi, vuol dire poco: «E1 ancora confuso, frastornato». I carabinieri stanno sul generico: «C'erano dissi�di, discussioni che andavano avan�ti da un pozzo». Un cugino guarda all'incidente! stradale di tanti anni fa, quando Ferdinando ora rimasto in coma tra la vita e la morte; «Dopo era diventalo 'slaloch', era mallo». Ma c'è un paese intero e ci sono i colleghi (lolla fabbrica Somaschini di Trescore, che hanno una loro verità: «Era uno strano, uno che si vantava di aver girato fUmiiu porno, uno che dicova di essere stato dentro ceiti ambienti». Uno die del suo passalo a luci rosse tutto da appurare si vantava, ma che non poteva ossero corto capilo da Bianco Ferini, 39 anni, zitella fino a ire anni fa, ima donna riservala che a nessuno so non agli amici più stretti aveva parlato del suo matrimonio e dol bambino che portava in pancia da solle mesi. Una donna por bene, tutta casa, chiesa e ufficio a seguirò pratiche assicurative. «Una cosi diversa da Monica, da sua sorella», dicono al bar di Spinone al Lago, dove Moni�ca rimane chiusa nella casa dei suoi genitori con lo persiane abbassate. «Una strana, corno il suo fidanza�to», dicono tulli senza spiegare. «Una coppia che li guardava co�sì...», aggiungono altri davanti alle telecamere, come se bastasse uno sguardo por spiegare un omicidio. «Massi, che si sapeva che aveva fallo i filmini pomo... Magari vole�va tirare dentro anche la sua fidan�zata e la sorella non voleva», si sbilancia un altro, raccogliendo lo voci di troppi, su cui stanno inda�gando i carabinieri, ammesso che ci sia ancora bisogno di un movente comprensibile e non frutto di un'os�sessione, per supportare una con�fessione piena, dettagliala, arrivala Ira lo lacrime dopo un pomeriggio di interrogatori. Raccontano i carabinieri che lo hanno fermalo: «Bordogna crolla quando andiamo a prenderlo a casa dei genitori della fidanzata. Crolla quando gli chiediamo di guardare nella sua auto, per vodoro so ci sono tracce di sangue. L'abbiamo visto piegare le gambe, appoggiarsi a un furgone per non cadere... In caser�ma, ha confossato tulio...». Nei prossimi giorni ci sarà un altro intenrjgatorio, quello del giudice che devo convalidare l'arresto. Poi ci saranno i risultali dell'autopsia che devono conformare la dinami�ca dello coltellato, tre alla gola dopo la prima nella schiena. E c'è la speranza che spunti il coltello, che l'assassino dice di aver avvolto in uno straccio giallo e aver abbando�nalo su un camion fermo, davanti a una Iratloria poco distante dalla casa dell'omicidio. Ci vorranno gli psichiatri por spiegare quello che è successo al primo piano della villolla di Luzza�na. Ci vorranno gli esperti, por lofjgero cosa c'è dietro quelle frasi messe a verbale: «La odiavo perchè mi aveva preso di mira. La odiavo perchè non voleva che stessi con Monica». E ancora; «Ho perso la lesta quando mi ha risposto con scherno. Ho preso il coltello dal tavolo della cucina e l'ho colpita. Ma non volevo ammazzarla, non volevo che morisse». Adesso che i carabinieri l'hanno preso non c'è imo che non dica di avere sempre avuto dei sospetti. Davanti al televisore nella iratloria di Spinone, a un passo dalla villolla di Monica, qualcuno bestemmia vedendo le immagini del funerale, di quella bara portata dall'assassi�no che si asciuga le lacrime e fa la comunione. Qualcun altro mostra di aver letto i quotidiani negli ulti�mi giorni : «L'assassino doveva esse�re conosciuto dalla donna. Lei non avrebbe mai aporto la porta a uno sconosciuto». Altri ancora racconta�no storia dei filmini pomo, forse solo un'ossessione per Bordogna, diventato assassino per difendere un passato tutto da accertare. ■[f.POl.1' Il giorno del funerale non aveva esitato a portare a spalla la bara della vittima La foto simbolo del giallo di Bergamo: il giorno dei funerali di Bianca. Ferdinando Bordogna. l'assassino (al centro, con la barba), è tra i quattro uomini che prendono a spalla la bara della vittima

Persone citate: Bianca Forini, Bianco Ferini, Bordogna, Ferdinando Bordogna, Luzza

Luoghi citati: Bergamo, Luzzana, Spinone Al Lago