Flick nominato giudice costituzionale

Flick nominato giudice costituzionale Flick nominato giudice costituzionale Sostituisce Vassalli. Critiche dal Polo: scelta politica Maria Grazia Bruaone ROMA Il presidente Ciampi ha nomi�nato Giovanni Maria Flick quindicesimo giudice della Corte Costituzionale al posto di Giuliano Vassalli, il cui mandato è scaduto il 13 febbraio. E Forza Italia ba subito contestato la scelta, «fortemente caratterizzala sul piano politico», di un ex ministro, per di più accusa poco amato por i discussi provvedimenti sul 513 e la 192 e le proposte di uscita da Tangentopoli che gli erano valse, nel centro destra, la fama di «giustizialista», «E' stato un errore», sostie�ne il responsabile Giustizia azzurro Marcello Pera. Tesi che Francesco Cossiga non condivide e ritiene «ingiu�sta». «Ma che giustizialist.a può essere mai un grande ed entusiasta difensore dei più grandi imputati di Mani Puli�te?» ironizza l'ex Presidente. Della nomina ha dato noti�zia iti prebidenti dello Came�re il vicepresidente della Consulta Francesco Guizzi, come vuole la prassi. Il decre�tò K^ìh aiuto tiòntrofirmato dal presidente del Consiglio e Flick dovrebbe prestare giuramento già in questa settimana, in modo da parte�cipare, marted�0 mercoled�prossimo, alla camera di con�siglio por l'elezione del nuo�vo presidente. Candidati a succedere a Vassalli sono i due attuali vicepresidenti. Guizzi e Cesare Mirabelli, entrambi nominali dal Parla�mento. A nome dell'assemblea di Montecitorio, dal presidente baciano Violante e arrivalo al nuovo eletto un messaggio di felicitazioni e auguri: «Nello svolgimento dell'alto incarico al quale ò stalo chiamalo porterà, ne sono corto, il rigòi'è'(3Ìà competfcHza già dimostrati nel corso della sua lunga attività acca�demica e delle sue funzioni di governo». Piemontese di nascita (è nato a Cirio nel 1940) ma genovese di adozione (il sin�daco di Genova Perico plau�de alla «scelta felice»), pro�fessore di diritto penale alla Luiss di Roma, Flick ba alle spalle una pluriennale carrie�ra di magistrato, poi di avvo�cato penalista e docente uni�versitario nonché autore di numerose pubblicazioni sui delitti contro la pubblica amministrazione e sul dirit�to penale in campo economi�co e finanziario. Buon amico di Romano Prodi che lo ave�va voluto nel sud' governo come ministro di Grazia e Giustizia, Flick come penali�sta aveva seguito diversi processi di Mani Pulite. Lo qualità professionali e scientifiche di Flick sono del resto largamente condivise anche dai critici come Gaeta�no Pecorella. «Ouel ebe è discutibile secondo l'espo�nente di Fi è la scelta politica di mandare un ex ministro dell'attuale maggio�ranza a una Corte Costituzio�nale che vede già la presenza massiccia di giudici ideologi�camente vicini ai ds», spie�ga, ripetendo un giudizio già espresso dallo stesso Berlu�sconi più volle, l'ultima nel�la sua recente partecipazio�ne a «Pòrtli a Porta». Più dure sono le critiche di Fora a Ciampi, .per aver nominato «un esponente poli�tico e un ex ministro molto discusso per le sue scelte». Una decisione ebe, secondo il responsabile Giustizia di Fi, «aggrava la percezione della natura politica di un organo importante come la Corte Costituzionale», in se�condo luogo, «legittima la lottizzazione fra le correnti politiche». Infine «squilibra ulteriormente gli assetti del�la Consulta, visto che Scalfaro aveva già nominato tre componenti della sinistra». «Mi riferisco a Guido Nep�pi Modona, a Gustavo Zagre�belsky e a Fernanda Contri, ai quali si potrebbrf^giungere il cattolico di sinistra Piero Alberto Capotesti, sem�pre di nomina scalfarìana», precisa Pera. Il sonatore az�zurro coglie l'occasione per contestare anche due aspetti del funzionamento della Con�sulta. Sostiene ebe l'assegna�re la presidenza a rotazione a giudici ebe restano in cari�ca poco tempo «diminuisce il prestigio della Corte». Cos�come lo sminuisce il fatto che si voti sempre in segreto, senza che si conosca l'orien�tamento dei dissenzienti. Per questo, suggerisce, «sa�rebbe importante che il nuo�vo presidente si impegnasse ad introdurre l'istituto della "dissenting opinion"».

Luoghi citati: Genova, Roma