La ricetta-Amato non scuote il centrosinistra di Antonella Rampino

La ricetta-Amato non scuote il centrosinistra La ricetta-Amato non scuote il centrosinistra Silenzio dei Ds, s�dei socialisti ma col veto a Di Pietro Antonella Rampino ROMA Cala nel silenzio di Botteghe Oscure la notizia che Giuliano Amalo, come ha detto ieri alla Stampa, sta «lavorando da tempo perché Popolari, Democratici e Socialisti concorrano in una coalizione rispetto ai diesse, in modo da dar fine alla frammentazione». Ma «i frammentini» ai quali l'attuale ministro del Tesoro addebi�ta la responsabilità sia pur parziale della condizione in cui versa il centrosinistra, reagiscono. «L'operazione è ardua, ma ha un senso», chiosa Roberto Vìlletti, che dei socialisti italiani è l'eminenza grigia, «per noi si può fare una casa dei riformi�sti comune che non sia un Bottegone, ma purché sia al netto di Di Pietro». E si risentono invece i radicali, accusali da Amato di essere guastatori professionisti, dei «Giamburrasca» che, una volta alleati con Forza Italia, «faranno esplodere il Poloif. Chiusa nell'irraggiungibilità Em�ma Bonino, che di Amato è antica amica, è il padre-padrone dei radicali italiani. Marco Pennella a rispondere scandendo: «Grazie Giuliano: finalmente comincio a comprendere perché mai, continuando noijiad incalzare il Polo e Berlusconi per uni grande alleanza per l'alternativa fcffel*S1Utlf,lUtea)^ rta d^e giorni palU. loqpt^arine SilvioTterlusconi, gridano "a mortéj-,.a.,morte ifoninoàp. Pannella'». '^tto?!".1""" l*^**-^1" del I racacaie. non nlerio di quella di idon Bozzo, grande consiglie�re del principe berlusconiano, che ben conosce sia Giuliano Amato, sia i radicali: «Io credo sia vero il contrario di quel�lo che Amato dice, è nello siile del dottor Sottile. Credo che il Po�lo non esploderà affatto con la "dinamite" Boni�no, come sa bene Berlu�sconi. Perché Bonino è una nuova figura politi�ca, la donna che ha inventato la cura istitu�zionale affrancala dal�l'ideologia, capace di rappresentare 1"I care" a livello europeo, e insieme con una forte anima liberale». Tutto bene, dun�que, «ma a patto che Emma si liberi di Pannella, il rappresentante del radicali�smo ammuffito». Dal Polo, c'è ancora l'ironia di Pierferdinando Casini, «ringra�zio Amalo per i consigli, e mi auguro che ne dia anche a D'Alema». Tanto sarca�smo, perché indicando al centro-destra r«esplosività» radicale, non si può esclu�dere che Giuliano Amato abbia inteso pure tentare di sottrarre agli avversari un asso nella manica, il capitale polìtico nippUìSBOlalO arP"^tO^-'' F""^ Rnniyn Ma il senso dell'intervento d�Giuliano Amato non stava solo nel cielo.{iella nfi^ia," di biella nuova fhpàrtfcolarérche E D'Anton«Non che il siostacola ldella neconomia i replica vero ndacato a crescita nuova in Italia» ha i tempi tumultuosi con cui sempre si an�nunciano le nuove ere, che ha dalla sua la for�za delle idee, e il profu�mo del futuro. La new economy, soprallullo, porta la conoscenza al rango di valore fondati�vo. Il ministro del Teso�ro, naturalmente, non si è espresso nel merito dei vertiginosi valori di Borsa che raggiungono le aziende (anche neona�te) legate alle nuove tecnologie, e a Internet in particolare. Ma ha indicalo i «rischi sistemici» del vertiginoso flusso finanzia�rio legato a queste nuove iniziative, e il conseguente bisogno di regole. Elserino Piol, l'uomo del fondo Kiwi che è slato il talenl scout di Renalo Soru, meglio nolo come «il signor Tiscalì», si dice convinta «che oggi ci siano, a livello globale, una quantità di aziende legate a Jnternet che sono sopravvalutale e una quantità che sono invece sottovalutatw.TEgk)! concorda con Amalo: difficile trovaatiitè regole, e si «queste aziende hanno succèsso perché mutano la scala di valori, e si pongono comaHnpassapnrtnytil, futuro». Sopr, lutto, «s�tratta di' irrti^-ese che non nascono nemmeno,— chejrha-wisione»»-* capiralizfcaztàné d�j.se nòirc è un leader MÉMiite .«an^e, i Mrcrosolt e, per a dire, irreale, ma commensurala alla credi�bilità che sul mercato ha Bill Gates». Dunque, per saperne di più bisognerebbe rivolgersi proprio all'uomo del momento, a mister Tiscali: ma Renalo Soru ha instauralo un black-out con la stampa, dopo il suo intervento al congresso dei dìesse. Quello che trapela dal suo staff è che non è affatto preoccupalo dall'opera�zione Telecom-Seal, «ma quali contenuti sono quelli delle Pagine Gialle?» è il ragionamemo. Seccalo anche Sergio D'Antoni per il passaggio in cui il ministro del Tesoro additava il sindacalo come «conservato�re», perché per mantenere il Welfare, l'Europa e segnatamente l'Italia rinuncia�no a un ciclo di crescila economico lungo, sul tipo di quello americano. «Io rifiulu questo modo di ragionare» dice il segreta�rio generale della Cisl, «per lo Stalo Sociale noi spendiamo molto meno di altri Paesi europei, e poi non si possono fare paragoni con gli Siali Uniti, non c'è up modello di crescila che vada bene per iljnondo». Stupito anche Guglielmo Epifaz ni, braccio destro di Cofferati, «Giuliano Amato non ha mai manifestato critiche nei nostri confronti» e si ripromette un confronto diretto per il 22, al convegno della Cgil dedicato alla democrazia econo. Supnillullu.-Kla new «jconomy ha tejjrpi tumultuosi, il sindacato vìve d�coonservazione ie innovazione^ insieme, iljgilìdqcatft.vive nellMOciatàa; occupa delle pSreofre». E D'Antoni replica «Non è vero che il sindacato ostacola la crescita della nuova economia in Italia» ■,..-.v , VI rrJnistro del T*soro Giuliano An«iro

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