Lombardia, Martinazzoli scarica Cossutta di Susanna Marzolla

Lombardia, Martinazzoli scarica Cossutta Lombardia, Martinazzoli scarica Cossutta La rabbia dei comunisti: ripercussioni anche a Roma Susanna Marzolla MILANO Una manifestazioni! di prote�sta, con bandiere e striscioni, davanti alla sode di un comita�to eifiUoraic. Nulla di strano, appanmtemente; non fosso che contestatori e contestali appar�tengono alio stesso schiera rilen�to politico e clib il contrasto rischia di mettere in discussio�ne la slessa coalizione di (joverno. Sono infatti una cinquanti�na di militanti del Parlilo dei comunisti italiani ad animare un presidio sotto Ir; finestre del Comitato per Mino Marlinazzo11, il candidalo (finora unico) del centrosinislra in Lombar�dia. E' Masi) Nol.arianni, segre�tario cilladino del parlilo, ad aver convocalo la manifestazio�ne; lo slesso che, proprio sulle colonne de «La Slampa» sei mesi fa, aveva spiegalo per primo «i due buoni molivi per sostenere la candidatura di Marlinazzoli: rappresenta al meglio la tradi�zione democrati�ca del catlolicesimo; vuole avvia�re un confronto dal basso per co�struire un pro�gramma del cen�trosinislra». I «due buoni motivi» non sem brano essere ve�nuti meno: quel�lo che ha fatto saltare l'accordo è una questione di simboli, o con questi di immagi�ne e di forza poli�tica. Dice Marlinaz�zoli: lullo il cen�trosinistra con un unico simbo�lo, quello dell'Ulivo, al maggio�ritario e al proporzionale; gli «apparentamenti» sono possibi�li, ma solo con i partili che non fanno parto delle coalizioni di governo: i socialisti dello Sili e Rifondazione comunista. Ribat�te il pdei; al nostro simbolo non voghamo rinunciare. Di fronte ad un contrasto apparentemente insanabile (per Marlinazzoli la lista unica era «condilio sine qua non» per presentarsi) si era anche tenta�la la strada del compromessopresenUzione del simbolo auto�nomo solo in alcune province, Milano sicuramente Ira que�sto. La proposta non aveva però convinto Marlinazzoli che do�menica aveva incassalo anelli! il sofferto assenso (214 si con�tro 220 no) dei Verdi lombardi alla lista unica. E, ieri manina la rottura definitiva. Marlinazzoli ha detto chiaro Manifessotto le del canalla Re«Senza linon c«Non rinal nosimb tazione finestre didato gione sta unica i sto» unciamo ostro bolo» e tondo sia a Nolarianni sia al segretario regionale, Alessan�dro Credali, che non avrebbe mai accettalo l'apparenterienlo con il pdei se si fosse presen�tato con il proprio simbolo. «Sono molto dispiaciuto, ma a questo punto raccolgano le fir�me per un altro candidalo è sialo l'unico commento di Mar�linazzoli del resto lo sapeva�no da mesi quale era la mia posizione». A ribattergli, stavolta, i mas�simi dirigenti del partito. Ar�mando Cossulla: «I! rifiuto di Marlinazzoli e assurdo e inac�cettabile. Tanto più se si pensa che accetta l'apparentamento con Bertinotti mentre respinge quello con chi per primo lo ha proposto come candidalo, con chi ha contribuito a elaborare il programma del centrosini�stra in Lombardia e partecipa lealmente al governo naziona�le». «C'è qualcuno nel centro sini�stra fa sapere da Strasburgo cui il simbolo dei comunisti doc fa venire l'ortica�ria. Ma ogni di�scriminazione in senso anticomu�nista avrebbe conseguenze po�litiche molto pe�santi, con rifles�si inevitabili e immediati su sca�la nazionale». Stesso concet�to espresso dal ministro della Giustizia, Olivie�ro Diliberlo: «Tutto ciò non potrà non avere pesanti ripercus�sioni a tutti i li�velli, i cui esili ò oggi difficile pre�vedere». Walter Vitali, responsabile per fjli enti locali dei Ds, fa un inevitabile appello al pdei «a ritrovare la via dell'unità» ac�collando la proposta di Marli�nazzoli di una lista unica: «Non possiamo e non intendiamo venir meno alla nostra presen�za autonoma», gli ribalte Cossutla. Adesso si aspella la riu�nione straordinaria della dile�zioni! nazionale del pdei, convo�cala por venerd�prossimo. Ma intanto qualcosa potrebbe muo�versi a Strasburgo. Li ci sono tua Cossulla sia Walter Veltroni, segretario Ds: ieri un loro colloquio si era inlerrotlo abbastanza brusca�mente alla notizia del gran rifiuto di Marlinazzoli, ma in sorala si sono rivisti alla cena che periodicamente raduna gli europarlamentari dell'Ulivo e davanti ai pialli de «La t ^ ole de Iarde» un compromesso re�sta forse possibile. Manifestazione sotto le finestre del candidato alla Regione «Senza lista unica non ci sto» «Non rinunciamo al nostro simbolo» Mino Martinazzoli, ex sindaco di Brescia, candidato del centrosinistra in Lombardia, al congresso Ds del Lingotto

Persone citate: Bertinotti, Cossutta, Marli, Martinazzoli, Mino Marlinazzo, Mino Martinazzoli, Sili, Walter Veltroni, Walter Vitali

Luoghi citati: Brescia, Lombardia, Milano, Roma, Strasburgo