Concordato tra Arafat e il Valicano

Concordato tra Arafat e il Valicano Un'intesa senza precedenti tra la Chiesa cattolica e il mondo arabo-islamico Concordato tra Arafat e il Valicano La firma a Roma alla presenza del leader Anp Maurizio Moiinari ROMA Yassor Arafal arriva oggi a Ro�ma per una visita-lampo duran�te la quale presenzierà alla firma della «Dichiarazione di Principi» con la Santa Sede e chioderà al governo italiano so�stegno noi caso di una proclama�zione di indipendenza unilatera�le noi prossimo settembre. La «Dichiarazione» congiun�ta suggella la conclusione del lavoro della commissiono vaticano-palcstinese che ha messo le basi per il Concordato, che verrà formamonte siglato solo all'indomani dell'indipendenza del futuro Stato di Palestina. «Il lesto che sarà firmalo spiega Nemer Hammad, delegalo pale�stinese in Italia stabilisce principi come l'aulonoraia della Chiesa ed il diritto di nomina e revoca dei vescovi». Pesta inve�ce il più stretto riserbo su eventuali riforimenli allo sta�tus di Gerusalemme. Si tratta comunque del primo accordo di questo tipo siglalo dal Valicano con una controparte musulma�na. «Si tratta di un'intesa senza precedenti fra il Valicano ed il mondo arabo islamico, destina�la a sognare una svolta nel dialogo fra Cristianesimo ed Islam» ha sottolinealo Afif Safieh, rappresonlanle palestine�se presso la Santa Sede. La «Dichiarazione» risponde alle richiesto di maggiore lulola ginridica sollevate la scorsa setti�mana a Betlemme, dove si è svolto il primo sinodo delle Chiese cattoliche presenti in Terra Santa. I problemi non mancano. «Fargli israeliani sia�mo arabi e per i musulmani siamo cristiani» si lamenta Ibrahim Deabis, del Collegio di San Dimitrio a Gerusalemme. I frali francescani della basilica dell'Agonia del Getsemani han�no invece denuncialo ieri l'avve�nuto furto di due grandi statue di bronzo firmalo da Duilio Cambellotli, protestando con la polizia israeliana di Gerusa�lemme per i carenti controlli. Dopo la recente rottura dei negoziati con Israele Arafal si presenta con un'agenda arro�ventata ai colloqui con il Capo dello Stalo, Carlo Azeglio Ciam�pi, il presidenle del Consiglio, Massimo D'Alerna, e il ministro degli Esteri, Lamberto Dini. «L impasse del processo di pace sta creando una situazione esplosiva» ha dello ieri Arafal in Marocco mentre i suoi fede�lissimi di Al Fatah firmavano un documento in favore della proclamazione di indipendenza in settembre anche in caso di mancato accordo con Israele. Cosi Nemer Hammad riassume la posizione dei palestinesi: «Le trattative sullo status finale si sono rotte perché il premier israeliano Ehud Barak si sta dimostrando non dissimile dal precedessore Benjamin Nethanyahu, non vuole discutere né di Gerusalemme né del ritomo dei profughi né degli insediamenti nei Territori mentre pretende di conservare il controllo su tutte le principali strade e sui confini di Cisgiordania e Gaza». Arafat cerca dunque l'aiuto del�l'Europa per superare questa fase di stallo e forte delle conclusioni del vertice di Berli�no di fine 1998 spera soprattut�to di trovare il sostegno dei Quindici in vista di una eventua�le decisione di proclamare unila�teralmente l'indipendenza. «La posizione sul Medio Oriente espressa dal recente vertice di Helsinki è stata troppo cauta, viste le difficoltà del negoziato l'Europa deve tornare sulle posi�zioni espresse a Berlino» osser�va Hammad. Prima di ripartire Arafal incontrerà una delegazio�ne della Quercia (con Migone, Occhetlo e Colajanni) ed una di Forza Italia (con Martino e Letta). Fra tanta politica si par�lerà anche di sport: dopo l'as�senso di Ronaldo, Batisluta e Del Piero è quasi certo che si giocherà (a Roma o a Gerico) la «partita della pace» che opporrà la nazionale italiana giocatori e cantanti ad una selezione mista israelo-paleslinese. Disordini a Nazareth contro la costruzione della moschea, uno dei punti caldi nelle relazioni tra Cristianesimo e Islam