Magnolia, la faccia triste dell'America

Magnolia, la faccia triste dell'America Berlino applaude il film di Anderson, capofila dei ragazzi terribili del cinema Usa Magnolia, la faccia triste dell'America «Racconto la tragedia della normalità» Un grande Tom Cruise in odore di Oscar Fulvia Capraia inviata a BERLINO Dice che U cinema fa parte del suo Dna, che i suoi registi preferiti sono Robert Altrran («formidabile, spe�cialmente in "Nashville"», Max Ophuls e Jonathan Demme; che la musica ha un ruolo fondamentale nei suoi film e di quest'ultimo è addirittura la struttura portante. Nel frattempo non sta un attimo fermo, interrompe gli intervistatori, si agita, si appassiona, e quando si è scoccialo di rispondere alle doman�de, manda tutti al diavolo e se ne va in giro per Berlino. Capofila dei ragazzi terribili del cinema hollywo�odiano, Paul Thomas Anderson, 30 anni, autore dell'odissea nel mondo porno anni 70 «Boogio Nights» con cui ha guadagnato tre nomination e ora di «Magnolia», di cui oggi (in Italia) si saprà se ha ricevuto candi�dature all'Oscar, sostiene di «non considerare l'America come un luo�go dove trionfa il cinismo. Nel mio film c'è una luce di speranza». Anche Julianne Moore, che nella pellicola è la moglie dell'agonizzan�te Jason Robards, ne è convinta: «Noi americani viviamo in una cul�tura fondala sull'ottimismo forzalo, in questa storia le cose vengono descritte in modo diverso, ma non per questo ò una storia pessimista». Camicetta lilla, gonna di pelle rossa, stivali in tinta e borsa di pelo bianco e nero, Moore, arrivata al FilmFest con un giorno di ritardo perchè ha perso l'aereo, omaggiata da un gior�nalista che non ha dimenticato il giorno di San Valentino, con un grande cuore di plastica rossa, si considera un'attrice terribilmente fortunata: «So che è molto difficile trovare ruoli gratificanti, ma io fino�ra ho avuto sempo a che fare con figure femminili interessanti e sono stata diretta da registi molto bravi». Musa ispiratrice di Anderson che nutre verso di lei una sconfinata ammirazione, Moore è diventala famosa dopo aver inlerpretato, in «America oggi», uno dei più dram�matici spogliarelli domestici visti al cinema. Da allora ha lavorato inin�terrottamente: con i fratelli Coen in «Il grande Lebowski», di nuovo con Altman in «La fortuna di Cookie», con Gus Van Sant nel remake di «Psyco», con Spielberg ne «A mondo perduto», al fianco di Rupert Everett in «Un marito ideale». Senza dimenticare il teatro e con esso il ruolo di Yelena nel film «Vanja sulla 42esima Strada» di Louis Malie. «Sono una grande appassionata di lettura. confessa l'attrice Quando si recita si è sempre molto tesi, concentrati, invece quando si leg^e si possono vivere le emozioni in modo più rilassato». In «Magnolia» che Paul Thomas Anderson definisce «una soap-ope�ra in versione epica, un kolossal in cui viene raccontata la vita normale delle persone normali», Moore ha il ruolo di Linda, moglie dell'agoniz�zante Jason Robards: «Una donna ricca quanto isterica, che, davanti alla morte imminente dell'uomo che ha sposato solo per denaro, capisce che in realtà non ha mai posseduto nulla, che rimarrà sola, che ha basalo l'intera vita su scelte sbagliate. E in questo modo, attra�verso questo totale sconvolgimento, acquista la sua umanità». Come Linda è in lotta con se stesso anche il «machista» invasato interpretato da Tom Cruise: «E' un attore grandissimo, puntuale, pro�fessionale racconta Anderson -, Aveva apprezzato mollo "Boogie ni�ghts" ed è sialo lui a chiedermi di lavorare con me. Quando gli ho proposto il ruolo di Frank ha accetta�to con entusiasmo perchè aveva una gran voglia di esprimersi, di mettersi alla prova. Ha recitalo ri�nunciando al suo compenso abitua�le, ha improvvisalo, e sarebbe an�che andato oltre le mie richieste, voleva esagerare: mi chiedeva "vuoi che usi una frusta? Vuoi che mimi un atto sessuale con un frullo in bocca?"». In attesa di conoscere gli esiti degli Oscar («E' stupendo vedere che il proprio lavoro viene ricono�sciuto, ma non azzardo previsioni di nessun tipo, con gli Oscar non si sa mai lino alla fine che cosa succede»), Moore si prepara a recitare in «Hannibal», il seguilo de «Il silenzio degli innocenti» prodotto da Dino de Laurenliis; «Le riprese avranno inizio a maggio, non ho letto il libro, ma sono mollo eccitata all'idea». L'attrice Julianne Moore alla presentazione di «Magnolia». Un giornalista le ha donato un cuore per San Valentino

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